5.

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L'ultima ora di lezione stava quasi per finire, e la sua professoressa di matematica gli aveva concesso a tutta la sua classe gli ultimi dieci minuti di riposo.
Il piccolo né approfitto per leggere quel piccolo pezzetto di carta che gli aveva dato il castano.
Il piccolo strabuzzò gli occhi.
Non ci poteva credere, era una cosa che non si sarebbe mai aspettato.

"Sto sognando sicuramente, si. Non può avermi dato il suo numero..no,no.."

Si, in quel pezzetto di carta c'era scritto il numero del suo professore.
Il piccolo voleva urlare dalla felicità ma non poteva
Ma non provava solo felicità, ma bensì paura: Aveva paura che fosse interessato a qualcos'altro, una parte del suo corpo, oppure solamente il suo corpo. Aveva paura che fosse uno di quei maniaci sessuali, e che non gli importava di nulla a parte usarlo come una bambola.
Beh jimin da una parte aveva ragione.
Il castano all'inizio pensava che quello fosse il suo scopo, perché lui è quel tipo di maniaco che vuole solo sesso;
Ma qualcosa cambiò in taehyung.

Se fosse stato il taehyung maniaco, già dal primo giorno l'avrebbe sbattuto al muro e avrebbe fatto quello che ogni giorno faceva;
Non gli avrebbe neanche rivolto la parola è subito se lo sarebbe portato a letto, senza nessuna spiegazione;
Non gli avrebbe dato il numero con tutta quella calma e gentilezza.
Con jiminie non era così, e taehyung l'aveva notato.
Voleva capire il perché di quel comportamento infantile nei confronti del più piccolo.

La campanella suonò, segno che era ora di uscire.
Jiminie si preparò con molta fretta e uscì fuori dalla classe per dirigersi a casa.
Era talmente in imbarazzo che non voleva guardare il suo professore e per di più non voleva neanche scontrarsi.
Magari può sembrare un comportamento da bambini di prima media, ma lui era circondato da queste due emozioni che non li facevano capire la rotta: paura e felicità.
Appena arrivò a casa si buttò sul suo letto e iniziò a massaggiarsi le tempie cercando di fare mente locale.

Il castano prima di dirigersi nella sua auto, andò nella sala insegnanti e prese la cartella del piccolo jiminie.

"Beh se qui c'è il numero dei suoi genitori, ci sarà sicuramente il numero di Park.."

Pensò frugando nella cartella che aveva fra le mani.
Beh i numeri dei cellulari dei genitori ci sono, ma quello del figlio no.
Taehyung stava imprecando come un pazzo: voleva quel numero, lo voleva ad ogni costo.
Se jiminie non l'avesse scritto, che figura ci faceva? Allora era meglio prevenire, così decise di frugare tra le cose del più piccolo e cercare il numero, così l'avrebbe scritto lui.

<<Signor kim? È lei?>>

Chiese una voce dal tono pacato e dolce.
Taehyung si spaventò e chiuse tutto mettendo alcuni moduli nel cassetto, a caso.

<<Merda..>> sussurrò il professore, ancora voltato di spalle.

<<Prof avete detto qualcosa?>>

Chiese nuovamente la voce dal tono pacato e calmo.
Il castano si girò di scatto facendo uno dei suoi sorrisi quadrati.
Il suo cuore sembrava che si fosse fermato, per un minuto: credeva fosse la direttrice.
Appena vide un volto delle sue amate alunne si tranquillizzò.

<<Oh no nulla signorina Min. Ma ditemi, voi che ci fate qui? La campanella non è suonata dieci minuti fa?>>

<<oh si, però ho dovuto aiutare il prof di educazione fisica a rimette a posto i palloni.>>

Il castano annuì.
La ragazza incominciò ad avviarsi verso il cancello, ma poi al castano li venne un idea.
Quella studentessa va nella stessa classe del piccolo jiminie, così li venì in mente la genialata di chiederli se avesse il numero di jimin.
Corse per raggiungerla.

<<Signorina Min, aspetti!>>

Urlacchiò per farsi sentire.
La ragazza si girò
Appena taehyung fu dinanzi alla sua studentessa, prese un bel respiro e iniziò a parlare.

<<Signorina Min, visto che voi siete una delle compagne di classe del signorino Park, mi chiedevo se...se per caso mi potreste dare il suo numero di telefono.>>

La ragazza lo guardò confusa ma si affrettò a parlare.

<<Oh ehm si certo...>>

Dato il numero del piccolo jiminie, la ragazza se ne andò e finalmente taehyung se ne poté andare a casa soddisfatto.

Erano passate due ore da quando il piccolo si buttò sul letto per riflettere.
Alla fine si addormentò è sognò un'altra volta il suo professore.
Una vibrazione che proveniva dal suo cellulare lo fece svegliare.

<< Chi cazzo e adesso?>>

Disse prendendo in mano il suo cellulare.

MESSAGGIO DA: NUMERO SCONOSCIUTO:

Ciao piccolo jiminie ;)

Chi poteva mai essere?
Verificò il numero sul foglietto che gli aveva dato il castano, è confermò che era il suo professore.

"Forse avrà notato che non gli ho scritto.."

Pensò il biondo.

DA ME:
ehm...Professor Kim?
Siete voi?

DA NUMERO SCONOSCIUTO:
Si piccolino.
Allora, vorresti venire a casa mia per quelle "lezioni private"?

AUTRICE:
Ciao girl'sssssssssssssss
Come va? Spero bene
Questo è il quinto capitolo, spero che vi piaccia e che sia di vostro gradimento ;)
Ci vediamo al prossimo
Non preoccupatevi, nel prossimo capitolo mi faccio perdonare per questo ennesimo capitolo corto e noioso :3
Bye merii.💝

My teacher daddy •VMIN•~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora