blueberry chocolate cake

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2018
Bucky stava passeggiando lungo la strada, non aveva preso la sua moto per andare dall'amico che distava mezz'ora da casa sua perché la sua meta originaria non era  Steve, lui sarebbe dovuto andare al suo solito bar e restare lì tutto il giorno a bere.
Decise di prendere la metro, avrebbe accorciato di poco la strada e intanto avrebbe avuto il tempo per pensare a lei, a quella ragazza che stava tormentando i suoi pensieri.

1941
<<Sei pronto Steve a prendere a calci un po' di nazisti?>> domandò Bucky sistemandosi la divisa.
<<Certo e tu, Buck?>> rise Steve prendendo in mano lo scudo.
Prima che potesse rispondere, una giovane donna entrò nell'accampamento con in mano un'arma.
<<Capitano, sono stata mandata dal generale a darti questo!>> la ragazza gli pose l'arma da fuoco ma Steve la rifiutò.
<<Grazie, Grace, ma non mi servirà. Puoi dire al generale che ho lo scudo!>> Steve uscì dalla tenda e Bucky l'osservò.
<<Voi non dovreste essere sul campo!>> affermò Bucky fissandola.
<<Solo perché sono donna?>> Grace si avvicinò sfidandolo ma quest'ultimo non si tirò indietro.
<<Esatto, è per il vostro bene. Potreste farvi del male!>> esclamò portandosi ancora più vicino a lei.
<<Non ha idea di quello che potrei fare, sergente..?>> Grace lo sfidò.
<<Sergente James Barnes, ma voi potete chiamarmi Bucky.>> Tentò di spostarle  una ciocca di capelli che le ricadevano sul viso, ma Grace gli afferrò la  mano spostandola violentemente. Bucky sorrise, sapeva che lei era diversa e che probabilmente avrebbe sudato per conquistarla.
<<Penso che debba andare, Sergente Barnes>> esclamò lei, avviandosi verso l'uscita della tenda.
<<Ha qualche consiglio da darmi in battaglia?>> domandò lui osservandola.
<<Solo: non morite!>> sorrise, sperando di rivedere l'uomo per cui forse si era presa una sbandata.

2018
A richiamare Bucky dai suoi pensieri fu la voce robotica della metropolitana che  avvisava  la fermata.
Scese e si diresse verso la sua pasticceria preferita, si sedette al tavolo e ordinò una torta che arrivò cinque minuti dopo.
<<Bé, buon centunesimo compleanno James Barnes!>> mormorò e mangiò la sua fetta di torta.
<<Oltre ad essere maleducato, sei pure ironico? Wow, sei proprio strano!>> Bucky si voltò, sentendo la voce che aveva subito riconosciuto.
Ecco la ragazza che lo stava tormentando. Com'era possibile? Quante possibilità aveva di incontrarla nella  pasticceria ed era persino seduta al tavolino di fianco? Nessuna. Bucky si era sempre detto che uno è coincidenza, due è casuale e tre è destino.
<<Quindi il tuo nome é James? Che bel nome.>> Martha si sedette davanti a lui.
<<Non sono maleducato.>> esclamò mangiandosi la fetta di torta al cioccolato e mirtilli.
<<Ah no?!>> la ragazza gli prese la forchetta che si stava portando alla bocca e assaggiò la fetta di torta, gustandosela.
<<Ehi, é la mia torta!>> esclamò riprendendosi la forchetta e mangiandosi un altro pezzo.
<<Quindi compi centun'anni? Ti mantieni bene!>> esclamò ridendo e mangiando  ancora un pezzo di torta.
<<Che vuoi ragazzina?>> domandò guardandola sorridendo internamente.
<<Ragazzina? Mi sembra di averti detto il mio nome. Sei proprio scortese!>> esclamò mettendo il broncio. Ora sì che sembrava una ragazzina.
<<Martha! Come faccio a  dimenticare il tuo bel viso?>> domandò sorridendo e sporgendosi per pulirle l'angolo della bocca sporco di cioccolato. La ragazza arrossì.
<<Martha, andiamo?>> domandò Amy richiamandola alla realtà.
<<Bè, ci vediamo Bucky e buon compleanno>> mangiò un pezzo di torta ancora e si avviò verso l'uscita. Bucky non distolse lo sguardo da lei, fin quando non era lontana.

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