Lo straziante iorno andava all'imbrunire
e io m'apprestavo a far quella discesa
ch'atten color ch'a Dio obbedire
non vollero e a Lui mosser sempre offesa.
Grande impresa il Sommo Imperator
m'avea affidato ma io ben intesa
non l'avea sicché al dittator
clemente mi rivolsi:"Condottier
nobile e forte, perch'io peccator
misero, debba affrontar gesto alter
come esto che tu saggiamente
proponi, debba viaggiare pel ner
mondo, ove regna ciò ch'ombra la mente,
sicché molti lascian la retta via
per abbracciar quel torbido torrente
ch'allontana lo Sacro Cuor di Maria,
lo divin suo amore, il giovan soccorso
suo, immettendo l'anima nella via ria?"
Rivolte este parole, lo cuor mio arso
era dal di conoscere desiderio
el motivo dell'impresa. "Accorso
son io" disse il prode cavaliero:
"in aiuto tuo perché così vuole
il Cielo decimo. È ver ch'io imperio
su molte anime ma il poter del Sole
è così grande che io interpellar
non posso Colui che sempre si duole
quando il Diavolo un figlio fa cascar.
Metti a tacer ogni tuo scrupolo
e lascia a Dio il tuo cuor conquistar
perché Egli, sin dal primo secolo,
altro non vuole che regni Amore
tra voi fratelli. È già miracolo
la fede che tu hai nel Salvatore.
Se l'avessi potuto conoscere!
Seguimi ora nel luogo del dolore.
Ogni favel qui si venga a chiudere
e avviamoci nel regno senza gloria."
E come un fior che s'inizia a schiudere
al suono delle voci del Cantoria,
varcai la soglia dell'impervia porta.
M'aiuti or soltanto la mia memoria
per parlar di quella zona contorta
e a ciò collabori il mio alto ingegno
ora che solo l'Alto Amor conforta
l'anima mia, ch'ancor el disegno
divin ricorda e io con lungo respiro
traccio il passo di quel luogo indegno.
Varcata la soglia, tirai un sospiro
e subito sentii urla di furore,
m'avvolse il dolce soffio di Zeffiro,
chiusi il naso per l'orrido fetore
che rivestia il regno della morte,
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L'Inferno
PoetryAi tempi nostri, il mondo si accinge a sprofondare sempre più verso il basso per via di corruzione, violenza e ogni altro male che, ahimè, colpiscono nel profondo l'umanità. Il Cielo non abbandona mai l'uomo nel momento del pericolo e così ha dato a...