Ad un certo punto della serata dopo le molte canzoni ballate mi ero seduta per riprendere fiato, ero persa nel mio mondo come sempre a fissare il vuoto, c'erano coppie che ballavano assieme, gruppi tutti sorridenti di essere li che si divertivano come matti e poi c'ero io seduta su quei divanetti che mi sentivo come sempre un pochino fuori luogo. E dal nulla mentre ero persa nei miei pensieri ho visto come un' ombra avvicinarsi cauta che mi ha risvegliata totalmente. Quello stesso ragazzo che mi aveva salutato poco prima si stava avvicinando proprio a me e io non riuscivo a distogliere lo sguardo " ciao" mi ha detto per la seconda volta " potrei chiederti come ti chiami?" parole semplici, semplicissime che in mezzo a quel frastuono ho fatto fatica a capire "mi chiamo lara" "hai un nome davvero molto bello complimenti, io mi chiamo Marco piacere" ha ribattuto lui porgendomi la mano. Ed è stato lì in quel preciso istante stringendogli la mano che ho sentito come una scossa "piacere mio" "allora Lara che fai di bello? Studi lavori?" "lavoro" ho risposto io ma la musica era talmente alta che non mi ha sentito " sei di qui?" "si" "vieni spesso in questo locale" "sì vengo qui ogni settimana" "immagino sia il posto più carino o meglio non ce n'è molti in questo periodo" "eh si in questo periodo c'è praticamente solo questo" "beh è stato un vero piacere lara buon continuo". Insomma è stata una conversazione semplice e anche abbastanza banale ma è bastata per continuare a cercarlo tra la folla tutta la sera. Inizialmente ho pensato che fosse una semplice scommessa con il suo gruppetto di amici ma più lo guardavo e più mi sembrava impossibile.
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Una storia lunga quanto il sogno di una notte
Historia CortaQuesta non sarà una vera e propria storia l'inizio è ben definito la fine invece non sarà una vera e propria fine perché una fine per questa storia in realtà non esiste. Chiunque legge sarà libero di immaginare la fine che più piace o meglio quella...