Capitolo 4.

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’ Incubi reali ‘

«Nessuno si mette contro Damon cara mia.» sghignazza qualcuno e poi d'un tratto mi sento leggera quasi come se stessi volando. 

Sono in una stanza buia, sento un pianto disperato, chi sarà mai e dove mi trovo? decido di seguire quei singhiozzi, entro in una stanza e vedo una ragazza rannicchiata in un angolo, con le ginocchia appoggiate al petto e la testa china su di esse, mi avvicino per chiedere spiegazioni, ma appena alza il viso coperto dalle lacrime, mi sento risucchiare indietro come in un vortice, vorrei non averlo fatto... Ma che stregoneria è mai questa? quella ragazza sono io. Perché piangevo? Non capisco... AIUTO! Mi risveglio ansimando sudata nel mio letto, «Oh, per fortuna era solo un sogno.» penso prima di accorgermi che il mio incubo è appena iniziato, questa non è affatto la mia camera e questo non è per niente il mio letto, c'è un profumo di vaniglia che inonda la camera e i miei polmoni, ha un'aria così bella, eppure perché sto tremando? non so, c'è qualcosa nella mia testa che mi suggerisce di non fidarmi, che l'apparenza inganna e credo proprio che il mio sesto senso abbia ragione, non appena giro il mio volto verso un angolino illuminato dai raggi del sole che filtrano attraverso la finestra noto qualcuno dall'aria familiare, quasi non cado dal letto, risucchio l'aria che poi mi si blocca in gola per lo stupore, dovrebbe essere piacevole incontrare un volto familiare in un posto sconosciuto, ma per me non lo è affatto, preferirei aver continuato a dormire e magari fare quegli incubi piuttosto che ritrovarmi LUI difronte, con le braccia incrociate al petto, la bocca semi aperta e la testa poggiata sulla sua spalla, una posizione piuttosto scomoda per dormire direi, ma non mi importa, per me potrebbe anche rompersi l'osso del collo e sarebbe troppo poco per lui. «Angel ma cosa vai a pensare? Sei un angelo e devi fare solo pensieri buoni.» mi rimprovera il mio subconcio, cerco una via di fuga con lo sguardo, eccola lì, la mia via di fuga verso la salvezza o almeno lo spero, mi alzo facendo attenzione a non fare rumore e pian piano mi avvicino alla porta ma non appena la raggiungo un braccio muscoloso mi si para davanti, così sgrano gli occhi

«Buongiorno angioletto!» non rispondo e ingoio la saliva «Volevi andare da qualche parte signorinella?» mi domanda il proprietario di quelle possenti braccia che io so a chi appartengono 

«Possibilmente il più lontano da te!» rispondo altezzosa e con aspetto da dura, anche se dentro di me mi sento un agnellino in trappola, spero solo che il lupo non se ne accorgi o crederà di poter avere il controllo su di me 

«Mi dispiace contraddirti ma è inutile che ci provi, da me non scappi, te l'avevo promesso che te l'avrei fatta pagare cara, ricordi? E sai... io mantengo sempre le mie promesse.» dopo questa frase mi si gela il sangue nelle venne e sembra che il tempo si fermi in quell'attimo. Le mie narici si allargano, le pupille si dilatano e le sopracciglia mi tremano insieme alle labbra, sento che sto per piangere, da un momento all'altro esplodo, la tensione unita alla paura è un mix troppo forte da sopportare per me 

«Io devo andare via -mando giù la saliva per far si che la voce mi esca meno tremolante del dovuto- farò tardi a scuola.» dico con voce stridula 

«Fidati, ora come ora la scuola e l'ultimo dei tuoi problemi, hai cose ben più gravi a cui pensare.» mi canzona per poi urlare a squarcia gola un nome, credo sia quello di un suo amico, sento dei passi pesanti correre per quelle che penso siano delle scale 

«Si Zayn?» domanda una voce possente da dietro la porta 

«Ho un regalino per te, si è svegliata, fa ciò che vuoi, ma ti raccomando non romperla, mi serve intera.» è serio, parla di me come se fossi un giocattolo, questo ragazzo non fa altro che farmi salire il nervoso, la mia paura viene sostituita dall'irritabilità e dalla rabbia, un'altra parola di troppo e lo scaravento a terra a suon di pugni «Angel, fa pensieri...» interrompo la mia coscienza, maledicendola mentalmente, ora come ora non mi interessano i pensieri buoni, l'unica cosa che voglio e farlo soffrire. Tutta la mia strafottenza sparisce e la paura torna ad essere padrona del mio corpo non appena lui apre la porta ed io riconosco il volto del suo 'amico'. Cosa cavolo ho fatto per meritarmi tutto questo? Forse perché ho rubato la caramella di Niall tempo fa e lui ha maledetto chiunque fosse stato? Giuro che se esco viva da qui gliene compro un'altra e mi scuso, ma se davvero esiste la suprema essenza ti prego non farmi morire. Il ragazzo della festa irrompe brutalmente nella stanza e nell'esatto momento in cui Zayn esce sbattetendo la porta alle sue spalle lui la chiude a chiave... 

