4• Capitolo

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Io odio mia sorella. Mi aveva trascinato in California solo per un coglione? Io volevo vedere i pinguini, di certo non un coglione. Mi buttai sul letto, non avevo potuto dormire per tutto il pomeriggio, almeno di sera. Il mio "sonno" venne interrotto dal rumore della porta che sbatteva. Maddie. Scesi le scale per dirgliene quattro. Ma prima che potessi proferir parola, mi bloccò, mettendomi un dito sulla bocca. <<Calma, prima fa parlare me. Hai presente il biondo dietro di noi a Malibù?>> <<Il coglione che ascoltava?>> <<Si, ma evita di chiamarlo così... Bhè, il biondo, era Luke Hemmings. Tu stavi parlando male di lui.>> Benissimo, aggiungiamolo alla Top 10 delle figure di merda. <<Vabbè, tanto non lo vedrò mai più, meno male. Non ho voglia di conoscere idioti.>> E feci uno dei miei sorrisi più finti. <<Smettila! Non lo sfottere.>> Dio, perché lo protegge? <<Ho capito che ti piace. Ma io dico soltanto la verità.>> Lei arrossì, incrociando le braccia dietro la schiena. <<Non è vero che mi piace...>> E mi tirò un leggero pugno sulla spalla. <<Ma no, certo che non ti piace... Oh Luke! Io ti amo!>> Dissi imitandola. Lei si arrabbiò. <<Smettila. Comunque è un'ora che cerco di dirti che...>> Si bloccò indicando la porta. Entrò un ragazzo biondo, occhi azzurri, aveva un piercing sul labbro inferiore. Aveva un sorrisetto da coglione che mostrava due fossette. Mi salutò con un gesto della mano e io lo guardai in cagnesco. <<...Luke Hemmings è qui, dall'inizio della conversazione.>> Ed ecco che Luke Hemmings passa nella Top 3 delle figure di merda. Stavo per assalire mia sorella, ma mi calmai. <<Oh, che grande onore avere una "Star" nella nostra casa>> Sottolineando "Star" con le virgolette. <<Che cazzo ci fa qui?>> <<Bhè, dopo che sei scappata, abbiamo parlato un po' e ha proposto di aiutarmi a cercarti.>> Poi guardai l'orologio. <<Io me ne sono andata alle cinque. Ora sono le nove. Dove pensate che me ne potevo andare.>> Loro si guardarono e risero <<Bhè, siamo...>> Non lasciai finire Luke. <<Stop. Non mi interessa. Ora vado in camera mia. La camera di Maddie è accanto alla mia. Non fate troppo rumore.>> Detto questo mi congedai sotto i loro sguardi stupiti. Arrivata in camera mi buttai sul letto. Il mio intento era dormire. Ma non ci riuscii, quindi mi sedetti sul letto e iniziai a leggere "Warm Bodies" di Isaac Marion, libro abbastanza idiota. Poi sentii delle risatine dalla stanza accanto. La stanza di Maddie. All'inizio non mi interessava, ma poi continuarono a ridere ancora più forte. Esasperata, mi fiondai in camera di Maddie. <<E adesso basta! Sto cercando di leggere! Sono le undici cazzo, questo ancora qui sta?>> Poi notai che stavano sfogliando il vecchio album delle foto. Lo rubai dalle mani di Maddie e mi misi a sfogliarlo. Nonna ci faceva le foto sempre nei momenti meno opportuni. La maggior parte delle foto erano state scattate a me. Io sul vasino, io nuda, io sopra il gabinetto. Ok, in questa foto ero abbastanza grande meglio non farlo vedere a nessuno. Poi mi incazzai e li guardai. <<Chi cazzo è lui per vedere le nostre, o meglio, mie foto?>> Incazzata, presi l'album sotto braccio e prima di uscire mi girai. <<E tu...>> Indicai Luke. <<Vattene via. Subito.>> Lui si limitò ad annuire e prese le sue cose. Poco dopo sentì la porta sbattere e mia sorella irruppe in camera mia lanciando l'album che avevo tra le mani. Io la guardai come per dire 'Ma che cazzo fai?'. <<Hai cacciato Luke, ti rendi conto della gravità della situazione? IO TI ODIO!>> Detto ciò uscii da camera mia quasi con le lacrime agli occhi. Io continuai a guardare la porta sconvolta, non mi aveva dato neanche il tempo di rispondere. Io e Maddie siamo proprio gli opposti. Lei si fa influenzare facilmente e io no, rimango ferma è decisa sulle mie idee. Lei sognatrice, io realista. Lei è troppo sentimentale, ha scie di ragazzi che le vanno dietro e io no, sono l'opposto di sentimentale e neanche i criceti mi vanno dietro. Io sono complicata (quando si parla di ragazzi) e carina, lei semplice (cioè ragazza facile) e perfetta. Io testarda, lei perfetta. Io rompipalle, lei perfetta. Lei bionda, io mora. Lei ha gli occhi azzurri come l'oceano, io verdi come il vomito. In poche parole: lei perfetta e io imperfetta. È sempre stata la favorita tra noi due. Anche per me è meglio di me, io sono realista. Però con nonno era diverso, lui era l'unico che preferiva me, persino il nostro cane preferiva lei. È alta 1.80 ed è snella. Io in confronto a lei sono come Dobby l'elfo, mentre lei è Hermione. Per essere gentile. Oppure come Gollum e Arwen. Sono praticamente le uniche metafore che posso fare visto che leggo solo libri. Odio i film e anche un po' la musica, solo che a volte, quando non so che fare, ascolto alcune canzoni...

Pathetic || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora