Nothing

1.1K 65 5
                                    

Riparte tutto da capo.

Niente di quel gesto ha avuto molto peso anzi forse aveva solo reso più difficile la vita di quel ragazzino dell'altra volta: da quel giorno non ci fu niente.

Nelle giornate in cui lo vedevo era sempre solo ma, una volta, quando andai in infermeria per chiedere delle informazioni riguardo al ragazzino, la donna dal camice bianco mi rispose con sua grande sorpresa che lui aveva smesso di venire.

Quindi era tutto apposto?

Me lo chiedevo sempre da quella volta. Avevo migliorato le cose? Non lo so. Nei primi giorni questi pensieri mi assillavano, poi nulla.

Lui fu una delle tante persone che vedi, conosci e poi basta. Niente. Durano poco quegli incontri.
Con l'ingenuità di un bambino credevo che quello che avevo fatto fosse stato il primo passo verso una nuova strada per migliorare la mia persona.
Forse lo stavo usando solo per raggiungere i miei scopi. Chi lo sa se nemmeno io non riesco a capirmi?
Egoista sono.

__________________________________

Le giornate passavano veloci come una folata di vento, la quotidianità prendeva posizione nella mia vita: tutto ritornò come prima, era meglio così, senza nessun problema.

In questo momento ero in fase di crescita e l'obbiettivo che, adesso, volevo raggiungere oltre a migliorare la mia persona, era finire gli studi. Mi sarei impegnato al massimo sia per farmi un'istruzione sia per rendere orgogliosa l'unica persona che mi rendeva felice. Mia zia.

Lei che, nonostante i miei continui sbalzi d'umore da adolescente, si prendeva cura di me e anch'io la sostenevo con quel poco che ricavavo dal mio lavoro part time: lavorare in un bar.

Quel lavoro l'avevo trovato grazie a lei perché quando non avevo nulla da fare, dopo lo studio, ero a casa a fare il pigro: non m'interessava stringere amicizie, sono inutili. Sì lo so che potevano servire, alcune volte, ma veramente non sono quel tipo di persona che si fida subito delle persone.
La prima cosa che faccio è osservare, un hobby, un'abitudine che ho fin da piccolo: è curioso vedere come una persona, nella sua normalità, fa quello che fa sempre senza sapere che qualcuno lo sta osservando cioè io, invece, altre volte provo ad immaginare situazioni varie ma quello che la mia mente ,costantemente, fantasticava era la versione parallela di me.
Intendevo dire di come sarebbe stata la mia vita se nulla di quello fosse successo ma non si può cambiare il passato. Si deve vivere il presente.
Oltre a quello avevo un'altra passione: volevo ballare ma nonostante avessi il desiderio di farlo, purtroppo, la mia pigrizia non me lo permetteva e questo succedeva tante volte. Ad esempio: lo sport, provai ogni tipo di attività che mi mettesse alla prova ma fu tutto inutile perché ogni volta che ci provavo era solo una perdita di tempo per me, quasi una fatica, all'inizio mi emozionava poi diventava solo noioso, un'emozione di pochi attimi. Mi piaceva provare adrenalina, il vento che colpiva il mio viso: una sensazione di libertà.
__________________________________

Qualche giorno fa mentre, come al solito, lavavo gli utensili della caffetteria; sentii la campanella dell'entrata suonare e vidi un uomo sgusciare dentro il bar a causa del freddo.

Era inverno, la mia stagione preferita.

Si sedette di fronte a me, sentendo i suoi occhi guardarmi dentro, io non alzavo lo sguardo non volendo vedere.

- Mi hai già dimenticato? -

Quella voce.

- A quanto pare sì - gli riposi con ironia tenendo sempre lo sguardo abbassato. Mi piaceva prenderlo in giro.

- Cattivo come sempre vedo -

- E tu il solito alieno da quattro soldi - indossava un cappotto lungo fino alle cosce color ottone antico sotto d'esso una maglia cenere a collo lungo e i suoi capelli castani che gli davano l'aria matura.
La sua apparenza ingannava chiunque ma non me, ero l'unico che conosceva la sua vera persona dato che ci conoscevamo da anni, ma a parte quello, ero grato che, nonostante fosse impegnato, mi veniva a trovare qualche volta.

Masker - KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora