5• Capitolo

337 12 1
                                    

Sono tre giorni che Maddie non mi parla. Ho solo rovinato il sogno della sua vita, capirai. Mi feci una doccia veloce e mi misi un pantaloncino e una maglia blu, con delle converse bianche. Scesi le scale e andai in cucina. <<Ehy, Maddie, buongiorno!>> Lei fece solo un cenno con la testa. <<Continuerai a lungo il gioco del silenzio? Dai andiamo a fare qualcosa, è sabato!>> I suoi occhi si illuminarono. <<Sabato? Oh Cat! Coraggio vestiti! Oggi c'è una festa in un locale esclusivo!>> E lei cosa ne sa? <<Cosa? Ma... Wut?! E come entreremo?!>> Nei suoi occhi c'era una strana scintilla <<Luke!>> Puah.
<<Muoviti!>> La preferivo quando taceva. <<Aspetta. Mi vesto e mi trucco.>> Fanculo. Presi un vestitino a cazzo. Carino, dai. Color prugna, mi arrivava a metà coscia ed era parecchio aderente. Poi presi delle scarpe abbinate, andai in bagno, un filo di eyeliner, un po' di mascara e rossetto rosso. Poi scesi e c'era Maddie con gli occhi sognanti, penosa. <<Sai, anche se è sabato non dobbiamo per forza uscire...>> Lei mi fece la faccina da cucciolo, a cui non resisto. <<Per le due dobbiamo tornare.>> Bastarda.
Che felicità. Siamo arrivate. Carino come posto, di certo non frequento locali del genere, non lo posso paragonare a nulla. Un parola per descriverlo? Fosforescente. È pieno di luci verdi, blu, fucsia. I tavolini sono qualcosa di striminzito, tutto il locale è occupato dalla pista da ballo. Guardando dentro il locale si può notare che sono tutti poco ubriachi. <<Ragazze, i biglietti.>> Maddie glieli porge tutta eccitata. Cazzo è un locale e servono dei biglietti, e se avevo voglia di svagarmi? Aveva in sorriso a trentadue denti, parecchi di loro gli ho visti sulle maglie di Maddie, sulle sue valigie, i cuscini. Ovunque mi giro c'è un tizio famoso che mi guarda, vorrei tanto rispondere "Minchia guaddi?" Ma mi sembra poco femminile, mi limito a fare la faccia scocciata. Mia sorella guarda tutto con una tale emozione. Avrei dovuto dire che era domenica.
Appena sento un fischio verso di noi non ce la faccio. <<Ma che cazzo ti fischi?>> Merda, la terza figura di merda in una sola settimana, e per giunta tutte con la stessa persona. Luke. <<Stai calma tesoro.>> Mi giro e noto di essere sola, con Luke, dov'è quella bastarda? Eccola vicino a dei tizi, mi sembrano quelli che stanno sopra la sua valigia. Gatta morta. <<Dai vieni, ti presento dei miei amici.>> E prima che potessi obbiettare mi tirò per il braccio. <<Ho voglia di tornare a casa.>> Ora lo mordo. <<Dai che ti divertirai.>> Ne dubito. Arrivammo a un tavolo con tre persone. Dai sembrano simpatici. <<Ciao, io sono Calum, lui è Micheal e l'altro lì è Ashton, tu devi essere la nuova conquista di Luke.>> Appunto. Sembrano. <<Io non sono la conquista di nessuno. Tanto meno di questo rompi coglioni, ora se volete scusarmi devo andare.>> Conclusi e con le braccia incrociate al petto cercai di dileguarmi ma due mani mi fermarono. <<Dai, stava solo scherzando, io sono Ashton.>> E mi fece un sorrisetto, questo era più simpatico, dai. Aveva i capelli marron... Ma perché ve lo sto raccontando? Sono famosi basta cercare su internet. <<Si, scusate. Ma, bhé... Come dire, odio le persone famose, e mi sembra che voi rientrate in questa categoria.>> Feci un sorrisetto finto. <<Dai, per stasera siamo solo quattro normalissimi ragazzi.>> Un po' difficile da immaginare viste le ragazze che stanno urlando da dietro la porta, o anche per le guardie del corpo. O per la maglia di quello con i capelli... Viola?! In cui c'è scritto "I am a STAR!". Ma vabbè. <<Facciamo le presentazioni per bene. Io sono Ashton Irwin. Lui Calum Hood, quello Michael Clifford e penso che tu conosca già Luke.>> Mi sembra il più simpatico. <<Vi conosco tutti e quattro, mia sorella rompe sempre le palle con la storia delle vostre vite. A proposito, Luke, come sta Aleisha?>> Gli faccio un sorrisetto bastardo. <<Penso che stia bene, non la vedo da tanto. Come ben saprai ci siamo lasciati. Ma passiamo a te, ho saputo che non ha mai avuto un ragazzo, e che al contrario di tua sorella, tu sei vergine...>> Marca le ultime tre parole alzando la voce. Ricambia il sorrisetto bastardo, mi giro e tutto il locale mi sta guardando. Mentre arrossisco di brutto gli lancio un'occhiata omicida. <<Già. È IL MIO SEGNO ZODIACALE.>> Urlo facendo un giro con la testa da destra a sinistra. E gli mimo un "Vaffanculo." Mentre gli altri tre ridono, poi tornano seri. <<Davvero sei vergine? Cioè non hai mai fatto " Fiki Fiki"? Almeno hai mai baciato qualcuno?>> Ma fatti i cazzi tuoi, Clifford. Penso che ucciderò Maddie. Che rispondo? Ad un tratto mi giro verso Ashton, che sta seduto accanto a me è gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Rimane quasi sconcertato. <<Certo.>> Dico con aria di superiorità. <<Un bacio vero. Con la lingua. Hai sedici anni e non hai mai fatto niente di normale? Sei strana forte, ragazza.>> Ashton è ancora confuso. Ha bisogno di qualche secondo per riuscire a comprendere ciò che è appena successo. <<Strano concetto di normalità. Con "strana" intendi dire "non troia"? Perché mi sembra che il vostro concetto di normalità sia la sedicenne troia. La vostra mentalità è pari a quella delle ragazzine di "Sedici anni e incinta.". Ora se volete scusarmi, mi congedo.>> Vedo che nessuno mi ferma, meglio. Stanno ancora assimilando le mie parole. Che giornata penosa. Maddie si sta facendo palpare da un tipo riccio con gli occhi verdi, seduto vicino a altri quattro tipi. Penso sia i One Direction, no? Mentre io sto vagando per le strade di Los Angeles. Forse sarei dovuta restare al Viper Room, il locale. Ma tanto ormai non ha più senso. Mi sono persa come ci torno indietro? Vabbè, chiamo Maddie. Si, ma, dov'è il telefono?! No. L'ho dimenticato al tavolo con quei coglioni. E ora come faccio? Persa per Los Angeles, senza telefono. L'unica cosa che posso fare è accasciarmi a terra e piangere. Tanto prima o poi mi trovano... Certo, ma chi mi trova? Potrebbe essere un assassino a trovarmi. Ok, forse è meglio che mi accascio in un angolo più nascosto.... Ho freddo. Perché mi sono messa il vestito più striminzito che ho? Devo dormire per terra. Quella era un topo? Ma che schifo. Sono questo i momenti in qui vorrei avere il teletrasporto, o solo una coperta... O un machete. Ho paura. Mi si stanno congelando le lacrime sopra il viso. Fa' sempre caldo. Mi perdo e fa' freddo. Ma questo è culo.
<<Serve aiuto?>> Mi giro di scatto, carino il ragazzo, mi sta sorridendo. <<Molto perspicace, vedo.... Ma io ti conosco! Dove ti ho già visto?!>> Fa una risatina. <<Vedo che la mia fama mi precede, io sono Bradley, Bradley Simpson.>>

Pathetic || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora