Keith guardava il castano. Grosse lacrime gli solcano il volto.
Non voleva piangere. Non poteva mostrarsi debole. Non di fronte a lui. Eppure si sentiva stremato. Incapace di fare altro se non lasciarsi andare completamente contro il corpo del ragazzo di fronte a sè.Faceva freddo. E fuori la guerra infuriava. Ma l'unica cosa alla quale Keith era in grado di pensare era quanto il suo cuore battesse al contatto col corpo di Lance.
Sperava vivamente che Lance non potesse sentirlo, ma ovviamente così non fu. Perchè Lance conosceva Keith come le proprie tasche e riusciva ad avvertire in lui anche i più piccoli cambiamenti."Stai tremando" disse e Keith si limitò a stringersi maggiormente nelle spalle, lasciando che Lance gli circondasse il corpo con il suo.
Era un atteggiamento egoista. Lo sapeva. Ma sapeva anche che Lance lo avrebbe assecondato comunque, perchè amava Keith più di sè stesso.
Nessuno dei due aveva mai parlato apertamente all'altro dei propri sentimenti. Eppure Keith sapeva.
Lo sapeva dal mondo in cui Lance lo guardava. Perchè era lo stesso modo in cui Keith guardava Lance, come se fosse la cosa più preziosa al mondo.
E Lance lo stringeva e gli diceva che sarebbe andato tutto bene e Keith quasi ci credeva. Quasi."Dovresti essere con gli altri. Hanno bisogno di te." Dice Keith, staccandosi dalla morsa dell'altro.
Lance gli accarezza il volto, asciugandogli una lacrima proprio nel punto in cui la sua pelle nivea si apre in una linea violetta che taglia di netto la guancia del ragazzo.
"Tu però ne hai più bisogno. Di me."Keith si sottrae, come scottato da quel contatto. E si massaggia il punto della guancia dove prima c'era la mano di Lance.
"Non credi di essere troppo presuntuoso?" Chiede e Lance ride "Con te? Sempre." Ma Keith non ride.
"Lo sai che ti amo?" Chiede di punto in bianco il corvino e Lance trasalisce ma poi "Sì, lo so." Risponde. "Non mi aspettavo lo avresti mai ammesso." Sorride.
"Mi sono preso una cotta per te ancora prima che scoprissimo di frequentare lo stesso corso alla Garrison, sai?" Continua, e Lance lo ascolta in silenzio. "Ti ho notato il primo giorno, mentre flirtavi spudoratamente con una ragazza più grande -in modo pessimo, aggiungerei- e tu ridevi ed io ho pensato woah, questo qui è proprio patetico. Ma forse il patetico fra i due ero io perchè quando poi ti ho rivisto quello stesso giorno, pochi banchi più avanti al mio, mi sono reso conto che non mi sarei mai più tolto il tuo stupido sorriso dalla testa."
"Quindi non è vero che non ti ricordavi affatto di me" afferma Lance, deridendolo.
"Non mi ricordavo affatto di te? Diamine, sei stato il mio chiodo fisso per mesi. E più tu continuavi ad odiarmi e più io mi impegnavo a fare lo stesso.
Non hai idea dello shock che mi hai fatto prendere quando ti ho rivisto quel giorno." Dice, con fare teatrale. "Poi è nata tutta la faccenda di Voltron. Tu continuavi a ritenere fossimo rivali ed a flirtare con ogni essere femminile che respirasse, ma io continuavo ad innamorarmi di te ogni giorno di più.""Lo so, faccio questo effetto" ammica il ragazzo.
Keith alza gli occhi al cielo. "Vedi. È questo ciò che intendo." Sbuffa Keith ma Lance si avvicina a lui, prendendogli una mano.Gli occhi di Keith parlano. Ti prego non dirlo. Ti prego non peggiorare di più le cose. Ma Lance finge di non saper leggere i suoi occhi, anche se entrambi sanno che è una bugia. Perchè Lance è l'unico capace di comprendere il convino con un solo sguardo.
"Ti amo anche io." Dice "Forse non mi sono innamorato di te dal primo momento e forse non sei ciò che io stesso volessi. Ma ti amo, Keith. Ed all'inizio sembrava fosse così facile odiarti, mentre adesso ti guardo e mi viene da chiedermi se in realtà io l'abbia mai fatto. Perchè ti guardo e penso a quanto tu sia bello e mi rendo conto che lo pensavo anche all'inizio, quando ti odiavo e volevo solo che sparissi dalla mia vita.
Ora che ci penso, forse era questo il motivo per cui lo volevo.
