1. Foedus Indissoluble

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Hogwarts è la tua casa da ben sei anni e i tuoi amici sono la tua famiglia. Avete vissuto avventure e scontri che in una vita intera non dovrebbero nemmeno essere accennati, ma a te non dispiace. L'importante è proteggere Harry e Ron.
Ron.
Un amico che ti piace tanto, più di quanto tu potrai mai ammettere e più di quanto lui potrà mai capire. Lo avevi invitato alla festa di Slughorn, entrambi molto entusiaste della prospettiva e poi, improvvisamente, lui si era rifiutato di venire.
Lavender Brown ora gli svolazza intorno, fastidiosa quanto gli Slytherin durante le lezioni di pozioni.
Le lezioni sono incominciate da circa un mese e tu hai ormai diciassette anni.
Non hai più la traccia magica e sei maggiorenne.
"Hermione" dice Harry, tirandoti di nuovo alla realtà che ti circonda "non mangi più quel bacon?" chiede, osservando da lontano  il volo aggraziato di Edvige.
Ha una lettera per Harry.
Gli sorridi e dinieghi la testa, lasciando che il tuo amico possa sfamare la propria civetta con i rimasugli della colazione.
Inaspettatamente, però, la missiva  viene lasciata davanti a te e non ad Harry.
Edvige, soddisfatta, afferra il bacon e vola via.
Ron si siede accanto a te, ignorandoti e iniziando una conversazione -molto probabilmente architettata-  su Lavander e distraendo il tuo amico dalla lettera che giace sul tavolo.
La dicitura presenta una scrittura molto elegante.

Hermione Jean Granger.
Dormitorio Gryffindor, sesto anno.
Top Secret.

Allucinata, ti alzi dal tavolo ed esci dalla Sala Grande.
Lasciandoti dietro un Ron soddisfatto.
Probabilmente crederà che la tua reazione sia dovuta alla loro fastidiosa conversazione, ma non ti importa.
La curiosità ti pervade, ma aspetti di essere nel bagno dei prefetti deserto per aprirla.

Carissima Miss Granger,
la invito nel mio ufficio questa mattina alle otto e trenta. Le sue lezioni sono state cancellate.
A.P.W.B.D

Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore, ma certo!
Chissà cosa potrà volere da te il preside.
Manca mezz'ora prima del vostro incontro e ti domandi come potrai entrare nel suo ufficio  senza una parola d'ordine.
È sempre un uomo troppo misterioso, a volte persino incomprensibile nelle sue occhiate lanciate dietro occhiali a mezza luna o dietro alle sue parole fumanti di indovinelli.
Ti concedi una passeggiata nei corridoi ormai gremiti di studenti che si spalleggiano pur di arrivare in orario alle lezioni  e non perdere preziosi punti casa.
Arrivi a destinazione dopo poco tempo, scorgendo davanti al Gargoyle una sagoma nera che sai per certo appartenere al professor Snape.
"Buon giorno, signore" esclami gioviale, mantenendo un certo distacco da quella fredda figura priva di un'aria amichevole.
"È in ritardo, Miss Granger, evidentemente Potter ha contagiato anche la preziosa testa di legno tanto elogiata dalla vostra Capocasa" sputa fuori, sapendo benissimo che tu sei in anticipo di alcuni minuti.
La sua espressione rimane fredda, nonostante abbia lanciato frecciatine velenose.
Ti infastidisce moltissimo, ma non vuoi dar inizio ad una battaglia verbale a cui Harry non sarebbe di certo venuto meno.
Accorgendosi di non ricevere una tua risposta, sbuffa lievemente e si volta.
"Api Frizzole" la sua cadenza fredda e apatica fa quasi raggelare il nome di quel dolciume amato tanto dai tuoi compagni.
Avanza verso le scale che sono scese e ti guarda come se fossi un insetto da schiacciare.
"Non so perché il Preside abbia desiderato la sua presenza, Miss, ma le consiglio vivamente di iniziare a salire. Non lo faremo aspettare solo perché lei ha deciso di rimanere ferma impalata come uno stoccafisso , anche se la somiglianza è a dir poco preoccupante" finisce, lasciandoti quasi in lacrime.
Sei insicura, anche se vuoi mostrarti
perfetta in tutto ciò che fai.
Annuisci, seguendo il suo mantello che lo fa sembrare un cavaliere oscuro.
Non appena arrivate nell'ufficio, noti che Fawkes, sotto il vostro sguardo affascinato, sta rinascendo dalle proprie ceneri.
È uno spettacolo meraviglioso, che cancella qualsiasi sfumatura di tristezza presente.
"Ah, Miss Granger, vedo con piacere che il nostro Severus ha saputo accompagnarti sana e salva" mormora, seduto dietro alla propria scrivania, rompendo un momento a dir poco magico.
"Sedetevi pure" dice, indicandovi le due sedie presenti davanti a lui.
Come due automi seguite il suo ordine.
"Miss Granger, quest'anno hai compiuto diciassette anni , dico bene?" chiede, sapendo ovviamente la risposta.
Annuisci, non sapendo proprio come potrebbe interessargli la tua età.
"Vorrei che tu diventassi una spia per l'ordine" enuncia solennemente, facendoti rabbrividire.
"È solo una ragazzina. Non sa nemmeno cosa potrebbe significare essere una spia, Albus, non permetterò che tu le affidi missioni suicide solo per il vostro gusto di eroismo" mormora, torreggiando in saggezza sul preside. Sai che ha ragione.
Non sai nemmeno mentire e resistere ad un paio di insulti lanciati dal preside.
"Calmati, Severus. È commovente come tu possa esserti affezionato alla ragazza" enuncia, stordendo visibilmente entrambi.
"Sai benissimo che non è così. Sto solo cercando di salvaguardare una vita per cui tu non sembri preoccuparti minimante" esordisce, fulminando con lo sguardo il proprio capo.
Parlano di te come se tu non fossi lì e, per quanto tu vorresti urlare che puoi benissimo prendere le tue decisioni da sola e che non hai bisogno di essere protetta, il senso del rispetto che provi verso questi due uomini ha la meglio su di te.
"Ed è proprio questo che farai, Severus. Le insegnerai l'arte dell'occlumanzia, della legilimanzia, delle arti oscure e di tutto ciò che conosci" risponde con tono soddisfatto, guardandoti con uno sguardo penetrante e quasi insopportabile da ricambiare "se Miss Granger accetterà, ovviamente" conclude.
"Assolutamente no"
Snape non vuole aiutarti e sorridi al tuo pensiero. Quando mai avrebbe voluto farlo.
"Naturalmente" inizia con voce dolce e confidenziale, ignorando il professore di pozioni " se accetterai questo ruolo, potrai proteggere  ancora di più i tuoi amici, ma loro non dovranno sapere mai nulla. Proprio per questo, dovrai fare un voto infrangibile"
Percepisci l'aria della stanza diventare molto tesa.
"Albus non lo farai. È solo una ragazzina" il professor Snape appare furioso, con una vena che pulsa nella sua tempia e gli occhi infuocati.
Non lo avevi mai visto così, nemmeno durante uno scontro con Harry.
Harry.
Ron.
Ginny.
Affermandoti in tutti i campi in cui una spia può destreggiarsi, renderai quasi immortali le persone a cui tieni di più.
Hai deciso.
Ti annullerai, pronuncerai un voto infrangibile, ma accetterai.
"Lo farò, signore" enunci solennemente , quasi sfidando Severus Snape.
"Eccellente!" soddisfatto, si alza dalla propria sedia e si avvicina a voi, guardandovi dall'alto in basso.
"Sai cosa comporta un voto infrangibile, se non viene rispettato, vero?" chiede, tirando fuori la bacchetta che hai visto poche volte.
"Sì, preside".
"Eccellente, Severus tu farai da testimone" ormai sembrava ripetere frasi studiate da un copione.
Snape, con quasi vent'anni di più sulle spalle, si alza dalla sedia e appare calmo e freddo.
Sembra quasi una persona diversa rispetto  all'uomo furente di poco prima.
"Inizierai questa sera l'addestramento e proseguirà fin quando io e Severus riterremo opportuno".
Ti alzi anche tu, tremante e improvvisamente insicura.
"È sicura, Miss Granger?" il pozionista chiede, accorgendosi immediatamente del tuo tentennamento.
"Sì" sussurri.

Ebbene. Eccomi con una nuova storia completamente diversa dalla precedente.
Il prossimo aggiornamento sarà Sabato prossimo.
Stay Tuned!
Giulia.
P.s Per chi non l'avesse letta, è presente un'altra Snanger sul mio profilo.

THE DARK SHADOW (SS/HG)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora