Separazione

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Volenti o nolenti l'abbandono ci introduce, dal primo momento in cui lo subiamo, in una terra desolata che non conoscevamo, ci fa ascoltare un timbro inedito della disperazione e della fatica dell'esistere e del desiderare.

                                                                                                                                                                (Emanuele Trevi)


La serata trascorse tranquilla, tra danze tipiche del Wakanda, buona musica e fiumi di alcool. Il ragazzo non riuscì a staccare gli occhi di dosso da quella Dea che si muoveva aggraziata tra le persone, tenendosi sottobraccio a lui.

Era notte fonda quando la macchina li riaccompagnò alla tribù Jagur. Norah si sfilò i tacchi, sentendo l'erba che gli solletica i piedi,era una sensazione piacevole.

" Sei una selvaggia " la prese in giro lui, " dai, te li tengo io" le allungò una mano.

Lei gli lasciò le scarpe e si scambiò la collana con le piastrine, per poi dargli anche la pochette.

Lui alzò gli occhi al cielo ma non commentò.


Si sedettero sulle sponde del lago, per poi sdraiarsi ognuno nel senso opposto all'altro. L'orecchio di Norah sfiorava quello del ragazzo vicino a lei.

" Lo sai che Dali diceva che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo" proruppe lui di punto in bianco.

Norah sorrise, schiacciata dall'immensità di quelle luci, " e così che ti senti. Disperso?".

"A volte " ammise lui, " credo sia difficile ritornare a percepire se stessi come prima dopo determinati eventi" socchiuse gli occhi,ripensando all'Hydra, continuò" hai come l'impressione di venire inghiottito dalla realtà dei fatti, il mondo è cambiato ma tu non te ne sei accorto perchè la tua anima era rimasta sopita così come tutto il tuo essere per molti anni. Ti risvegli e ti rendi conto che in realtà non eri mai stato più vivo di così, in qualche modo, uccidendo persone e senza battere ciglio. La parte di te che temevi di più, il tuo es ha preso il sopravvento, mietendo vittime innocenti. Come potrebbe definirsi un essere umano, una persona del genere?".

" Anche io per alcuni anni della mia vita la vedevo in quel modo. Mi sono sentita sola per molto tempo. Senza punti di riferimento, sentivo che per quante persone avessi intorno a confortarmi nessuno comprendeva davvero ciò che sentivo. Allora, tanto vale rimanere soli mi ripetevo" s'interruppe, mettendosi seduta verso di lui. Anche Bucky si sedette verso di lei. Si riusciva a percepire solo il rumore dell'acqua e il frinire dei grilli. Alcune lucciole vagavano sperso per la superficie del lago. Ma questo era lo scenario dietro Norah. Uno scenario che non avrebbe mai potuto eguagliare la luce che irradiava il suo sorriso.

"Non puoi cancellare quello che hai fatto in quasi metà della tua esistenza. Ma ti è stata data la possibilità di riprendere quello che hai tolto. So che Steve ti ha salvato dall'Hellicarri. Se non lo avesse fatto, saresti morto in quell'aeronave. Ci hai mai pensato?Gli devi la vita ma so che non è questo che lui vorrebbe. Steve vorrebbe solo rivedere il suo migliore amico tornare in sé e trovare la pace. Mi fai una promessa, James Buchanan Barnes?" gli prese entrambi le mani nelle sue.

"Promettimi che qualunque cosa accada domani, rimarrai con me fino alla fine" il ragazzo preso dalla commozione, ricambiò la stretta.

" Ti ho mai detto che tu assomigli alla luna?" la ragazza non capiva. Era confusa. Forse doveva ripetergli di nuovo quelle parole?

The avengers: Kill DollDove le storie prendono vita. Scoprilo ora