-premonizione-

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"Lydia, hei stai bene?"
La vidi entrare in casa e sedersi sul divano senza smettere un secondo di tremare.
Iniziò anche a passarsi le mani sulle cosce come faceva quando era stressata.
Mi avvicinai e mi sedetti vicino a lei.
Prese un respiro profondo e iniziò a parlare.
"Io...io stavo andando al centro commerciale e..."
La interruppi.
"Lydia sono le 10 del mattino, perché non sei a scuola e stavi andando a fare shopping?"
Lo dissi con un pizzico di divertimento ma lei non lo percepì.
Spostò lo sguardo dal tavolino, che aveva fissato tutto il tempo, a me e roteò gli occhi.
"Mi serve assolutamente un costume intero per il mare, quelli a due pezzi non mi ispirano quest'estate. Poi, nemmeno tu sei a scuola."
Sbuffai e lei continuò, si era calmata un pochino ma appena riprese a parlare ricominciai a vedere chiaramente la tensione in lei.
"Come dicevo, ero in macchina e mi sono ritrovata per caso davanti al loft di Derek...ero diretta dall'altra parte della città! Visto che ogni volta che succede trovo cadaveri o cose inquietanti, sono entrata."
Si fermò un attimo.
"Sono entrata e mi è sembrato di vedere Derek per terra con la gola squarciata"
Qualcosa in me crollò.
Persi un battito, due forse.
"poi mi sono accorta che era solo una visione quando ho visto qualcosa di molto più surreale"
Tornai a respirare, lei riusciva sepre a farmi spaventare a morte ma prima che dicesse che si era trattato di una visione stavo completamente crollando.
Cosa poteva dire? Probabilmente niente di serio, mi sarei sentito così per chiunque. 
"Come un ricordo, una specie di visione irrealistica mi è passata in mente: tu...e lui nel tuo bagno, vi stavate baciando dopo che tu avevi avuto un attacco di panico. Almeno così sembrava."
Il cuore tornò a perdere battiti.
Era successo davvero, Lydia non aveva avuto una visione irrealistica.
Mi irrigidì e la presi per un polso, trascinandola fuori da casa mia con me fino alla mia Jeep dove le dissi di salire ignorando tutte le sue lamentele.  Presi a guidare verso casa di Derek.
Interruppi la sua parlantina spiegandole il mio ragionamento.
"Lydia, è successo davvero"
Parve non capire. 
"Derek è ferito veramente?"
Parte sbagliata. 
"No, la scena nel mio bagno. Ieri sera"
Trattenne il respiro come se si stesse trattenendo, comunque non capiva perché fossimo in macchina.
"Se tutta la visione fosse vera? in quel caso Derek sarebbe ferito..."
Non ebbi il coraggio di dirlo. Quel 'morto'. Avevo usato la parola 'ferito' perché anche solo ipotizzare la sua morte non mi piaceva affatto. L'avrei fatto per chiunque. 
"o peggio." disse poi lei.
Sospirai mentre speravo in bene.

"Pronto, Scott?" dissi mettendo il telefono in vivavoce
"Stiles tu hai visto Derek?"
Perfetto. La visione si faceva sempre più possibile e meno irrealistica.
Guardai Lydia e lei iniziò a spiegare a Scott la visione.
"Al loft non c'è è inutile che ci arrivate." Accostai. 
"Dove può essere?" dissi con tono forse troppo nervoso.
"Beh adesso io e Liam lo stiamo cercando nel bosco, voi andate a casa e aspettateci lì okay?"
Attaccò. Rimisi in moto.
"Non andremo a casa vero?" Parlò Lydia, che già aveva capito tutto.
"Assolutamente no".

Raggiunsimo Scott e Liam nel bosco entro dieci minuti, di Derek nessuna traccia.
Più che continuare ad ululare, i due mannari non potevano fare tanto.
Mi sentivo così inutile.
Derek poteva essere ferito, catturato, magari lo torturavano...magari era morto e io non stavo facendo altro che divorarmi le unghie appoggiato alla mia jeep.

Decisi di chiamare mio padre.
"Pronto Stiles? Non sei a scuola adesso"
Presi a camminare in cerchio.
"Uhm, già lunga storia. Abbiamo un problema, Derek è sparito."
Uno. Due. Tre secondi.
"Vuoi dire Derek Hale? Quello scurbutico?"
Sbuffai.
"No, un altro Derek. Papà ovvio!"
Amato sarcasmo che esci fuori sempre nei momenti meno opportuni.
"Vuoi dirmi che se Derek Hale non si fa sentire tu credi che sia sparito?"
Se non fosse per la visione gli darei ragione.
"Lydia l'ha visto,  cioè era una visione di quelle da banshee quelle...l'ha visto con la gola squarciata, tipo Peter qualche anno fa. Capisci? Sangue ovunque e...Derek morto."
Tutto il sarcasmo svanì quando pronunciai le ultime due parole.
Attaccai quando mi disse che avrebbe iniziato le ricerche e piazzato dei poliziotti davanti al suo loft.
Poi una chiamata.
Bastò quello.
Derek.
"Pronto?"
Risposi con un tono speranzoso.
"Ciao, Stiles."
Quello non era Derek.
Era una voce femminile.
Kate Argent.
Che doveva essere morta, con la gola squarciata -questa espressione la stavo usando troppo spesso-.
"Dov'è Derek? E tu non eri morta malissimo?"
Beato sarcasmo.
"Quanta arroganza...sono viva"
"L'ho notato. Dov'è Derek?."
La sentì ridere.
"Mi sto divertendo un po' con lui, da sedicenne era meno scontroso."
Non capivo.
"Cos-cosa intendi?"
Attaccò al telefono.
Tirai un calcio contro la jeep.
Scott intervenne "Possiamo rintracciare la telefonata"
Parve la migliore delle milioni di idee di Liam che aveva iniziato a blaterare.
In tutto quel casino io ancora non capivo perché stavo così male, tutti se n'erano accorti.
Scott continuava a dirmi che saremmo riusciti a trovarlo, io annuivo e basta.
Possibile che mi importasse davvero così tanto?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 17, 2018 ⏰

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