Capitolo 1

49 3 0
                                    

9 ANNI DOPO

Da quel giorno non vidi più quella misteriosa donna. Provai a chiedere a mia madre chi fosse, ma lei mi rispose che non conosceva nessuna donna con i capelli biondi. Disse che molto probabilmente era solo un sogno e che il ciondolo l'avevo trovato in casa rovistando tra le sue vecchie cose e che me ne ero poi dimenticata. Se fosse stata una persona come tante sicuramente me ne sarei dimenticata in fretta e avrei anche accettato il fatto che potesse essere solamente un sogno di una bambina magari un po’ andata di testa, ma sapevo che non era così e che le sensazioni provate quel giorno erano qualcosa di reale e di anormale proprio come lei. Un'altra cosa che non mi tornava era il suo aspetto terribilmente simile al mio il quale, man mano che crescevo, ricordava sempre di più quello della donna. Tutto ciò che mi rimaneva di lei era il suo meraviglioso dono dalla quale non mi separavo mai, quasi si trattasse di un amuleto portafortuna estremamente raro e potente. Cominciai anche a pensare che mia madre mi credesse pazza e ne ebbi la certezza quando mi propose di andare da uno psicologo, ma io non ne volevo sapere siccome sapevo perfettamente di non essere una squilibrata.

Da allora ogni anno, il giorno del mio compleanno, mi stendevo sul prato nel punto preciso in cui mi trovavo quando la vidi anni prima e attendevo nella speranza di poterla rincontrare per dimostrare finalmente che non ero pazza, come poteva effettivamente sembrare, ma aimè non accadde più. Nonostante ciò non ero disposta ad arrendermi e fu così che anche il giorno del mio diciottesimo compleanno ripetei il mio consueto rito.

Mi trovavo, come sempre, distesa tra i Papaveri che circondavano la casa in cui abitavamo io e mia madre, la stessa che mio padre aveva deciso di abbandonare poco prima che nascessi per costruirsi una nuova famiglia altrove. Dovevo molto a mia madre perché era riuscita a crescermi da sola e non mi aveva fatto mai mancare niente, riuscendo a mandarmi a scuola e a mettere un po’ di soldi da parte per pagare l’università, così da permettermi di seguire le sue orme e diventare una botanica proprio come lei.

Immersa nei miei pensieri e cullata dal vento e dal suono della natura circostante, mi appisolai: sentii una voce che mi chiamava per nome, prima flebile poi sempre più forte. Riconobbi immediatamente la sua origine: apparteneva alla  donna che tanto attanagliava i miei pensieri. Ero così felice di poterla risentire e desideravo con tutta me stessa riuscire a rivedere il suo angelico volto, che mi alzai in piedi e iniziai a correre in direzione del suono sperando che fosse quella giusta. Man mano che avanzavo, però, il prato sotto i miei piedi appassiva e i germogli pieni di vita lasciavano posto all’oscurità più assoluta. Ben presto cominciai a precipitare in un limbo senza fine e ad accompagnare la mia caduta si aggiunse una frase  inquietante pronunciata dalla medesima voce: <<Sta venendo a cercarti>>. Chi stava venendo a cercarmi? Chi era veramente quella donna e perché mi stava dicendo quelle parole? Cosa nascondeva? Perché aveva suscitato così tanto la mia curiosità? Perché mi assomigliava? Queste e tantissime altre domande affollavano la mia mente mentre il mio corpo non voleva arrestare la sua discesa verso l'ignoto.

Ad un tratto sotto di me cominció a formarsi un tappeto di fuoco, ma non feci in tempo a raggiungere le fiamme, che i miei occhi si spalancarono catapultandomi nel mio bel prato e  riportandomi alla realtà. A quel punto mi resi conto di aver sognato, ma l'accaduto sembrava così reale da farmi dubitare anche di questo. Solo allora mi accorsi che il cielo limpido di poco prima, si era coperto di nuvoloni grigi che minacciavano tempesta e che il vento aveva iniziato a soffiare più forte.

In lontananza sentii la voce di mia madre che mi ordinava di rientrare se non volevo beccarmi la pioggia che da lì a poco sarebbe scesa.

Ancora un po’ scossa mi diressi verso casa, accompagnata dalla certezza che qualcosa avrebbe da lì a poco cambiato le sorti del mio destino. Stava arrivando e io sarei stata lì ad aspettarlo.
......................................................

Ehila😊
Ecco il primo capitolo 😊 chi starà arrivando? Chi è la misteriosa donna? Kora è pazza? Secondo me si 😂 comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito almeno un po' 😊 so che non è molto lungo e che non ci state capendo molto, ma se avete un po' di pazienza vi sarà tutto più chiaro😊 mi scuso per eventuali errori grammaticali 😅
A presto
Maria😊

Persefone's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora