Inserire titolo perfettissimo

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Tutto era pronto. Il banchetto era al suo posto e la locandina color pastello faceva la sua porca figura, se le era concesso almeno un vanto. C'erano anche i fogli per le iscrizioni e le penne colorate. Non si va da nessuna parte senza penne colorate.

Era nell'atrio della John Doe High School. Era l'orario di punta, le 9 del mattino, perché in America si sa che si arriva sempre un'ora dopo il resto del globo. Deve essere colpa della linea del cambiamento di data. Passavano davanti a lei i grandi archetipi della letteratura di genere: la squadra di football con le cheerleader, le cui divise avevano rilanciato l'economia sartoriale del Meryland; poi il club di matematica che, a sua volta, aveva reso il consorzio di ottici specializzati in occhiali a fondo di bottiglia un monopolio, anzi, una mafia; e, infine, tutti gli altri, quelli né troppo fighi né troppo sfigati da poter essere menzionati. Ma Hope li amava lo stesso, perché lei amava tutti! E poi, anche fare la comparsa è lavoro di tutto rispetto!

Hope sospirò, felice, spensierata, del tutto consapevole che la sua felicità e la sua spensieratezza erano eccellentemente coadiuvate da una carenza di neuro-attivatori nel lobo occipitale. Ma era anche consapevole che non era colpa sua. Il suo passato tormentato la giustificava, sempre e comunque. Che gran fortuna per la sua personalità, che sua madre si fosse risposata e lei fosse venuta a vivere dal padre imbranato, nella cittadina più uggiosa della contea! Il trauma la rendeva bella. Anzi... bellissima!

Si coccolò i capelli, biondi come l'oro. Sbatté le palpebre sugli occhi azzurri come il cielo. Brillò, nella sua pelle bianca come il latte. E sentì di aver finito le metafore ovvie, nella sua passione letteraria ardente come il fuoco.

Si schiarì la voce e prese coraggio per iniziare il suo discorso. Insomma, aveva un lavoro da fare! Ne andava del suo Senior Year!

"Ragazzi, ascoltatemi tutti!"

La folla si fermò, tutta insieme. Tutti pendevano dalle sue labbra... al lettore l'incombenza di decidere se quelle del viso o le altre.

"Ragazzi, ascoltatemi tutti!" ripeté, "mi è difficile fare questo discorso perché sono innaturalmente timida in confronto al mio aspetto da ballerina dei pejori bar de Caracas. Capitemi!"

Un moto di compassione si mosse da tutto il pubblico. Povera Hope! Così sfortunata, così sensibile, così disperatamente succinta!

"Comunque" riprese, con un sorriso bello come il sole, i denti bianchi come la neve e tutto il resto, "per motivi ignoti all'universo, una come me non ha ancora ricevuto un invito per l'Homecoming di quest'anno. Sarà perché sono un po' goffa, un difettuccio messo a caso che in realtà non fa che risaltare la mia perfezione? Può darsi! Beh, per risolvere questo pasticcio, ho deciso di fare delle audizioni! Sono aperte a tutte, potete venirvi a iscrivere. La mia amica, Stereotypical Nerdgirl, Stereo per gli amici, prenderà i vostri nominativi. Non ci sono requisiti, perché io sono buona e l'opera di cui faccio parte tenterà invano di lanciare un messaggio di inclusione delle minoranze, pur avendo me come protagonista!"

Hope rise, e la risata contagiò tutti, anche il gruppo del club di matematica, perché tanto che altro potevano fare? Iddio solo sapeva quanto avessero bisogno di svago, quei poveretti! Hope sarebbe stata lieta di accettare le loro richieste, per dare loro speranza; salvo poi rifiutarle tutte con crudele sincerità, perché una vera amica non tiene dentro di sé i commenti spiacevoli ma necessari.

Hope si sedette, con una mossa fluente, al suo banchetto. Stereo aveva iniziato a radunare i fogli e aveva preso in mano una penna colorata color acquamarina, in tinta con gli occhi di Hope. Per fortuna c'era lei che sapeva scrivere per tutte e due!

Ovviamente, i ragazzi arrivarono a fiotti. C'erano tutti, dal commissario al sacrestano, c'erano tutti con gli occhi rossi e il cappello in ma... no, su, non fatemi confondere. Sono una narratrice che ogni tanto deve inserire lunghi e deprimenti monologhi interiori, non citazioni intelligenti!

Let's talk about HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora