Capitolo 4

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"Aby, vai tu ad aprire vero?" chiesi con tono stanco

"Si,ma dopo finisci di raccontarmi tutto eh!?"

"Certo" risposi

La vidi uscire dalla stanza e,dopo poco, Udii dei passi sulle scale di legno. Sentii rumore della porta spalancarsi e poi

"Ciao Abygail. In casa c'è Summer?"

Mi costrinsi a scivolare dal letto fino a davanti alla porta della camera lilla della mia amica, bagnando il pavimento grazie ai miei indumenti fradici di pioggia.

"Kole!"

|Oh no...Che vuole adesso?| pensai

In fondo vi era ancora speranza che lei negasse

"Si, si trova di sopra...Entra pure!"

|Diamine|

mi sforzai ad alzarmi da terra e continuai a tamponarmi i capelli gocciolanti.

Dopo poco sia Kole che Abygail si trovavano davanti alla porta della stanza

"Kole...Che sorpresa..." Esclamai con voce fintamente felice

"Sun, io-"

"Summer, grazie. Odio il soprannome Sun o Sunny." Precisai fredda

"E come mai quando quel ragazzo al parco ti ci ha chiamato tu non hai detto nulla?" Chiese

"C-Che? Mi segui forse? Sai, posso denunciarti per stalking.. E non ho paura di farlo io-"

""Summer" Stai calmina. Non ti stavo stalkerando, mi trovavo lì per caso tesoro" Disse provando a stringermi a se con il braccio.

"Lasciami...Stalker ripugnante." dissi allontanandomi.

"Dai ma lo pensi veramente?" Chiese divertito rivolto a me.

"Ma lo pensa veramente?" Domandò allora Kole rivolto a Abygail, facendosi più serio.

"Probabilmente" Rispose lei ridendo.

Io rimanevo impassibile.

"Mmm, Quindi sei fidanzata, credo...No?" Disse lui provando a fare conversazione.

"Ma tu sei proprio malato allora!" Esclamai.

"Aby!Caccia questo maniaco da casa tua prima che si impossessi della chiave, così da poter entrare in casa da vero Serial Killer!"

Lei scoppiò a ridere.

"Sapete che c'è? Me ne vado."

Kole e Abigail in contemporanea urlarono

"MA PIOVE!"

"Sono bella che fradicia "Mamma" e "Papà"." Dissi ridacchiando.

"Ok,Ciao" Disse lui.

"Ci vediamo domani mattina" Disse lei

"mmm" Esclamai allora io rivolta alla mia migliore amica, ignorando lo "Stalker".

uscii dalla casa.

Dopo circa 15 minuti arrivai a casa.

Suonai il campanello, mi ero dimenticata le chiavi.

Venì ad aprirmi mia madre.

"Summer!" Disse abbracciandomi.

"Jane...Credo che abbia la febbre. Domani devo assolutamente andare a lavoro... Non è che potresti rimanere a casa per controllarla?"

"Si...Certo"

"Perfetto, vai ad asciugarti e vestiti, che io debbo andare a fare la spesa."

"Ok."

Afferrai un'asciugamano e ricominciai a tamponare i miei capelli.

"Summer?Sei tu?" chiese una piccola vocina.

"Si, Jane, sono io"

"Mi porti un pò d'acqua? Perfavore!"

"Certo."

Il campanello suonò.

"Ma chi diamine è adesso!" sussurrai dirigendomi alla porta.

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