No love, no pain

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2018

<<Ehi, ti vuoi fermare? È difficile insultarti mentre te ne vai!>> esclamò Martha seguendo ancora quell'uomo dall'aria sconosciuta e brusca.
Superò la folla, lo raggiunse sul marciapiede e l'afferrò per il braccio.
<<Che vuoi?>> domandò Bucky evitando di guardarla in faccia perché gli ricordava il suo amore più grande.
<<Sai che sei veramente scortese?>> borbottò  spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Bucky l'osservò quel gesto, anche la sua Grace lo faceva sempre quando era in imbarazzo e non riuscì a trattenere il sorriso.
<<Seriamente? Io ti parlo e tu mi sorridi? Mi hai preso per un'idiota?>> Martha sbuffò, si stava infuriando; quell'uomo era davvero maleducato.
<<Scusami, ma mi hai ricordato una persona. Ho un impegno importante e quindi devo andarmene. Smettila di seguirmi, sembri una stalker>> Bucky girò nuovamente le spalle, sentendosi dare titoli dalla ragazza e sorrise tra sé perché, nonostante la somiglianza fisica con la sua Grace, di carattere erano molto diverse.
Martha ritornò al corteo, cercò disperatamente  la sua migliore amica che era rimasta in mezzo alla folla e, appena vide una ragazza dai capelli rossi sostenere il suo cartellone bianco, la raggiunse.
<<Dove eri finita?>> le domandò Amy ridandole  il cartellone che lei gentilmente le aveva mollato in mano.
<<Ho seguito un uomo...>> esclamò continuando a protestare.
<<Tu sei folle e se ti avesse fatta del male? Sei così impulsiva che a volte vorrei prenderti a sberle!>> la ginger si sistemò la lunga coda di cavallo, stava morendo di caldo e la folla non aiutava.
<<Non mi avrebbe fatto del male, Amy. Eravamo in mezzo alla gente. Mi manca il respiro, andiamo da un'altra parte.>> Martha prese per mano la sua migliore amica e si andarono a rifugiare in un bar ed ordinarono due bevande fredde. Tra la manifestazione, la folla e il sole, i loro liquidi erano stati prosciugati tutti e avevano bisogno di integrarli.
Martha continuava a pensare a quell'uomo, le aveva occupato la mente nonostante fosse stato cosi burbero. E poi quel nome, Grace, dove lo aveva già sentito?
I suoi pensieri vennero interrotti da Amelia che la stava richiamando alla realtà. Martha non aveva capito nulla di ciò che avesse detto ma sorrise e annuì; non si prese nemmeno la briga di farsi ridire ciò che Amy stava dicendo perché tanto non avrebbe capito lo stesso visto che la sua mente era solo occupata da quell'uomo.

                           *

Bucky raggiunse la casa di Steve, bussò alla porta e, dopo qualche minuto, quest'ultimo l'aprì.
<<Bucky? Non ti aspettavo, entra amico.>> Steve lo abbracciò, non si vedevano da almeno cinque giorni ma per loro era come se fosse passata un'eternità.
<<Scusami Steve, ma avevo bisogno di parlare con qualcuno.>> Bucky prese una birra dal frigo e si sedette sul divano.
<<Dimmi pure!>> esclamò Steve seguendolo a ruota.
<<Ho rivisto Grace, Steve.  Era ad una  manifestazione. Era lei, ti giuro!>> esclamò Bucky togliendosi i guanti e tirandosi su le maniche, scoprendo il braccio metallico.
<<Bucky, é impossibile lei é..>>
<<morta. Lo so, ma era identica, potrebbe essere una sua parente, no?>> Bucky cercava speranza nell'amico, il quale sapeva che le mancava più di ogni altra cosa.
<<Potrebbe, come si chiamava la ragazza?>> domandò Steve.
<<Martha. Era davvero bellissima! Di carattere è molto diversa da Grace, però in certi atteggiamenti me la ricorda.>> Bucky sorrise fra sé, sembrava un bambino con la sua prima cotta,  ma per lui Grace era stata l'unica donna che avesse amato.
<<Steve, ti ricordi il bicchiere d'acqua che mi ha gettato in viso?>> I ricordi riaffioravano, era impossibile fermarli.
<<Come non scordarselo. Ha avuto ragione, tu stavi amoreggiando con un'altra ragazza!>>
Entrambi risero, ma  Bucky smise dopo un secondo. <<Forse se non fossi andato in missione, avremmo potuto vivere una vita felice.>> sorseggiò la birra.
<<Hai un altra possibilità con questa ragazza, non trovi?>> domandò Steve.
<<No, non la sostituirò. Grace è insostituibile!!>> sospirò<<E poi sarebbe pericoloso stare insieme a me! Non potrò mai darle nulla!>>  Finì di  bere la sua birra, si rimise i guanti, diede una pacca sulla spalla a Steve e se ne andò. Forse Steve aveva ragione ed aveva una seconda possibilità oppure era come diceva lui: Grace era Grace e quella ragazza le assomigliava soltanto.

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