3• Capitolo

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<<È tutto pronto?>> Ci urlò mamma da sotto le scale. <<Si arriviamo!>>. Io e Maddie scendemmo e andammo in macchina. <<Che cosa stai facendo?>> Chiesi io <<Niente, sto aggiornando il mio blog, scrivendo che sto andando la Luke!>> Dio, come poteva sprecare la sua vita in cazzate del genere? <<Perché? Perché lo stai facendo? Sai vero che appena arriveremo non incontrerai Luke Hemmings? Ne tanto meno il resto delle vacanze! Con tutte le cazzate che deve fare, deve pensare proprio a te?>> <<E chi te lo dice? Lui ha sempre tempo per i fan! E non fa cazzate!>> Già entrando nel mondo dello spettacolo ha fatto una cazzata. Quindi immagino il resto. Arrivati in aereoporto ci sedemmo senza dire una parola. Era arrabbiata con me solo perché le ho detto la verità. Che nervi.
Finalmente a casa di nonna e Frank. Volevo solo farmi una doccia e riposare dopo il viaggio stancante, ma appena uscii dalla doccia Maddie si attaccò a me pregandomi in ginocchio <<Daiiii! Usciamo! Usciamo! Usciamo!>> <<Sai vero che non incontreremo Luke?>> <<Si, lo so...>> Non la vedevo tanto convinta. Alla fine accettai. Ero stanca ma aveva fatto la faccina da cucciolo e non avevo resistito. Presi le prime cose in cima la valigia guardando bene che fossero coordinati. Quindi mi misi una canotta blu con pantaloncini bianchi e scarpe da ginnastica blu, con tanto di iPhone abbinato, bianco. Frank prestò la macchina a Maddie e andammo a Malibù. <<Luke in un'intervista ha detto che se fosse mai andato in California, avrebbe sicuramente visitato la spiaggia di Malibù.>> Io annuì senza il minimo interesse. Erano tipo le tre del pomeriggio quindi saremmo state lì fino alla sera.
Ci sedemmo sopra le sdraio, erano 2 ore che mi parlava di Luke. Ormai sapevo pure se era stitico e se amava la paprika. <<Sai lui non canta da solo, ha una band, ci sono altri 3 componenti, Calum...>> Mi alzai e non la lasciai finire. <<Eh, no! Basta! Ti ho lasciato parlare per 2 ore, ma ora mi sono rotta le palle!>> <<Quanta finezza Kat, mi aspettav...>> Non finì la frase e restò a bocca aperta. <<Fanculo te, la finezza e quel cazzone di Luke! Mi sono rotta le palle di quel coso! Perché non lo riassumi in una parola? Venduto, o ancora meglio, plagiato dal gossip. Dopo tutto quello che mi hai raccontato su di lui, non ci voleva un genio per capire che cazzo di persona è!>> Poi mi girai e dietro di me c'era un biondo che sembrava piuttosto interessato a quello che dicevo. <<E togliti dal cazzo tu!>> Presi le mie cose e andai verso la strada con mia sorella che aveva ancora la bocca a 'O'. <<Come torni a casa?>> Mi urlava mia sorella con lo sguardo concentrato sul biondo. Non penso gli interessi tanto la mia risposta quindi non risposi. Poi chiamai un taxi e tornai a casa. La prima giornata da nonna, non era andata proprio nel verso giusto.

Pathetic || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora