Apro gli occhi lentamente e vedo la stanza di ieri.
"Cosa...?" Mi alzo e mi guardo allo specchio "che succede?!"
Corro in cucina "Riley!" Dico guardandola con gli occhi pieni di lacrime.
"Buongiorno James"
"Sono Nike" Dico mentre una lacrima mi riga il viso.
"Cosa?" Dice scioccata.
"Cosa sta succedendo?" Dico con dolcezza.
"Non lo so" mi siedo rannicchiandosi su me stessa.
"Ho paura..."
"James amico come ti senti?"
"Sono Nike" Dico con gli occhi gonfi di lacrime "di nuovo..."
"Ma ieri siete tornati ognuno nel proprio corpo"
"Lo so" Dico singhiozzando, i ragazzi discutono su cosa fare.
"James non può saltare altri giorni di scuola" Dice Samantha seria.
"Ma non ha mai studiato" Dice Riley preoccupata.
"Nike sai chi era Hitler"
Lo guardo e ci penso "era un dittatore tedesco che uccise milioni di ebrei solo perché lo erano, conquisto mezzo mondo ma fu battuto e si uccise" Dico senza pensarci, sbatto le palpebre confusa "Cosa....? Quando ho imparato queste cose?"
"Forse hai accesso alle conoscenze di James" Dice Andrew, uno dei ragazzi guardandomi attentamente.
"Probabilmente" Dico annuendo.
"Chi è Magellano?" Dice Riley sorridendo.
Inclino la testa di lato "questo lo sapevo anch'io, è un viaggiatore portoghese che circumnavigò la terra, o almeno ci provò perché venne ucciso nelle Filippine" Dico sorridendo "il mio padre naturale amava viaggiare così da piccola mi raccontava sempre delle storie dove Magellano era il supereroe"
"È te le ricordi ancora?"
"Avevo sei anni, quasi sette non ero poi così Piccola" incrocio le gambe mettendo le mani sull'incrocio
"Beh se hai le conoscenze di James allora puoi venire a scuola con noi" Dice Adam deciso.
"È una pazzia Adam!" Dice Samantha scioccata.
"Da piccola andavo a scuola" Dico pensandoci con un sorriso "era divertente"
Per un attimo mi viene una fitta alla testa, me la tocco con una smorfia.
"James" Dico sospirando.
"Tutto bene?"
"Deve aver sbattuto la testa" Dico sospirando "e deve essersi fatto parecchio male"
"Quindi se tu ti facessi male lui lo sentirebbe?" Dice Riley sorpresa.
"Si come io ho sentito il morso di Saira" Dico rabbrividendo.
"A proposito di quella donna, perché ha detto che avrebbe preso il tuo sangue per proteggerci?"
"È il nostro patto, io gli do il mio sangue e voi siete al sicuro" Dico stringendo appena le labbra.
"Ma rischi di morire"
"Già..." Dico stringendo appena le labbra "vado a vestirmi"
Mi alzo e vado nella camera di James, mi tolgo i vestiti e mi blocco vedendomi in mutande, metto una mano sul petto sentendo la mancanza del mio seno femminile e dei miei capelli lunghi.
Guardo le mutande e poi una forma strana.
"Devo andare in bagno..." mormoro esitante "ma come si fa?"
"Ehi Nike" Adam entra e si blocca vedendomi in mutande.
"Adam" Dico guardandolo "senti come...come si usa questo coso per andare in bagno?"
"Come lo usano tutti gli esseri maschili" Dice divertito.
"Devo alzare la gamba come fa Jonny?"
"Ma no sciocchina vieni" andiamo in bagno "è semplice, lo estrai, lo punti verso il gabinetto e fai la pipì"
Faccio una smorfia "Devo....toccarlo?" Dico disgustata.
"Vuoi fartela addosso?"
"No"
"Allora devi toccarlo"
Stringo le labbra "la posso tenere"
"Nike" Dice scoppiando a ridere "starai male"
Lo guardo e poi guardo le mutande di James "è che non è il mio corpo e non mi sembra molto...carino ecco"
"James toccherà il tuo no? Quindi tu puoi toccare il suo" Dice divertito.
Annuisco e metto una mano nelle mutande, la tirò via immediatamente "non ci riesco è orribile" Dico lavandomi la mano.
Adam ride come un matto appoggiandosi al muro.
"Ehi ragazzi tutto bene?" Samantha entra confusa con Andrew e Riley.
"Sì va tutto bene" Dice Adam ridendo ancora.
"La smetti?" Dico guardandolo male.
"Cosa succede?"
"Nike non vuole andare in bagno perché gli fa schifo toccare il pene di James" Dice Adam divertito.
"Non è il mio corpo ed è bleah" rabbrividisco schifata "piuttosto me la faccio addosso"
"Se vuoi ti do una mano io" Dice Samantha divertita.
"A me fa schifo" Dico alzando le mani.
"Puoi sempre sederti Nike" Dice Riley gentilmente.
"Posso farlo anche da seduta?" Dico sorpresa.
Annuisce e guardo male Adam.
"Potevi dirmelo scemo!" Gli do un colpo dietro la testa.
"Dovrai comunque lavarti" Dice divertito "quindi dovrai toccarlo"
Impallidisco "è così....orribile tutto questo!"
"Dai stai tranquilla ce la farai" Dice Riley sorridendo appena "andiamo di la ti aspettiamo" escono tutti e dopo diversi tentativi mi convinco a fare la pipì.
Mi lavo e osservo questo strano membro del corpo maschile, toccarlo è strano e da una strana sensazione anche se piacevole.
Mi vesto per la scuola e poi ci vado con i ragazzi, sono in classe con Adam, si sono iscritti agli stessi corsi per mia fortuna, così mi terrà sempre sott'occhio.
"Okay Nike, lei è la reginetta della scuola, ti si attaccherà e tu dovrai cacciarla, è semplice le dici Dalila vattene per favore"
Annuisco e vedo la ragazza avvicinarsi a me "ciao James" Dice in modo strano "senti ti andrebbe di..."
"Non sono interessato vattene per favore" Dico fredda, mi guarda sorpresa.
"Okay va bene" si alza e se ne va offesa, sospiro scuotendo la testa.
"Questo corpo è pesante" mormoro appoggiando la testa al banco.
"Sono i muscoli, James va sempre in palestra" Dice Adam divertito, lo guardo attentamente.
"Adam a te piace il mio vero corpo? Cioè quello di Nike" Dico guardandolo.
"È ovvio che mi piaccia" Dice sorridendo "è un bel corpo, ma non è il corpo l'importante no?"
"Tu credi che io sia una bella persona? Anche se sono cresciuto in modo diverso dagli altri?"
"Io so che lo sei non lo credo" Dice divertito.
"Mhh" provo qualcosa di strano, è come se fossi triste e insicura per la prima volta in vita mia, mi sento spaesata ed è come se non appartenessi a tutto questo è fossi un aliena in mezzo a miliardi di umani tutti uguali, mi sento diversa e ho paura di questa diversità.
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La ragazza che guardava il mondo da lontano
FantasyUna bambina scomparsa, una leggenda, tutti la credono morta esattamente come lo erano i suoi genitori. Una ragazza cresciuta nel bosco, ritrovata da un gruppo di ragazzi di città, una ragazza un po' selvaggia, una ragazza che parla coi lupi. Il suo...