«Bene, bene, bene, ci si rivede bocconcino.» si avvicina ed io indietreggio

«Purtroppo per te oggi non ci sarà Harry a proteggerti, potremmo 'giocare' finché non sarò esausto e quando mi stancherò di te ti restituirò a Zayn.» il sorriso che ha non mi rassicura affatto, così continuo ad indietreggiare finché le mie spalle non sbattono contro la fredda superfice del muro

«Non puoi scappare, sei in trappola.» ed ecco che con le sue luride mani inizia a sfiorarmi il braccio per poi scendere sulla coscia ed addentrarsi più al centro, cercando di spingersi verso il mio interno coscia per poi ritrarre la mano ferito 

«Dimentichi che anche gli angeli hanno dei poteri, quindi se non vuoi diventare un ghiacciolo stammi alla larga!» lo affronto per poi sorvolarlo e correre verso la porta girarando la chiave per aprire la porta, ma prima di poter scappare vengo bloccata dal suo braccio che mi risbatte contro il muro«E tu dimentichi che il fuoco scioglie il ghiaccio.» ghigna malvagio per riavvicinarsi al mio corpo... Sono sicura che morirò... 

POV HARRY.

*diin-don* «Hei Harry!» mi saluta Niall

«Hei amico» rispondo «Che ci fai da queste parti?» chiede 

«Mi annoiavo a casa così sono venuto qui per chiederti se ti andava di uscire...» affermo sorridente

«Ok, prendo il giubbotto e andiamo.» si affretta a dire «In realtà volevo anche chiederti come sta tua sorella, sai dato che oggi non l'ho vista a scuola ho pensato che stesse male.» ammetto grattandomi la nuca

«Oh, bhè ad essere sincera non lo so neanche io, questa mattina quando l'ho chiamata per venire a scuola non mi ha risposto così ho creduto che stesse dormendo, ma prima ho bussato un'altra volta ma non risponde, sai è strano...» ammette confuso 

«E non hai provato ad entrare?!» mi agito 

«La porta è chiusa a chiave, ma ora che ci penso bene, lei non farebbe mai così mi avvertirebbe in ogni caso...» riflette, siamo ancora sull'ingresso, quando lo scavalco correndo su per le scale e salendo i gradini a 4 alla volta, per poi arrivare davanti porta di Angel e bussare violentemente con più potenza di quando avessi voluto, ma la preoccupazione ha preso il sopravvento 

«Ehi Angel! Cos'hai?» chiedo allarmato ma non ricevo nessuna risposta «Angel! Ci sei?!» ancora silenzio dall'altra parte della porta «Se non apri questa porta entro 5 secondi la butto giù» urlo più forte di prima con la voce traboccante di preoccupazione prendendo a pugni la porta «Uno...» nessuna risposta «Due...» niente, mi preparo a buttarla giù per davvero «Tre!» sto per abbattermi sulla porta, quando un braccio familiare mi blocca

«Fermo, fermo. Se vuoi distruggermi la casa dillo prima, altrimenti se vuoi solo entrare qui ho le chiavi di riserva...» mi avverte Niall «E lo dici solo ora?!» gli urlo in faccia

«Calmo amico, non mi hai dato neanche il tempo di aprir bocca che ti sei scaraventato su per le scale...» ammette desolato

«Vabene, basta che ora ti muovi» suggerisco spazientito 

«Ecco qua!» appena apre la porta mi ritrovo davanti uno spettacolo che avrei voluto evitare, c'è un vaso rotto sul pavimento e la stanza è completamente vuota

«Non c'è...» confermo i mie dubbi con mille pensieri per la testa su dove possa essere e cosa gli stia accadendo 

«Non dirmi che mia sorella ha trovato un fidanzato con cui ha passato la notte?!» chiede arrabbiato più a se stesso Niall 

Il solo pensiero di Angel nelle braccia di qualcun'altro mi mette i brividi, ma poi rifletto e.... quanto sono stato stupido, avevo la soluzione davanti gli occhi e non me ne sono accorto, Angel non è tipo da scappatella notturna, è stata rapita! ed io ho qualche sospetto su chi possa essere stato... 

«Devo andare!» avverto Niall ormai lontano mentre mi precipito giù per le scale diretto verso una casa che avrei preferito non rivedere più, maledetto Zayn, giuro che se le hai anche solo torto un capello la pagherai cara, spero solo per te che quando la ritroverò, perché stai certo che ci riuscirò non abbia neanche un graffio. 

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