-Quindi mi stai dicendo che l'altra sera hai avuto un colpo di fulmine e oggi sei andato da lei- Mi chiede per la centesima volta il mio migliore amico.
-Si Lorenzo,te l'ho già spiegato 3 volte-
rispondo un po' scazzato.
-Ok ok,ma me la farai conoscere questa famosa "Sofia"- Disse mimando le virgolette sul nome.
-Forse,un giorno,chi lo sa-lo presi in giro.
Guardai l'ora sul display che segnava le 19:47.
-Lo io vado,ci vediamo domani in studio e ci organizziamo per venerdì-dissi alludendo al giorno in cui la mia vita avrebbe preso una strada.
Il mio amico fece un cenno di testa e dopo esserci salutati uscii dalla casa.
Accesi il motore della mia auto, la radio e partii.
In quel momento Radio Italia stava passando "Le tasche piene di sassi" di Jovanotti e mi venì in mente la cover che avevo pubblicato sul mio profilo Facebook.
Mentre passavo per il centro,vidi una figura familiare al lato sinistro della strada,così rallentai e abbassai il finestrino.

Sofia📍
Come al solito ero in ritardo e per di più la mia moto era dal meccanico,quindi ero a piedi.
Stavo camminando con le mani in tasca e la mia borsa in spalle quando sentii un'auto dietro di me.
In quel momento in senso di ansia mi assalii e tutti i ricordi di quella sera mi tornarono in mente.
Aumentai il passo cercando di seminare quella maledetta auto.
Ad un tratto i fanali si spensero e  non sentii più il rumore del motore,ma solo rumore di passi.
Il mio cuore iniziò a battere forte contro la gabbia toracica,il respiro cominciò ad affannarsi e la vista ad appannarsi a causa delle lacrime.
Una mano afferrò il mio braccio e mi girò.
Chiusi gli occhi per la paura,ma li riaprii quando sentii una mano appoggiarsi sulla mia guancia.
-Hey,cos'hai- mi chiese il ragazzo.
-Dio Filippo sei tu!Ho avuto un infarto- e iniziai a piangere senza motivo.
Sembrava stupido,ma quel momento era un dejavù di quella maledetta sera.
Il ragazzo mi guardò preoccupato per qualche secondo,ma poi senza esitare mi strinse tra le sue braccia.
-No,no non piangere shhh- sussurrò mentre passava la sua mano lungo la mia schiena.
Dopo qualche minuto mi tranquillizzai un po',ma non completamente.
-Scusami,ma sono in ritardo- misi fine a quel contatto meraviglioso.
Mi guardò storto e poi disse -non avrai mica intensione di andare a lavoro sotto shock- mi convinse a chiamare Luca e a farmi andare con lui.

/Spazio Autrice/

Ciao a tutti!
So che ora non starete capendo nulla per quanto riguarda "Quel giorno" ma presto,vi prometto che saprete tutto.
Ovviamente vi avverto che la situazione non sarà così tranquilla ancora per molto ahah.
Diciamo che questa è la calma prima della tempesta tra Filippo e Sofia.
Lasciate una stellina e un commento e ci "scriviamo" al prossimo capitolo!🌹

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