HARRY STYLES

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"si può sapere che diamine vuoi?"

mi girai leggermente ma continuai a camminare, era parecchio più alto di me

indossava una camicia bianca sbottonata per metà dalla quale si intravedevano dei tatuaggi, dei jeans neri strappati e delle scarpe da ginnastica

notai anche che aveva parecchi anelli

ci volle tutta la mia forza interiore per non girarmi e guardarlo in faccia, ma dovevo andarmene di il più in fretta possibile

lo vidi avvicinarsi e si mise a camminare affianco a me, ad un certo punto sentii che mi toccò la mano, scattai indietro e mi fermai

ero pronta a dirgliene quattro ma quando lo guardai rimasi imbambolata dai suoi occhi verdi smeraldo, le sue labbra color ciliegia e i lineamenti del viso definiti come se fosse disegnati.

aveva i capelli ricci spettinati con una bandana nera e qualche riccio spiaccicato in fronte per colpa della pioggia, rimasi come incantata davanti a quel ragazzo tanto sfacciato quanto dannatamente affascinante

H:"volevo solo darti una mano" disse aggrottando la fronte come se quel mio gesto gli avesse dato in qualche modo fastidio, ma d'altronde non lo conoscevo nemmeno non poteva aspettarsi altro

"no grazie, ce la faccio da sola"

ripresi a camminare e sentii che anche lui fece lo stesso

ma che diamine voleva?

H:"come ti chiami?"

la sua voce roca mi fece sobbalzare restai in silenzio ma poi pensai che se gli avessi risposto forse non mi avrebbe più fatto domande

" Amanda, mi chiamo Amanda Mars"

H:" Amanda Mars" lo sentii sussurrare

H:"io sono Harry, Harry Styles"

mi porse la mano, esitai per un secondo ma poi la strinsi, lui sorrise e non potei evitare di notare una fossetta e sorrisi di conseguenza abbassai lo sguardo e ritirai la mano

dal fondo dalla strada vidi una macchina avvicinarsi, Harry si allontanò e gli andò in contro

l'automobilista fermò la macchina

X:" Hei bastardo, sei fuori eh"

H:"sta zitto e portami a casa"

saltò in macchina, mi fissò facendomi un cenno del capo e la macchina sfrecciò via

scossi la testa pensando che tutto quello era assurdo, guardai i miei vestiti, ero completamente zuppa quindi ripresi a camminare verso casa e nel mentre decisi che quella "vacanza" poteva finire anche li

quando ritornai a casa mamma iniziò a lamentarsi sul fatto che feci ritardo e tutte le sue menate, non la ascoltai nemmeno, presi una tuta dalla valigia, mi feci una doccia e mi cambiai

dopo il pranzo passai tutta la giornata a guardare film e serie tv

18:23

i miei occhi mi pregarono una pausa e nel mentre il mio telefono suonò

era Zayn

"ciao Zayn!"

Z:"hey, come va la vacanza?"

"vorrei tanto tornare a casa, sono qui da neanche un giorno ma mi sono già stufata"

Z:"come mai ?"

"non ricordavo che mamma fosse così pesante"

lo sentii sghignazzare

Z:"quindi torni prima?"

"forse si"

Z:"menomale" disse sussurrando

sorrisi trattenendomi dall'urlare di gioia per le sue parole

restammo in silenzio, avrei voluto teletrasportarmi per vedere se anche lui stesse sclerando come me ma ne dubito

Z:"beh fammi sapere quando arrivi allora "

"domattina"

Z:"perfetto, a domani Amy"

"a domani"

agganciai, buttai non so dove il telefono e corsi al piano di sotto

"mammaaa"

M:"ohi sono qui, che ti urli"

improvvisamente mi bloccai, come una stupida non pensai a una scusa plausibile per andarmene già dopo un giorno, non potevo mica dirle

*"mamma domani parto perchè c'è Zayn che mi sta aspettando e voglio disperatamente stare con lui"*

M:" hei terra chiama Amanda, che devi dirmi"

"aspetta, ho bisogno di acqua"

mi guardò stranita e io mi dileguai in cucina, che potevo dirle? questa mi fucila se me ne vado.

ritornai nel salone sedendomi sul divano a debita distanza

"mamma domani mattina devo andarmene"

M:"dove?"

ahia

"a casa"

M:"perchè?"

"la signora Jhonson mi.. mi ha chiamata dicendomi che aveva bisogno alla caffetteria perchè c'è troppo lavoro"

lei mi fissò facendo un sorrisetto

M:"non so se te l'ho mai detto, ma quando dici una bugia sbatti le palpebre in continuazione"

"non sto dic.."

M:"chi è Zayn?"


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