Forse ero solo troppo spaventato per affrontare il fatto che fossi innamorato di te."Un tonfo. Keith sobbalza.
Qualcun altro è morto, là fuori. E lui e Lance non hanno neanche provato ad impedire che accadesse."Siamo così egoisti, Lance." Dice Keith in un sussurro "L'universo sta collassando su se stesso. E non sappiamo se domani tutto questo sarà finito. Non sappiamo neanche se esiste un domani per noi.
Eppure siamo qui a parlare di cose inutili come l'amore quando fuori la gente muore, e noi dovremmo essere là fuori ad impedire che accada."Lance prova ad avvicinarlo ma Keith lo respinge. "No! Non mi toccare. Tutto ciò è sbagliato."
"Perchè?" Chiede Lance e Keith trattinene il fiato. "Perchè è sbagliato voler essere felici, Keith? Io dico che proprio perchè non sappiamo se esiste un domani dobbiamo goderci il nostro presente al meglio.
E si, Keith, sono un fottuto egoista! Va bene? Lo sono! E vorrei che lo fossi anche tu per un attimo! Perchè non puoi esserlo? Perchè per una volta non pensi a quello che è meglio per te e non a quello che è meglio per l'universo?" Lance urla e Keith vorrebbe non sentirlo.Lance avvicina il suo viso a quello di Keith, fronte contro fronte.
"Sei tu quello che è meglio per me, Lance." Sussurra Keith e la mano di Lance è nuovamente sulla sua guancia. Si irrigidisce ma stavolta non si scosta.
"Non ti fa schifo?" Chiede e Lance lo guarda "Perchè dovrebbe?" Dice e lo bacia.Keith ha immaginato questo bacio centinaia di volte, eppure non è come se lo aspettava.
Le labbra di Lance sono soffici contro quelle ruvide e screpolate di Keith e gli fa quasi male quando cerca di approfondire il bacio.
Keith non sa bene cosa dovrebbe fare o dire quando si staccano, sa solo che vorrebbe sprofondare perchè il suo primo bacio è stato un fiasco pazzesco e l'espressione sul viso di Lance è come quella di qualcuno che è appena stato costretto ad ingurgitare una medicina amara. Vuole piangere, ne è sicuro, perchè questo non fa che avvalidare la teoria secondo la quale tutto ciò è assolutamente sbagliato. Dev'essere un segno del destino, si dice."È stato orribile" sentenzia Lance ed il cuore già in frantumi di Keith vorrebbe solo ridursi in polvere e venir trascinato via dalla stessa tempesta che c'è in quel momento fuori.
"Dammene un altro" Keith arrossisce fino alla punta delle orecchie, diventando dello stesso viola della sua guancia.
"C-cosa?" Chiede, sperando di aver sentito male.
"È stato orribile. Dammene un altro. Baciami fin quando non sarà il bacio più bello della mia vita.
Perchè siamo arrivati fino a qui e non ho intenzione di tirarmi indietro solo perchè il ragazzo di cui sono innamorato è un pessimo baciatore."E quando si baciano è come se miliardi di fuoci d'artificio stessero esplodendo nello stomaco di Keith. E Lance lo stringe e lo bacia e lo bacia e lo stringe e Keith dimentica per un momento la battaglia.
E quando Lance si stacca sono entrambi senza fiato. E si guardano e sorridono e Keith quasi vorrebbe rimettersi a piangere. E si baciano ancora e ancora ed i baci di Lance passano dalle labbra al collo e da lì è pura magia.
A Lance lo spoglia. Delle sue paure e incertezze. Di tutta la tensione e la preoccupazione.
E Keith non si è mai sentito così esposto ma allo stesso tempo così protetto in vita sua. Perchè con lui c'è Lance ed e tutto così dannatamente giusto, finalmente.E così si amano. Si amano fino ad avere le labbra viola e la mente vuota.
Ed a Keith non importa che sia dannatamente egoista da parte sua. No. L'unica cosa della quale gli importa è Lance che lo ama e lui che ama Lance.
E fuori la guerra non cessa neanche per un secondo.
Eppure a Keith non importa.
Perchè è con Lance.
E quasi sembra vada tutto bene.
STAI LEGGENDO
Everything is fine with you. ~Klance
Nouvelles"Dovresti essere con gli altri. Hanno bisogno di te." Dice Keith, staccandosi dalla morsa dell'altro. Lance gli accarezza il volto, asciugandogli una lacrima proprio nel punto in cui la sua pelle nivea si apre in una linea violetta che taglia di ne...