Vi consiglio di leggere il capitolo con la canzone che vi ho messo dopo l'immagine, buona lettura!🖤
***
-Lasciatemi stare! Io non sono malata!- esclamo cercando di liberarmi dai poliziotti che mi stanno tenendo.
-Signorina Smith, che piacere averla qua con noi.- una suora sulla mezza età mi accoglie al manicomio.
Esattamente, il manicomio di Briarcliff.
Come ci sono finita qua dentro?
Semplice.
Il fratellastro di mia madre mi ha accusato di omicidio, dicendo alla polizia che ho affogato mio cugino nella vasca, per poi avergli tagliato le orecchie.Non sono stata io ovviamente.
E io so per certo di non essere pazza.-Lasciatela a me.- i poliziotti se ne vanno e mi lasciano in questo orribile posto.
Che merda.
Penso, attraversando la soglia del portone scuro.
-Seguimi.- dice semplicemente la suora di cui non so il nome.
Dopo aver salito le scale per il primo piano, entriamo in uno studio e mi fa accomodare nella sedia davanti alla scrivania.
-Allora, signorina Chloe Smith, ora le mostrerò la sua camera.- dice sedendosi di fronte a me. -Io sono Suor Claire.- sorride leggermente.
-Piacere.- fingo un sorriso e sbuffo.
-È una brutta cosa quella che hai fatto...- mormora a sguardo basso.
-Io non ho fatto niente!- esclamo -Ho diciannove anni, secondo lei potrei mai fare del male ad un bambino?-
-Questi sono i primi sintomi di pazzia, Chloe.- fa una piccola pausa -Ma qua con noi sei al sicuro.-
-"I primi sintomi di pazzia".- ripeto incrociando le braccia sotto il seno.
-Io so di non essere pazza, io non ci faccio niente qui!--Calmati.- dice seriamente -Ora andiamo nella tua stanza, così potrai sistemarti e cambiare i vestiti.-
Ci alziamo e mi porta in un corridoio lunghissimo del piano terra, con migliaia di porte alle pareti.
-Tutti i pazienti ora sono nella sala comune, quindi le camere sono vuote.- mi informa.
Ci fermiamo in una camera e apre la porta di ferro.
-Ecco qua, i vestiti sono sopra il letto.- dice -Appena finisci di vestirti, ti porto nella sala comune.- sorride, richiudendo la cella.
Mi guardo un po' intorno:
La stanza è davvero piccola, il soffitto abbastanza sporco e il letto al centro della camera; sulla cella c'è una piccola finestra a sbarre.Tolgo i miei vestiti e indosso il camice a mezza manica, che mi arriva fino al ginocchio. Suor Claire riapre la cella e mi fa uscire per raggiungere gli altri pazienti.
🖤
-E questa è la sala comune.- dice, dopo aver aperto il portone. La canzone "Dominique" di Sœur Sourire rimbomba nella sala, accompagnata da un chiasso infernale.
I pazienti in questa sala sono liberi di fare quello che vogliono: c'è chi gioca con i giochi da tavolo, chi parla, chi si sbatte la testa al muro, chi fuma, chi flirta con altre persone e chi più ne ha ne metta.
-Ti lascio sola ora, fai conoscenza.- sorride e va a parlare dalle guardie che ci sono qua dentro.
Non sapendo cosa fare, decido di sedermi in un divanetto dove non c'è nessuno.
-Hey sei nuova?- mi volto e vedo una ragazza dai capelli rossi e mossi.
-Già, sono arrivata poco fa..- sorrido leggermente. La ragazza si siede accanto a me.
-Sadie.- dice porgendo la mano.
-Chloe.- la stringo e sorrido imbarazzata.
-Che hai fatto di male per essere finita a Briarcliff?- domanda incuriosita.
-Sono stata accusata di omicidio, ma io non ho fatto niente!- esclamo.
-Omicidio eh?- sospira -Beh, anche io sono innocente. Un mesetto fa la mia famiglia è stata uccisa durante la notte, e la polizia mi ritiene responsabile dell'accaduto solo perché sono rimasta l'unica in vita.-
-Mi dispiace..- sussurro.
-Per cosa?- chiede sollevando un sopracciglio.
-Per la tua famiglia.- rispondo -E anche per te, certo.- aggiungo.
Non risponde e sbuffa;
-Questo posto è l'inferno.- dice guardandosi attorno.-Sul serio?- spalanco gli occhi. -Fa così tanto schifo?-
-Tesoro, questo è un manicomio gestito dalla Chiesa. Non siamo in un parco divertimenti!- esclama.
-Perché i manicomi esistono ancora? Dovrebbero essere chiusi da oltre quarant'anni!- dico.
-Questo credo che sia l'unico ancora aperto in tutto il mondo.-
Non rispondo e mi guardo un po' in giro.
-Conosci già qualcuno?- chiede.
-A parte te e Suor Claire no.- rispondo guardandola negli occhi azzurri.
-Allora ti faccio conoscere un po' di gente.- dice alzandosi dal divanetto, la stessa cosa faccio io.
-Quello è Chosen Jacobs.- indica un ragazzo di colore abbastanza alto -È qua per aver stuprato un'anziana.-
Spalanco gli occhi incredula.
-Quello lì è Gaten Matarazzo, il mio migliore amico.- indica un ragazzo con gli occhi blu e i capelli castani ricci. -Poi quella è Sophia Lillis.- indica una ragazza bassottina con i capelli molto corti rossi e gli occhi azzurri.
Ma qua hanno tutti gli occhi chiari?!
Solo io ho gli occhi scuri?Penso, mentre racconta di come è finita Sophia in manicomio.
Mi presenta un altro paio di persone e l'ultima attira la mia attenzione.
-E lui è Finn Wolfhard.- il ragazzo è molto alto e magro, i capelli neri ricci e gli occhi castani come i miei.
SPAZIO AUTRICE
Nuova storia su Finn 👼💕
Ho deciso di ambientare questa storia nella seconda stagione di American Horror Story: Asylum, perché amo quella serie tv e quella stagione mi è piaciuta un sacco, quindi ci ho voluto scrivere una storia 🏹
Vi consiglio di leggere tutti i capitoli della storia con la canzone che ho messo in alto, è la canzone che hanno usato anche nella seconda stagione🖤
Se avete guardato Asylum ovviamente sapete com'è fatto il manicomio di Briarcliff. 👀
Lasciate una stellina e un commento se vi è piaciuto 🌝💞
/franci💧
*Se ci sono errori ditelo*
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𝐚𝐬𝐲𝐥𝐮𝐦 ; 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝
FanfictionTutti sanno che c'è un solo modo per uscire da Briarcliff e non è dalla porta principale.