Childhood

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Tutto era iniziato da lì.
In quel tempo lontano in cui ognuno di noi era piccolo, ancora innocente e ingenuo di quello che ti circondava.

L'infanzia la si vive e ci sono due differenze di quella:
la bella e la brutta.
Io, per mia sfortuna, sono della brutta.

Sì, non ho vissuto una bella infanzia.

Sono diventato grande quando ero ancora piccolo e nonostante quello conobbi la dura verità della vita: non è tutto rosa e fiori.

Non lo è per niente.
Sai perché?
Perché è così.
All'inizio vivi un periodo di piena felicità senza conflitti o problemi , che sono sempre stati risolti da altri ma non da te.
Quando vidi la cruda realtà dovetti crescere in fretta per assimilarla tutta e non avevo tempo per piangere la morte dei miei genitori.
Loro non ci sarebbero mai stati da lì in poi.
Conobbi anche l'altra faccia della medaglia della mia famiglia adottiva che ovviamente non mi voleva con sé.
L'unica persona che mi diede veramente affetto, oltre ai miei genitori, fu la mia madrina: la persona che mi amò come suo figlio e di questo ne sono grato perché altrimenti sarei stato sbattuto in altre famiglie.
Eravamo solo in due: io e lei contro il mondo.
Io, intanto, ero cresciuto sotto la sua ala protettrice ma col tempo iniziai a crearmi una maschera composta dalle parti della mia sofferenza per affrontare la vita.
Seguivo la mandria, ma facevo per finta affinché quelle bestie ,sotto le vesti di umano, mi accettassero.
Fino ad oggi ho sempre vissuto così e a me piaceva la quotidianità, senza che nessuno ti dia fastidio e tutti coloro che ritenevano conoscermi: erano solo degli illusi.
Mostravo solo la superficie di quello che ero ma mai l'interno.
Mi domandavo sempre, guardando quelle persone, come fossero così stupidi a credere a tutte le bugie che raccontavo.
È come una catena: una notizia si sparge ,come un veleno nel corpo, nella mente di ognuno.
Io mi ritengo sopravvissuto di questo.
Non voglio avere problemi o nemmeno crearli che mi possano distruggermi ancor di più.
L'amicizia?
Inutile, forse.
Conoscevo poche persone che fossero sincere, veramente brave persone: sfortuna che ne esistono poche.
Altri casi come le vere amicizie esistono, almeno quelle poiché lì c'è veramente quel legame indissolubile.
Ma la vita che io vedo è come un usa e getta.
Loro ti usano solo nel momento del bisogno, per tutto,per non fare fatica.
Bella la loro vita.
Si definiscono tuoi amici ma anche loro fanno finta e io lo so perché l'ho vissuto, serve solo esperienza e osservazione per capirlo.
E l'amore?
So abbastanza da capire che quello è una bugia.
Il matrimonio si basa sul capirsi reciprocamente, mentre altre persone, così novelline, cadono in trappola per poi uscire con cicatrici o le coppie felici, che anche per l'altro farebbero di tutto, che neanche un mese dal loro fidanzamento si lasciano.
Sono così accecate dall'amore, disperate a provare quel sentimento che lo confondono con illusione, questa è la realtà.
Vivo con la mia maschera da una vita e forse senza quella non saprei vivere.
Nessuno sa quel che c'è veramente all'interno della persona chiamata Park Jimin.

Dovevo pubblicarla quando l'avrei finito ma a causa di qualcuno* lo dovevo fare 😅.
Questo in teoria sarebbe il prologo, spero che vi piaccia.

Masker - KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora