Mentre mi fiondo su per le scale con la puzza di bruciato che mi fa lacrimare gli occhi penso una sola cosa:"perché voglio aiutare una persona che non conosco neanche?"
Il problema è questo, pur di aiutare darei un braccio, è nella mia indole.
E ormai ci sono abituato.
Arrivo alla fine della rampa di scale con la sensazione di essere arrivato tardi, ma invece sento qualcuno tossire a qualche decina di metri davanti a me e vado a vedere.
C'è la ragazza, che sta tossendo e chiedendo aiuto, le vado di fianco proprio quando un pezzo di soffitto grande quanto me si stacca e cade, facendo bruciare tutto intorno a me e alla ragazza.
Mi guardo intorno in cerca di una via di uscita.
Mi accorgo che, per salvare quella ragazza, molto probabilmente mi sono messo nei guai anche più del solito.
"Momento pazzia" penso.
Prendo in braccio la ragazza e con il coraggio rimasto mi getto tra le fiamme come per abbracciare un vecchio amico.
E invece di sentire un calore da sciogliermi le ossa, sento solo un caldo tepore. "Che strano".
Però non c'è tempo per pensare.
Ripercorro tutto il percorso che ho fatto per raggiungere la ragazza al contrario...
E riesco ad uscirne miracolosamente vivo e incolume.
Alcuni dei miei compagni di classe e un paio di pompieri mi raggiungono, guardandomi con un misto di preoccupazione e ammirazione. Uno dei due pompieri mi afferra per il braccio, mentre l'altro porta la ragazza dall'ambulanza per farla medicare.
Mi accorgo dopo qualche secondo che la maggior parte dei miei compagni di classe mi sta dando delle pacche sulla schiena, facendomi i complimenti, sia sul coraggio che sulla stupidità di ciò che avevo appena fatto.
Il commento che mi attira di più è quello detto dal pompiere:<<Come diavolo fai ad avere i vestiti integri?
Voglio dire, non sono bruciati nemmeno un po'!>>.
Mi ci vuole qualche secondo per afferrare il concetto, la mia risposta è qualcosa tipo:<<Non ne ho idea, però sto morendo di caldo.>>.
Qualcuno mi porge una bottiglietta da mezzo litro di acqua.
Mentre stappo la bottiglietta ringrazio, nessuno in particolare, ma ringrazio, e mentre l'acqua mi scorre giù lungo la gola, che ormai è
talmente secca da poter sputare fuoco, sento un giramento di testa che mi fa svenire. Poi,per tre giorni mi hanno detto, il buio più totale.Mi sveglio in un posto che sicuramente non è casa mia, troppo ordinato, ma non è nemmeno l'ospedale. Sembra un luogo più... come dire... importante, ecco. La prima cosa che notò è il profumo di fragole mature, poi lei, quella ragazza.
La ragazza per cui ho rischiato la vita, che gurdava qualcosa sul suo polso, probabilmente un orologio, e anche un'altra persona, un ragazzo, che mi guarda ed esclama:<< Si è svegliato!>>
Nel mentre, entra una donna che annuncia risoluta:<<Benvenuto, Leonardo, nella casa di addestramento per Elementari.>>.
Poi, di nuovo il buio.
STAI LEGGENDO
Elementari\|/Il Prescelto
AventuraSi capisce dal titolo che dovrebbe essere una storia diciamo Fantasy/Avventura? Buona lettura(una stellina è ben'accetta, cliccaci sopra ;-)). · · · · · · P.S. Hagrid è l'anagramma di draghi, ecco perché ne ha sempre voluto uno. XD