*Una luce abbagliante mi oltrepassa il corpo facendomi cadere per terra. Non riesco a vedere niente, provo ad alzarmi ma non ci riesco, sembro incollata al suolo. Ad un certo punto compare una sagoma in lontananza, cerco di mettere una mano davanti agli occhi per scorgere il viso, ma la luce é troppo forte. Pian piano la vedo avanzare verso di me, d'un tratto sento una mano toccarmi la spalla sinistra, mi volto lentamente, ma qualcosa di assordante iniziò a risuonare per tutto lo spazio..**DRIIIIIIIN DRIIIIIN*
Mi sveglio di sobbalzo ritrovandomi a pochi centimetri di distanza dalla faccia arrabbiata di mio fratello.
<< Eleonor Madison White sei in cavolo di ritardo, te ne rendi conto?! Guarda che la prossima volta che non ti svegli quando ti chiamo, a scuola tu ci vai a piedi! >> mi sgrida, sembra proprio un padre che fa la predica.
<< Jack, non serve che mi fai la ramanzina di prima mattina, tanto ogni volta che mi dici di lasciarmi andare a scuola a piedi, alla fine non succede >> gli rispondo tranquilmente. Mi alzo per dirigermi al bagno, mentre lui se ne va sbattendo la porta.
Finita di prepararmi, mi dirigo giù, quando inizio a scendere per le scale, ripenso a quello che avevo sognato questa mattina, con gli anni mi ci sono abituata ormai, ne avevo parlato con le mie migliori amiche e anche con Jack, quest'ultimo mi aveva detto di andare da uno psicologo, come se mi avesse aiutato a trovare un senso o magari a farmi smettere di sognare queste cose.
Entrata in cucina sento il buonissimo odore di muffin appena sfornati.
<< Jack lo sai che ti voglio un infinito di bene? >> gli dico andando verso di lui per abbracciarlo e ovviamente mi spinge via.
<< Muoviti io ti aspetto in macchina >> dice con tono distaccato ed esce dalla porta d'ingresso.
<< Lo so che era un "Ti voglio bene anche io sorellina"! >> gli urlo dietro.
Jackson è l'unico fratello che ho, il prossimo anno inizierà il college e questo vuol dire che la casa sarà completamente vuota dopo che se ne andrà, doveva scegliere un luogo lontanissimo e dall'altra parte del mondo affinché avesse soddisfatto i suoi bisogni, anche da bambino, la sua passione di scoprire l'ignoto, e poi trovava l'Inghilterra molto affascinante.
Io invece preferisco restare nei miei sogni, mi hanno tormentata per tutta la mia vita che ci convivo ormai e sento che se non ci fossero mai stati io non sarei la persona che sono adesso; a differenza di mio fratello, io ho paura del mondo, di cambiare e di allontanarmi dalle persone a cui tengo.----------------------------------------------------------------------------------------------------
Una volta in macchina, mi sono messa le cuffiette ed ho iniziato ad ascoltare la mia musica, é il mio rifugio quando non so dove andare, come se ci fossi solo io e lei, credo che la musica sia la mia salvezza dai problemi della vita, quando non avevo nessuno con cui parlare o sfogarmi di quello che avevo dentro c'era lei. Sono sempre del pensiero che un giorno grazie alla musica la pace nel mondo ci sarà.
Arrivati a scuola, scendiamo dalla macchina ed andiamo ognuno per la sua strada. É triste, ma é così e basta, non vuole che la sua sorellina stia vicino ai suoi amici, fa il duro ma é dolce quando vuole.
All'ingresso non guardo dove vado e subito mi scontro con qualcuno, "Eh no, se pensavate che mi sarei scontrata con il solito figo di turno e che poi ci innamoriamo e sposiamo come nei libri, non è così...", vado addosso a Ketlyn Brush, la sola e unica ragazza più stronza sulla faccia della Terra. Una vipera praticamente.<< Eleonor qual buon vento mi ritrovo sempre le tue scarpe sudice appiccicate alle mie bellissime e costosissime scarpe appena comprate ieri? >> mi dice squadrandomi da capo a piedi con lo sguardo disgustato, neanche avesse calpestato la merda.
STAI LEGGENDO
The lost diamond
FantasiMadison White una ragazza dai capelli castani e gli occhi marroni, 16 anni e la passione per il disegno nel sangue. Con un'infanzia passata senza la presenza costante dei genitori, un solo fratello maggiore, il quale sembra dimostrarsi sempre più di...