Capitolo 2.

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Attenzione: in questo capitolo sono presenti scene di sesso gay, enjoy.🌸

Liam stava fissando gli occhi rossi di Zayn, mentre quest'ultimo spingeva dentro l'Omega, scopandolo velocemente con violenza.
Erano entrambi all'apice, Liam sentiva chiaramente in membro dell'Alpha ingrossarsi sempre di più, pronto a svuotarsi dentro le sue viscere riempiendolo.
"S-sei la mia puttana, vero?" Ringhiava l'Alpha con la testa sommersa nel collo di Liam, intendo a mordere qualsiasi punto libero rendendo il collo di Liam violetto, pieno di succhiotti che fungevano da marchi: nessuno doveva avvicinarsi al suo piccolo Sole.
L'Omega non riusciva a parlare, troppo preso dalle continue spinte sulla sua ormai distrutta prostata.
Ad un certo punto sentì uno schiaffo sulla coscia abbastanza forte che lo fece urlare e inarcare la schiena.
"Liam!"

"Liam!" Il diretto interessato si alzò di colpo, tutto sudato e con gli occhioni nocciola spalancati e lucidi.
Non era la prima volta: sognava di fare sesso con Zayn per poi ritrovarsi suo fratello preoccupato sul bordo del letto.
"Ti h sentito urlare, è l'ennesimo brutto sogno in una settimana." Già, Liam, dopo una settimana da quell'incontro strano, continuava a urlare durante il sonno, facendo preoccupare tutti gli Styles.
"G-già..." Balbettò il più piccolo, aveva un erezione contenuta nelle mutandine di pizzo e ad ogni movimento il pizzo sfregava sul suo piccolo cazzo, facendolo gemere e diventare sempre più rosso in faccia.
Liam, se ve lo state chiedendo, è un crossdresser, come alcuni Omega. A lui piace vestirsi come una ragazza, il suo armadio bianco è pieno di gonne color pastello, crop top, parigine, maglioni e mutandine prevalentemente di pizzo, usate per andare fuori casa perché quando non usciva si prendeva la briga di indossare le enormi magliette del suo fratellone.
"Dovresti stare più calmo durante il giorno." L'Alpha lo prese in braccio, così l'Omega poté accoccolarsi e chiudere gli occhi.
Si sentiva stanco, sempre stanco. E aveva paura: il suo primo calore stava arrivando. Non sapeva come gestirlo.
"C-che ore sono?" Chiese il piccolo confuso.
"Sono le due di notte. Sono venuto io perché Louis non si è degnato di svegliarsi, si è solo girato sull'altro lato... Non ho avuto il coraggio di svegliarlo, sembrava un angelo." Ridacchiò Harry portando Liam sul divano.
"Lo ami tanto non è vero?" Si distese sul divano l'Omega, guardando il fratello maggiore con un sorriso da un orecchio all'altro.
"Si, è il mio Omega ma anche l'amore della mia vita." Sorrise innamorato l'Alpha.
"Voglio un Alpha anche io..." Confessò Liam, sapendo che fosse troppo piccolo per questo, ma ne aveva il bisogno. Aveva il bisogno di sentire l'amore che qualcuno gli dava sulla propria pelle, ma non un amore fraterno come quello che Harry gli dava, un amore vivo, vero, senza limiti.
Harry sospirò, il suo fratellino non era più così fratellino e doveva farsene una ragione. "Lo troverai, però devi avere la mia approvazione... D'accordo, se non ti dispiace io vado da Louis." Liam annuì e Harry scomparve su per le scale, non dopo aver dato un bacio in fronte al più piccolo che in giro di pochi minuti si addormentò.

Il giorno dopo Liam stava passeggiando per il parco con una borsetta violetto tracolla e al guinzaglio il suo cagnolino Spyki. Era un nome strano, questo lo sapeva di certo visto che tutte le persone appena sentivano il nome del piccolo cucciolo di pastore tedesco corrugavano le sopracciglia con un espressione abbastanza allibita in volto.
Quando Spyki si mise in testa di non muoversi più e di rimanere sdraiato su una panchina a sonnecchiare, Liam sbuffò, congraturandosi per aver portato un libro dentro la borsa.
Si sedette e con Spyki che dormiva sulle sue gambe, iniziò a leggere finché non lo perse la cognizione del tempo.
Alzò lo sguardo e vide che effettivamente c'era più buio di prima e il cielo era ricoperto di nuvole nere con alcune nuvole bianche al proprio interno. Mise via il libro di fretta dimenticandosi di mettere dentro il segnalibro, anzi dimenticandosi totalmente il segnalibro lasciandolo sulla panchina. Svegliò Spyki e di fretta si incamminò.
Odiava i temporali sin da piccolo, l'unico che riusciva a calmarlo era Harry, che imparò presto come fare a calmarlo anche quando Liam era ancora troppo diffidente di lui.

My Dirty OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora