Awakening

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Sta cazzo di sveglia non vuole smettere di suonare! Giuro che tra due secondi spacco qualcosa. Apro gli occhi. Oh merda, quasi dimenticavo: la ragazza è ancora qui. Mi alzo, realizzando di stare indossando soltanto un paio di boxer. Assurdo, persino quando ho gente a dormire non mi degno di mettere un pigiama. Mi infilo dei pantaloni, la maglia non la metto, cazzo me ne frega. Busso sulla porta della mia camera, non vorrei rischiare di entrare in momenti poco opportuni. Nessuno risponde, busso più forte. Ancora niente. Decido di aprire. Ma dove cazzo è? Se n'è andata? Beh, un peso in meno. Sento un rumore, come un fruscio leggero provenire dalla doccia. Cazzo, magari è lei che si lava. "C'è qualcuno?" domando sulla soglia della porta socchiusa del bagno. D'un tratto il rumore cessa. La porta si apre lentamente.  Ed ecco la sconosciuta davanti a me: "Scusami io.. io dovevo solo..", "Non devi spiegarmi nulla, sei solo andata in bagno" la interrompo. Rimane lì a guardarmi per qualche secondo. Strano, non mi chiede nemmeno chi sono,  perché è qui,  dove si trova. "Dove sono..?" domanda girando lo sguardo verso il muro bianco accanto a lei. Ecco, ora inizia l'interrogatorio. "A casa mia." le rispondo senza nemmeno guardarla in faccia. Ho sempre avuto questo atteggiamento, sono fatto così. Lei abbassa gli occhi e chiede: "Sì.. ma tu chi sei?". Sembra curiosa, quasi quanto sono curioso io di sapere la sua età. Ma che cazzo dico?! Perché dovrebbe importarmi?! "Clay, il ragazzo che ti ha salvato la vita ieri notte" dico io: "se hai fame, di là c'è il frigo". "Grazie..comunque io mi chiamo Sel." replica lei. E' timida. Mi passa davanti per raggiungere la cucina. Mi accorgo della sua camminata elegante, quasi seducente, ma allo stesso tempo insicura. Ad ogni passo le sue gambe si incrociano, è così fottutamente sexy. La seguo. Apre il frigorifero con una mano, mentre l'altra se la passa tra i capelli rossastri. Vorrei sapere il motivo dei capillari rotti, ma mi faccio i cazzi miei. "Quanti anni hai?" cazzo, gliel'ho seriamente chiesto? Ora le sembrerò un pervertito. "Sedici, tu?" risponde prendendo uno yogurt. Merda, è il mio preferito, ed è l'ultimo rimasto, non può mangiare altro?! "Quasi venti". E' giovane, molto giovane, ma c'è qualcosa in lei che mi spinge a volerla conoscere. Forse è il suo essere così misteriosa. Dovrei starle lontano, non sono una persona da frequentare. Che cazzo no, perché dovrei frequentarla? Sto andando in confusione. Lei mi sta mandando in confusione, e nemmeno la conosco. Devo farla andare via. "Credevo fossi più piccolo" sghignazza. Credeva fossi più piccolo? Credeva fossi davvero più piccolo?! E poi che minchia ride. Le lancio un'occhiata di indifferenza. Lei sorride. Non la capisco. E' stupida o cosa? "Buon per te" dico io. Sel sorride nuovamente: "Ti sei offeso per caso?". Ha un tono divertito, ma allo stesso tempo è come se mi stesse sfidando. Persino il suo modo di parlare è seducente. Mi squilla il cellulare. Mi avvicino al tavolo e lo prendo. Guardo chi mi sta chiamando: Demi. Cazzo, non voglio rispondere, questa ragazza mi perseguita. Spengo il telefono. "Non rispondi?" domanda la sedicenne. Io la squadro lentamente: "Ma perché non ti fai i cazzi tuoi?" esclamo in modo arrogante. Sel sorride ancora: "Come desidera signore". Mi sta sfottendo. Non sa con chi ha a che fare. "Ci siamo capiti piccola" spero di riuscire a innervosirla con questo nomignolo. "Piccola? Ahahah abbiamo già tutta questa confidenza?". Cazzo ci sa fare. Non le rispondo, faccio finta che non mi importi dei suoi giochetti, anche se mi piacerebbe portare avanti la situazione, magari arriverebbe al punto di tirarmi uno schiaffo. "Sei irritante, sai?" ribatto, sperando di infastidirla. La guardo e lei mi fa le spalline. Mi sono lasciato far fare 'spalline'? Come diamine riesce a sembrare totalmente impassibile a ciò che dico? Dopo tutto sono un estraneo e lei è a casa mia, le ho addirittura salvato la vita e questo sarebbe il suo modo di sdebitarsi?! Esigo qualcosa in cambio. Cazzo mi deve un favore, non tollero gli atteggiamenti da menefreghista, specialmente dopo quello che ho fatto per lei. "Mi devi un favore." dico presuntuoso. Sel si morde il labbro, poi si volta verso di me: "Certo, è il minimo dopo ieri notte." ..sembra sincera. Forse non è così dura come lascia credere. "Cosa vuoi che faccia?" domanda. Le chiederei di spogliarsi e seguirmi in camera, ma purtroppo è troppo giovane. Una birra andrà più che bene. "Offrimi da bere, domani sera." le ordino. Mi fissa dritto negli occhi, non crederà mica sia un appuntamento, vero? Non uscirò mai con una sedicenne, cazzo ho vent'anni, finirei con le manette ai polsi. "Mh.." borbotta. Se rifiuta non me ne fotte una minchia. "Va bene.." risponde con voce insicura. "Dammi il tuo numero, così ti dico dove e a che ora.  Ah, comunque, quella di domani è la nostra prima e ultima uscita, piccola." sbotto ridendo. Arrossisce, Dio l'ho messa in imbarazzo, provo una strana soddisfazione. "Ma che cazzo dici? Voglio solo ricambiare il favore, nulla di più idiota!" esclama cercando di nascondere la vergogna. Si vede che ci è rimasta male. "E non chiamarmi piccola!" continua. Rido: "Come vuoi principessa!" sghignazzo. Mette il broncio, vorrei ridere ancora di più dicendole di non piangere, ma le sembrerei interessato. "Ora puoi anche andartene, ci vediamo domani."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 13, 2018 ⏰

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