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"Signor Hill, signor Tomlinson"
"dottore!! Finalmente!"
"ho una buona notizia. Abbiamo fermato l'emorragia, ricucito le ferite e disinfettato tutto. Il ragazzo sapeva dove e come tagliare, lo ha fatto con l'intento di morire e ci stava riuscendo. Siete stati fortunati a trovarlo in tempo". Louis ha tentato il suicidio. L'ho trovato nella vasca, piena fino all'orlo di sangue e acqua che scorreva sul pavimento. Si è tagliato le vene di entrambi i polsi. Dopo un attimo di smarrimento l'ho preso in braccio e sono corso giù, sotto lo sgomento di tutti. Mi sono limitato a correre fuori casa e a mettermi in macchina, con Louis pallido, senza forze e privo di sensi adagiato sul sedile posteriore. Gli altri mi hanno seguito subito e Gems é svenuta per lo shock di aver visto il nostro pulcino in quello stato.
"gli abbiamo fatto qualche trasfusione anche perché ha perso davvero tanto sangue. Adesso è cosciente, se cosi si può dire, ha i polsi fasciati. Le cicatrici gli rimarranno impresse sulla pelle per tanto tempo. Più il là sbiadiranno ma non se ne andranno mai del tutto"
"abbiamo chiamato la sua psicologa, sta arrivando"
"se mi posso permettere, noi consigliamo sempre una cosa, nei casi come quello di vostro figlio. Il ragazzo andrebbe messo in una struttura adatta e seguito costantemente" ma che cazzo sta dicendo questo?! Dovremmo mettere Louis in un manicomio?!?!
"ma che cazzo state dicendo?! Louis in un manicomio non lo farò mai rinchiudere!! Marcus, Mark, non provateci nemmeno!!"
"si calmi signor Styles, nessuno ha parlato di manicomio. Si tratta semplicemente di una struttura riabilitativa, dove ci sono tanti ragazzi come Louis che hanno tentato il suicidio"
"é sempre un manicomio!! Louis non andrà in un luogo triste, pieno di gente con problemi!! No ha bisogno di questo!!"
"sono d'accordo con Harry, non chiuderemo Louis in quel posto!! È nostro figlio ed ha una famiglia che si prenderà cura di lui" la prima a darmi ragione é Tanya e tutti gli altri ci vengono dietro, non ci pensano  nemmeno per un secondo a prendere in considerazione la proposta assurda del medico.
"Mark!! Non ti azzardare a prendere in considerazione una cosa del genere! Non ci metto nulla a chiedere il divorzio!"
"Gemma! Calmati, non metterei mai mio figlio in un istituto o in qualsiasi cosa sia"
"infatti, Mark ha ragione, il nostro Louis starà a casa con noi. Calmati Tay" le due donne, rassicurate dai mariti, si calmano. Gems si stringe a me e io gli accarezzo la pancia.
"devi stare calma, fallo per il mio nipotino e soprattutto per Louis che odia vederti preoccupata"
"settimana prossima abbiamo l'ecografia. Louis era così entusiasta, non vedeva l'ora di venire con noi. Non posso crederci che ha tentato il suicidio. S se solo non te ne fossi accorto, a quest'ora sarebbe morto. N non ci siamo accorti di nulla!. Abbiamo permesso che si chiudesse in camera da solo! È colpa nostra!" Gemma riprende a piangere disperata e stavolta mi lascio andare anche io. La consapevolezza di quello che poteva succedere e di quello che è effettivamente successo, mi sbatte dritta in faccia
"H Haz.."
"s sto bene, ho solo bisogno di piangere, poi tornerò l'uomo forte che sono sempre stato".







"amore.. Pulcino mio" sforzo un sorriso e cerco di essere forte davanti a lui. Da quando abbiamo parlato con il dottore, abbiamo raggiunto tutti Louis nella sua camera d'ospedale, non ha guardato nessuno in faccia. Conoscendolo credo si vergogni e si senta in colpa del gesto che ha fatto. Adesso siamo solo io e lui in camera. È steso sul letto, il viso rivolto al soffitto e i polsi fasciati nascosti sotto al lenzuolo.
"sembri così piccolino in questa posizione. Non so se te ne sei accorto ma ti ho portato un regalo" Gira la testa verso di me e osserva la scatola di cioccolatini e il fiore che ho in mano. Sono andato a comprarli poco fa, quando sono entrati Mark e Marcus in camera e sono rimasti un po' con lui.
"sono i tuoi preferiti, ne vuoi uno?" provo ad avvicinarmi a lui, mi siedo sul letto e apro la scatola, tirando fuori un cioccolatino. Lo appoggio sulla coperta e lascio che lo prenda da solo.
"se non lo vuoi lo mangio io, sono affamato e ho tanta voglia di dolce". Prendo il cioccolatino e lo scarto portandolo alle labbra. Louis segue ogni mio movimento e alla fine allunga la mano verso la scatola, portandosela al petto. Scarta un paio di cioccolatini e li mangia entrambi. Ne prende altri 3 e fa la stessa cosa. Non so che fare, si sta ingozzando, con un gesto compulsivo. Cerca ancora di farsi del male, in un modo o in un altro, sono impietrito. Stavolta non so come comportarmi.
"amore, non serve fare tutto ciò. Non é facendoti del male che risolveremo le cose, ti prego Louis. Io non so che fare" non dovevo farlo, non dovevo crollare, eppure lo sto facendo. Sto piangendo come mi ero ripromesso di non fare, credo sia la prima volta che lo faccio in sua presenza e mi sento così stupido. Vedendo me così si ferma, butta la scatola a terra e mi osserva, con tutto il muso sporco di cioccolato. Si alza dal letto e va in bagno, presumo a sciacquarsi, infatti torna pulito dopo pochi istanti. Sale sul letto e gattona verso di me. Si siede fra le mie gambe e mi accarezza tutto il viso.
"non farlo Lou, non ti autodistruggere, ti prego. Io non capisco come tu abbia solo minimamente pensato di toglierti la vita! Ci stavi riuscendo! Se solo io non fossi venuto a controllare. Cosa avrei fatto io senza di te? Come cazzo sarei andato avanti? Spiegamelo!" le mie lacrime si intensificano, proporzionate alle urla che non riesco più a tenere dentro. Piange anche lui e nasconde il viso nell'incavo del mio collo, lasciandoci sopra tanti piccoli baci.
"scusami amore, non dovevo urlarti contro e non dovevo piangere davanti a te. Non voglio che ti senta in colpa" lo stringo a me, baciandogli i capelli. Piano piano ci calmiamo entrambi e il respiro di Louis si fa regolare.
"domani niente cioccolatini, solo fiori, va bene?" gli pizzico il naso e finalmente riesco a farlo sorridere
"oh! Eccolo qua il mio amore sorridente!. Sei bellissimo pulcino, la persona più bella che abbia mai conosciuto" mi bacia a stampo le labbra e io rimango fermo, non farei mai nulla per affrettare le cose.
"mi manca tantissimo sentire la tua voce. Mi prometti che sarò la prima persona alla quale parlerai?" annuisce con sicurezza e il cuore é già più leggero.
"ce la faremo insieme anche questa volta, te lo prometto, pulcino mio".

You saved me again ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora