Di elfi, appuntamenti e pugni in un occhio

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Caro diario,

oggi è sabato. E' il giorno del mio appuntamento con Eleanor.

Non ho pensato ad altro per tutta la settimana: a come mi sarei vestito e comportato, a ciò che avrei detto e fatto. Più volte in questi giorni sono stato tentato di annullare tutto. Due giorni fa ho avuto un vero e proprio attacco di panico dopo le lezioni del pomeriggio. Io e Eleanor stavamo studiando Trasfigurazione e lei mi stava aiutando a imparare un movimento di bacchetta. Una cosa semplice, normale, che fa parte della nostra quotidianità. Qualcosa a cui non potrei mai rinunciare. All'improvviso mi sono ritrovato a pensare... E se andasse male? Se l'appuntamento fosse un fiasco e Eleanor decidesse di non volermi parlare mai più? Se fossi una delusione come aspirante fidanzato? Io non potrei sopportare di perderla.

Eleanor, Marcus e le ore di Pozioni sono tra le poche cose che rendono la vita davvero bella.

Questi pensieri mi turbinavano nella testa e io proprio non riuscivo a scacciarli. Sono andato nel pallone e anziché trasfigurare il mio picchio in un apriscatole gli ho dato fuoco. Una scena orribile! Per fortuna Eleanor è stata svelta con l'Aguamenti e la povera bestia se l'è cavata con qualche penna bruciacchiata e un bello spavento, niente di ché... E' stato senz'altro il mio orgoglio a subire il danno peggiore: un errore da principiante proprio davanti alla ragazza che voglio conquistare!

Sono fuggito di corsa dall'aula in cui ci stavamo esercitando, balbettando qualche stupida scusa. Per fortuna sono riuscito a rintracciare quel sant'uomo di Marcus in pochi minuti, così ho potuto sequestrarlo e raccontargli per filo e per segno il mio ennesimo dramma. E lui che ha fatto al posto di consolarmi?

Ha sfilato un libro dalla borsa e me l'ha sbattuto in testa. DUE VOLTE!!!

Gli ho rifilato uno dei miei famosi Sguardi Assassini Collaudati Potter e per buona misura ho fatto un passo indietro: quel libro è davvero pesante e Marcus ce l'aveva ancora tra le mani. Dannazione, dal proprio migliore amico uno si aspetta supporto e comprensione, non una serie di botte in testa!

"E smettila con queste stronzate!" mi ha borbottato. "Ascoltami bene: tu piaci a Eleanor e lei piace a te. E' così da sempre. SIete amici dal primo giorno. State andando a fare un banalissimo picnic sul prato. Non c'è niente che possa andare storto, mi hai sentito? NIENTE!"

L'ho guardato un po' perplesso... Impossibile dargli torto.

"Ma se..."

"No Al, niente ma. Eleanor ti vorrebbe bene anche se ti presentassi vestito da pollo e con un sombrero in testa!"

"Un... Sombrero?" Marcus a volte ha delle idee davvero bizzarre.

"Lascia stare" mi ha detto prima di schiaffarmi il suo libro in mano.

"Usa questo se ti tornano in testa altre idee stupide. A quanto pare è servito a placarle. Tanto hai capito come fare, no?" Mi ha ancora strizzato l'occhio prima inseguire di corsa Mandeep e le sue amichette che proprio in quel momento stavano attraversando il corridoio.

Quel ragazzo non cambierà mai.

***

Caro diario,

manca solo un'ora all'appuntamento. Sono nervoso, mi sudano le mani.

In un momento di disperazione ho addirittura seguito il consiglio di Marcus e mi sono sbattuto il libro in fronte: ci sono voluti tre colpi prima che mi rendessi conto che era una cazzata della peggior specie.

E' tutto pronto: ho trasfigurato un lenzuolo in una bella coperta scozzese da stendere sul prato, mi sono procurato delle Burrobirre (grazie Nott, a buon rendere!) e l'elfa Moppy arriverà da un momento all'altro con un cestino strapieno di leccornie.

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