12) Dublino

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«Come sto?»

Niall si tirò su i pantaloni e si voltò verso la sua migliore amica.

Stavano nel camerino del cantante a Dublino. Oggi sarebbe stato il grande giorno. Oggi sarebbe iniziato il suo nuovo lavoro e Sunshine era quasi più nervosa di Niall.

O forse no, ma il cantante sembrava decisamente bravo a nasconderlo.

In più era la sua seconda tappa, mentre per la ragazza solo la prima. A Killarney, infatti, c'era stata Annie. Lei abitava lì, quindi aveva colto l'occasione per farlo un'ultima volta e salutare tutta l'equipe.
Sunshine li aveva raggiunti lì a Dublino per il secondo concerto.

Il cantante fece scorrere gli occhi blu sulla sua amica e sorrise spontaneamente. «Stai alla grande, Sun. Questo completo ti fa sembrare una donna in carriera. Una sorta di avvocato, opterei.»

Sunshine emise un grugnito. «Come quegli stronzi che mi hanno licenziata? Allora non va bene. Vado a prendere la seconda opzione.»

Niall fece roteare gli occhi, prima di cercare la maglietta bianca. L'aveva di sicuro lasciata lì da qualche parte. Doveva essere in giro.

Nel frattempo non era neanche infastidito dal fatto di avere gli occhi della sua migliore amica su di sé. Aveva fatto irruzione nel camerino quando era ancora in boxer e con i capelli bagnati, ma nessuno dei due si era lamentato. 

Se doveva essere sincera? A Sunshine era perfino venuta voglia di farselo direttamente lì. Non voleva un po' di carica prima del concerto? Di sicuro, non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, né tanto meno chiesto.

«In primo luogo...» iniziò a dire Niall, grattandosi la cute ancora umida.

«In primo luogo? Ni, solo tu nel mondo utilizzi ancora questa locuzione.» 

«Non so neanche cosa sia una locuzione.» il ragazzo sbuffò, prima di tornare a guardarla. «Stavo dicendo... sei decisamente più sexy e anche più professionale di quegli idioti che avevi per capi. In secondo luogo...» e ammiccò prima di continuare: «Adesso hai un lavoro nuovo, un capo che è ancora più sexy di quei tizi con le tonache e che ti paga profumatamente e con orgoglio. Ah e che ti ordina di non provare a cambiarti... ma dove diavolo è finita quella maglia?»

Sunshine sbuffò e afferrò la maglia bianca piegata sopra alla scrivania all'angolo della stanza. Non pensava che Niall stesse cercando proprio quella, visto che era lì in bella mostra.

Gliela lanciò e Niall emise un versetto soddisfatto. «Grazie, Sun.»

La porta si aprì nel momento in cui il cantante fu completamente vestito. Louise entrò nella stanza con un phon e una spazzola per capelli tra le mani, mentre altre figure passavano dietro di lei in corridoio. 

«Oh, Sunshine. Eccoti. Vieni, devo spiegarti le ultime cose.» Harper, una delle tante manager di Niall, la afferrò per il braccio.

Basil, appena dietro di lei, rivolse all'amica del cantante un sorriso rassicurante. Non l'avrebbe lasciata sola. La ragazza si chiese se fosse stato proprio Niall ad affidarle la sua guardia del corpo momentaneamente o se fosse comunque necessaria. Magari era parte del suo lavoro, ma non poteva esserne sicura.

«Ciao ciao, my little Sunshine!» stava urlando Niall nel mentre, dopo essersi seduto sulla sedia davanti allo specchio, così da far lavorare la sua parrucchiera personale.

Sunshine scosse la testa e non riuscì a trattenere una risata per la stupidità di quel ragazzo.

Harper e Basil le mostrarono il tragitto che avrebbe dovuto far fare di lì a poco alle ragazze che attendevano fuori per il meet and greet. Nulla di così difficile.

Sex Resolution ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora