4° story

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-> Pirati <-

Prompt: AU storico
Categoria: Alternative universe
Lunghezza: 5550 parole
Rating: Giallo

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Luxifer stava guardando un punto in lontananza inesistente, meditando modi sempre più creativi per uccidere qualcuno con dolore.

Era l'unica cosa che poteva fare per occupare il tempo e non pensare alla sete maledetta che lo stava sfinendo più del caldo torrido.

Non aveva idea di quanti giorni aveva passato su quell'isoletta minuscola con un paio di palme e il mare tutt'intorno a fargli salire la rabbia. Una rabbia che non lo aveva mai lasciato dal momento in cui era stato letteralmente buttato giù dalla propria nave.

Insomma, non aveva alcun senso. Per quale motivo avrebbero dovuto tutti ammutinarsi, quando lui non aveva mai fatto assolutamente niente di male? Stava ancora cercando di capirlo. Ci rimurginava la notte, dato che il giorno era occupato esclusivamente dai suoi tentativi di avvistare qualche nave che potesse salvarlo.

Fece di nuovo un giro completo dell'isola - troppo piccola per i suoi gusti -, levandosi qualunque indumento al di fuori dei pantaloni e guardando l'orizzonte. Aveva una sete terribile che lo stava massacrando.

Mise i piedi a mollo nell'acqua bassa, guardandosi intorno. Aveva sul corpo più ustioni che vestiti e nemmeno l'acqua fresca riusciva più a dargli sollievo.

Aveva il sospetto che sarebbe morto lì. L'unico tipo di morte che non avrebbe voluto avere.

Poi vide un puntino in lontananza. Un puntino nero, troppo lontano perché lui potesse vederlo bene, ma se chi c'era a bordo di quella nave aveva un cannocchiale sicuramente lo avrebbe visto.

Iniziò ad urlare e a sbracciarsi con tutte le forze rimaste, sperando di essere visto. Non sarebbe resistito lì ancora per molto, quella era la sua ultima possibilità.

Quando vide la nave avvicinarsi quasi pianse di gioia. Forse non era la fine per lui.

Il sorriso che gli si era formato sul volto scomparve lentamente come iniziò a distinguere la nave e, sfortunatamente, a riconoscerla.

Non poteva credere che tra tutte le navi esistenti proprio quella lo stava raggiungendo.

Uscì lentamente dall'acqua, racimolando i vestiti e sedendosi su di essi, aspettando che qualcuno dalla nave scendesse a prenderlo.

Osservò la nave fermarsi ad un centinaio di metri da lui e venir calata una scialuppa, su cui era seduto un uomo dai lunghi capelli bianchi.

L'uomo si avvicinò lentamente e Luxifer attese, sapendo che se con il suo arrivo sarebbe diventato ben più prigioniero di quanto già non fosse.

Alla fine l'uomo approdò e guardò dall'alto verso il basso il ragazzo che aveva davanti.

«Era da un po' che non ci incrociavamo, Luxifer. Non sapevo avessi cambiato nave», disse l'uomo con un ghigno sul volto.

«Già. Ti piace? Se vuoi te la baratto per la tua scialuppa», fu la risposta del ragazzo mentre lasciava che l'uomo gli legasse le mani e buttasse la sua roba sulla scialuppa.

«Si muove troppo poco per i miei gusti, quindi temo che dovrò rinunciare allo scambio. Ora sali sulla scialuppa senza fare storie».

«Ti sembro pure nelle condizioni di poter fare storie?», commentò Luxifer salendo a fatica sulla scialuppa.

«Stai facendo parecchio sarcasmo», disse l'uomo imitandolo e iniziando a remare.

«Il giorno che smetterò di fare sarcasmo sarà il giorno in cui morirò definitivamente. Dovresti averlo ormai capito, Sitael».

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