[ Bonjour ]

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Entrai a casa sbattendo la porta.
- tesoro...-
Non la lasciai finire.
No cara. Non puoi distruggere tre quarti della mia vita e poi chiamarmi tesoro. Non puoi, donna. Presi la valigia e uscii in strada. Mi sedetti sul marciapiede a guardare la strada mentre mia madre metteva negli scatoloni le ultime cose.
Non sapevo nemmeno che pensare.
Avevo mal di testa e un senso di vuoto misto a nausea.
Stavo uno schifo.
Il camion parcheggió a pochi metri da me.
Un uomo alto e magrolino si avvicinò a me.
Aveva una leggera barba ed un sorriso gentile.
- ehi, c'è la tua mamma in casa?-
Chiese
Indicai la porta aperta e lui entrò seguito da un altro uomo leggermente più basso e leggermente grasso.
- Salve signora, iniziamo a portare i mobili nel camion-
Dissi
- fate piano, sono di mia nonna-
Rispose lei.
- certo-
Presero per prima cosa la credenza vetrata, poi il divano, la cassapanca, i comodini eccetera.
Appena finito il primo uomo mi salutò, poi salì al posto di guida aprendo la portiera all'altro da dentro. Lui entrò e partirono.
Mia madre mi affiancó con la sua valigia e pochi minuti dopo arrivò il taxi.
Buttai la mia valigia nel bagagliaio e salii.
Lei fece lo stesso
- Salve, all'aeroporto,grazie-
Disse
Il taxi partì. Guardai per l'ultima volta la mia casa.
Non parlai per tutto il viaggio anche se mia madre voleva conversare sapeva che non era il caso di starmi addosso, soprattutto mentre ero nervoso.
- allora ragazzino, come ti chiami?-
Chiese il guidatore
Per l'amor del cielo amico non puoi fare come i tuoi simili e startene a borbottare a bassa voce le tue brutte scelte passate e mettere  stazioni radio da vecchi come te!? Devi proprio parlare con me?
Sospirai
- Taehyung-
- mhh...come mai quel muso lungo?-
NO OK. Prendo il ferro da stiro e te lo pianto in faccia. Poi vediamo chi ha il muso lungo e pure ustionato.
Rimasi in silenzio qualche secondo.
- Mia madre sta facendo lo stesso errore che ha fatto nostro nonno e pensa che sia una buona idea. Ma non capisce che mi sta soltanto rovinando la vita.-
Lei mi fulminó con lo sguardo ma ignorai.
- cioè?-
- mio nonno paterno era nato in Corea ma decise di trasferirsi in Francia, spezzando in due le speranze e distruggendo anni di fatica per farsi degli amici di mio padre-
Da lí nessuno fiató
Finalmente silenzio.
Arrivammo all'aeroporto e mia madre scese. Presi la mia valigia e aspettai che mia madre  prendesse tutto.
- Pssst, ehi, Taehyung!-
Mi richiamò il tassista
- Mh?-
- non permettere che qualcuno più grande di te calpesti i tuoi sogni, okay? Non so quali siano i tuoi sogni, ma realizzali appena ti capita l'occasione. Io ho sbagliato. Tu non fare il mio stesso errore...-
Mi fissó negli occhi.
- Tae! Andiamo o perdiamo l'aereo!!-
Gridò mia madre
Non risposi, lui alzò il finestrino e se ne andò.
Seguii mia madre, facemmo il check-in e salimmo in tempo sull'aereo.
L'aereo iniziò a muoversi. Vidi Loren dietro il vetro dell'aeroporto, che mi salutava assieme agli amici e parenti degli altri passeggeri.
Mi stroppicciai gli occhi, era tutto frutto della mia immaginazione. Stavo impazzendo. Totalmente impazzendo
Decisi di non pensarci e dormire un po'

☁☁☁☁☁☁☁☁☁☁

- TAEHYUNG!!-
Mi svegliai di soprassalto
- Che c'è?-
- siamo arrivati-
Bisacciai qualcosa e mi alzai prendendo il mio bagaglio a mano.
Scendemmo dall'aereo, prendemmo le nostre valigie e salimmo su in taxi che ci portò a casa del nonno.
Lei suonò il campanello e  un uomo anziano ma che era abbastanza in forma ci aprì la porta. Aveva una camicia hawaiana e dei pantaloncini grigi che vederli addosso a lui mi facevano venire i brividi. 
Non era...completamente pelato diciamo.
Non portava gli occhiali ma aveva dei bellissimi occhi verdi smeraldo.
- ciao cara! Benvenuti, tuo marito torna tardi stasera, é partito adesso dal suo viaggio di lavoro-
Mio padre era partito qualche giorno fa per l'Italia per lavoro e doveva tornare questo pomeriggio e aspettarci a casa del nonno. Ma a quanto pare ha avuto un contrattempo.
- va bene tranquillo-
Entrammo e la casa era davvero grande e moderna.
- Tesoro!-
Esclamò mia nonna abbracciando mia madre, venendo da me e tirandomi la guancia. Sbaglio o stava tentando di strapparmela dalla faccia?
Dopo tanti saluti eccetera salii nella camera a me destinata.
Decisi di uscire e visitare la città.
Uscii e iniziai a fare dei giri.
Guardai un cartellone e sbattei contro qualcuno cadendo
- scusa, colpa mia-
Disse una voce davanti a me
Mi rialzai e aiutai il ragazzo ad alzarsi.
Lo guardai meglio. Era davvero bello, capelli neri, viso angelico, occhi profondi e un sorriso gentile.
Aveva dei jeans neri e una maglia a maniche corte bianca.
- piacere kim taehyung, ma puoi chiamarmi Tae o V se preferisci-
Lui si pulì i jeans sporchi di terra.
Mi tese la mano e la strinsi
- piacere mio. Sono Lee Dongmin, ma chiamami Cha EunWoo-

♡ Spazio Me ♡

Una persona amabile mi ha umilmente chiesto di metterci dentro EunWoo, in qualche modo. Boh fatto.
E comunque....ha ragione. Come ho potuto non metterci EunWoo

ANYWAY

Non ho niente da dire CIAO

Continuo?

BYEH
~Lapazzablu

AKA

~Mrs.Min

VIDEOGAMERS [ Kim Taehyung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora