Harry guardò con apprensione Louis che aveva appena terminato la telefonata con Liam: sapeva bene che dall'esito di essa, sarebbe dipeso probabilmente tutto il suo futuro.Louis sospirò, prima di abbandonare le spalle sulla spalliera del divano.
"Ha detto che ci aiuterà" spiegò al kitten, tuttavia la sua voce non manifestava la gioia che Harry si era aspettato, ma sembrava carica di preoccupazione.Il riccio lo guardò con sguardo interrogativo, incitandolo a continuare. "Ha detto che ci presterà i soldi che ci serviranno e parlerà con il suo patrigno. È uno dei migliori avvocati della zona, a quanto so, e dovrebbe riuscire a trovare un espediente per rendere inutile quello stupido pezzo di carta che tiene in mano Nick per reclamarti. Ti ha tenuto lì contro la tua volontà, merita la prigione."
Louis prese una pausa, sospirando di nuovo, mentre cercava di non cedere all'impulso di mettersi a piangere o ad urlare. "Mi sento in colpa nei confronti di Liam, sta rischiando di perdere l'amicizia con Zayn e non so in quanto tempo riuscirò a pagare il debito."
Harry si era avvicinato a lui e si era sistemato in modo che il più grande potesse trovare conforto nelle sue braccia. Era strano, pensò tra sè e sè, mentre gli accarezzava piano i capelli, perchè di solito accadeva il contrario: era Louis che si prendeva cura di lui in tutto e per tutto, sempre risoluto ad affrontare i problemi, e non l'aveva mai visto così giù. Harry voleva aiutarlo con tutto se stesso, ma non sapeva bene come. Era una situazione parecchio complicata.
"Potrei lavorare anche io" propose Harry dopo averci riflettuto, spezzando la quiete che si era creata.
Louis si tirò a sedere di scatto, prima di guardarlo con occhi furiosi. "Stai scherzando, Harry? È rischioso per te anche mettere un piede fuori casa, figuriamoci lavorare in un luogo dove chiunque potrebbe trovarti. Specialmente in questo momento."
"Dopo che la questione sarà risolta, intendevo" si fece piccolo Harry, stringendosi nelle spalle.
"È lo stesso. Se per caso Nick o qualcuno dei suoi amici per lui ti portassero via contro la tua volontà, non ci sarebbe un giudice capace di ritrovarti." E per Louis la discussione era chiusa, perchè smise di guardare Harry, concentrandosi invece sulle mattonelle quadrate del pavimento davanti a sè."Lou" provò a richiamarlo l'ibrido ma l'altro non gli diede retta. Harry allora decise di passare alle 'maniere forti', mettendosi in piedi davanti a lui per poi alzargli delicatamente il viso.
"Nick mi teneva rinchiuso."
Louis capì subito quello che Harry intendeva dirgli e lo guardò con occhi dispiaciuti: non voleva assolutamente dargli l'impressione di essere come lui, pronto a sottrargli qualsiasi facoltà di scelta per soddisfare il proprio egoismo."Scusami, Harry." disse velocemente guardandolo negli occhi, nel tentativo di trasmettergli tutta la sincerità che muoveva quelle parole.
Poi riprese, quasi riflettendo a voce alta:"Forse potremmo trasferirci lontano da qui, anche se questo significherebbe camb-"
Harry lo zittì, sedendosi a cavalcioni sulle sue ginocchia e portando le labbra sulle sue in un breve bacio, che però fu abbastanza per distrarre il maggiore.
"Non pensare anche a questo per ora" gli disse poi, abbracciandolo, e anche Louis ricambiò la stretta, portando le mani ad accarezzargli la schiena e beandosi del calore che quel corpicino gli trasmetteva.Harry aveva ragione, si disse, perchè l'unico modo per uscire da tutto quello era affrontarlo a poco a poco senza fare progetti troppo imprevedibili.
"Grazie Haz" gli disse dunque, più calmo, e in risposta sentì solo aclune parole soffocate che interpretò come un "di niente", perchè Harry era troppo impegnato a nascondere la testa nell'incavo del proprio collo.
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Sweet Creature •Larry Stylinson - Ziam Mayne•
FanficZayn sa bene che non sarebbe facile trovare un altro ragazzo come Louis, capace di placare la sua indole polemica e gelosa, ed è disposto a tutto purché niente si metta tra di loro. Eppure presto qualcosa, o meglio qualcuno, turberà il sottile equi...