5° story

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-> Canzoni <-

Prompt: Musica
Categoria: Alternative universe
Lunghezza: 4125 parole
Rating: Verde

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Era una serata come molte altre. Non c'era anima viva per le strade, era freddo, anche in altre occasioni avrei preferito restarmene a casa al caldo, con una tazza di cioccolata calda tra le mani a scaldarmi. Tuttavia mia sorella aveva insistito per portarmi fuori e nonostante tutto non potevo dirle di no.

Mi chiamo Luxifer e soffro di depressione. Non so di preciso cosa mi sia successo da finire in questa situazione, so solo che è un peso immane per me e anche per mia sorella, dato che deve farmi assistenza. Mi dispiace davvero tanto per lei, se avessi potuto scegliere non avrei certo scelto questo.

Fu lei stessa a trascinarmi fuori casa quasi a forza - le mie resistenze furono un lampo di speranza per lei, considerato che dopo mesi non sembravo un mollusco - e a farmi uscire dopo qualche mese di segregazione in quel posto angusto. La sua migliore amica, Lilith, aveva il fratello gemello che faceva il cantante e che quella sera si sarebbe esibito in un bar lì vicino, e lei voleva andarlo a vedere. Ho accettato solo per le sue suppliche.

Fu così che mi ritrovai in un tavolino per due non troppo lontano dal palco a consultare un menù in cui nulla mi sembrava appetitoso. Non avevo fame, ma dovevo prendere qualcosa o Eris quel menù me lo avrebbe tirato in testa.

Ordinai una cioccolata mentre mia sorella riappariva dal nulla - nemmeno mi ero accorto che se n'era andata, stavo osservando il locale - e ne ordinava una a sua volta.

«Hai ordinato, vero?», mi chiese con un sopracciglio alzato minaccioso.

«Sì», risposi brevemente.

In quel momento le luci si abbassarono e un ragazzo salì sul palco.

Era un ragazzo di circa vent'anni - la mia età - dai capelli biondi e gli occhi azzurri davvero carino. Andò al microfono e lo accese, picchiettando un paio di volte le mani su di esso per verificarne il funzionamento.

«Buongiorno a tutti!», disse infine con un sorriso allegro, «Io sono Mikail, ma questo già lo sapete, se siete qui avrete sicuramente visto i manifesti. Stasera, da ora fino a mezzanotte, canterò un po' di canzoni. Avevo intenzione di partire con A Sky Full of Stars dei Coldplay, ma mi è stata richiesta un'altra canzone per una persona speciale. Non temete, la canterò dopo, ora iniziamo con Firework, di Katy Perry!».

La musica iniziò a farsi sentire, rievocando una canzone che avevo sentito forse una volta prima di quel momento. Quando però il biondo iniziò a cantare, cambiarono anche i miei pensieri.

Do you ever feel like a plastic bag
Drifting through the wind
Wanting to start again

Do you ever feel, feel so paper thin
Like a house of cards
One blow from caving in

Do you ever feel already buried deep
Six feet under scream
But no one seems to hear a thing

Perché mi sembrava che quella canzone fosse proprio rivolta a me?

Forse perché mi rivedevo in questi versi. vidi da come Eris sorrideva che quella canzone era destinata veramente a me.

Quello era un colpo basso, ma non smisi di ascoltare.

Do you know that there's still a chance for you
'cause there's a spark in you
You just gonna ignite the light
and let it shine
Just own the night
like the Fourth the July

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