Capitolo 4

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Ritorno nel nostro quartier generale e iniziamo a schedare i nuovi arrivati tra di loro trovo la scheda di Pietro e mi nascondo in bagno per leggerla.

Nome:Peiter Prestigiacomo

Origine: Italo-Ebraica

Luogo di provenienza: Palermo

Residenza:Amsterdam

Padre:Barbiere/Venditore di orologi

Madre:Maestra d'asilo

Numero:220543

Deportato ad Auschwitz il 9 settembre

Lavoratore Assegnato al generale Maurer.

Che cosa? Assegnato? Ma che significa? No..non vorranno che lo faccia fuori io? No non lo faró mai.. Esco fuori dal bagno e chiedo immmediatamente spiegazioni

<<Caporale ha un minuto?>>

<<Certo>>

<<Cosa significa che Peiter è stato assegnato a me?>>

<<Peiter? Non è cosí che si chiama adesso>>

<<Si mi scusi il numero 220543 mi è stato assegnato in che senso?>>

<<Bhe ho visto che un tipetto molto particolare e ribelle sono sicuro che tu riuscirai a metterlo in riga>>

<<Dovrei passare i miei giorni con lui?>>

<<Esatto dovrai supervisionarlo>>

<<Ma io..>>

<<Niente ma,son sicuro che farai un ottimo lavoro con lui>>

Mi chiude la porta in faccia mentre guardo incredulo la sua scheda ancora per un po'..sono rovinato.
La notte arriva in fretta oggi son di vedetta e quindi il mio compito è stare in piedi davanti ai dormitori pronto a far fuoco nel caso dovesse esserci un fuggitivo.
La notte procede tranquilla finchè non sento un rumore provenire da dietro il dormitorio,vado subito a controllare..sto per fare fuoco finchè per fortuna non mi accorgo che è proprio lui.

<<Cosa ci fai qui?>>

<<Le domande le faccio io,cosa ci fai tu qui? Sei forse impazzito? Ti rendi conto che fosse stato un altro soldato ti avrebbe fatto fuori all'istante>>

<<Preferisco morire piuttosto che stare in questa topaia schiavo e con gente di merda come te>>

<<Portami rispetto,attento a come parli con me>>

<<Sentiamo cosa vorreste fare?>>

<<Ssh non gridare ci potrebbero scoprire>>

<<No avanti generale Maurer perchè non mi fa fuori? Dopotuttto è il suo lavoro no? Cosa aspetta? Sono pronto>>

Come puó chiedermi una cosa del genere? Non ha paura di me? Come è possibile tutto ció..mentre gli altri tremano di paura lui no,se ne infischia

<<Adesso torna dentro o saró costretto a fucilarti>>

Si avvicina più del dovuto e mi prende la testa

<<Avanti,fallo>> Mi costringe a guardarlo,muoio dalla voglia di baciarlo ma no,sarebe un amore impossibile, è il mio nemico e devo fare qualcosa prima che capisca che..

<<Stai lontano da me!mettiti in ginocchio,ora>>

<<Fai sul serio? Ahah>> Pietro si mette a ridere di me,lo so sono ridicolo ma non posso fare altro che allontanarlo purtroppo

<<Muoviti>>

<<Vuole che le succhi il cazzo generale? ahahaha>>

Divento rosso all'istante,so che sta scherzando ma devo dire che l'idea non mi dispiacerebbe.

<<Smettila di dire cazzate e tornatene dentro,altrimenti diró al mio Caporale della tua imprudenza>>

Gli volto le spalle e me ne vado

<<Non lo farai>> Torno indietro

<<Come fai ad esserne cosí convinto?>>

<<Dal modo in cui mi guardi>>

<<Perchè come ti guardo? Sentiamo>>

<<Come se non avessi mai visto niente di più bello,ora hai gli occhi lucidi e ti stai leccando le labbra>>

Sento le risate di Pietro che mi deridono,mi ha in pugno e ne è consapevole,lui essendo piccolo pensa che la vita sia un gioco ma non ha la minima idea di cosa gli aspetta.
Lo spingo e me ne vado senza dire una parola,ormai ha capito che mi piace e se dovesse venirlo a sapere il mio superiore per me saranno guai seri,dovró tenermelo buono se non voglio fare la sua stessa fine.

Un amore ad Auschwitz || MurrytekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora