capitolo 3

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Erano circa le 3 lui ormai l'avevo perso da un po tra la folla senza nemmeno sapere come rintracciarlo e ormai era arrivata l'ora di tornare a casa. Stavo giusto prendendo il giacchetto quando voltandomi vedo la sua camicia "è riapparso" ho detto alla mia migliore amica "e allora vacci a parlare no" "no no non ho il coraggio di farlo andiamo" "allora vado io". Io purtroppo sono timida da morire e proprio non riesco a iniziare una conversazione per prima. Nel mentre che la mia amica parlava con questo meraviglioso ragazzo io sono uscita a fumare non ho avuto neanche il tempo di fare la prima tirata che è uscita beh brutto segno ho pensato tra me e me " ha detto che non devi essere timida e andare te che ti dice le cose di persona" mi si sono spalancati gli occhi e allo stesso tempo mozzato il respiro. Nel tempo che ho finito la sigaretta lo vedo uscire con i suoi amici "forza muoviti andiamo da lui". Non c'è stata cosa più difficile per me di quei quattro passi che mi dividevano da lui "o lara che timida e timida non devi essere timida già è un mondo difficile mettici anche la timidezza siamo finiti" e mi ha fatto un sorriso beh bellissimo. Siamo riusciti a parlare per una mezza ora e sono riuscita a chiedergli il contatto di face book chiedergli il numero mi sembrava un po troppo per una prima sera. Quando gliel'ho chiesto ha sorriso nuovamente "vedi non era cosi difficile chiederlo no?" e stavolta quella a sorridere sono stata io.

Una storia lunga quanto il sogno di una notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora