Intervista a @liena67

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Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova intervista a @liena67 autrice di "She knows" una storia davvero carina con protagonista Sherlock!

Ciao! Complimenti per essere la seconda ad essere intervistata! Come ti chiami e quanti anni hai?
Ciao a te e grazie per l'opportunità! Mi chiamo Eliana Matania e ho 51 anni.

Da dove vieni?
Sono nata a Napoli ma a 20 anni mi sono trasferita a Roma e poi dopo 13 anni a Milano.

Wow! Preferisci Roma o Milano?
Sono troppo diverse tra loro per non apprezzarle entrambe. Roma è un museo a cielo aperto, epica, monumentale, piena di vita caotica ma trascinante. Milano è la metropoli moderna, perfettamente vivibile, piena di opportunità, dove puoi respirare l'antico in un vecchio tram e il moderno con tutti i servizi più all'avanguardia.

Che cosa ti ha portato a scrivere?
Scrivo da quando ero ragazzina ed è qualcosa più forte di me. La prima cosa scritta nella mia vita fu il mio personale proseguimento di Candy Candy, un cartone animato dell'epoca. In pratica la mia prima fanfiction.

C'è un genere che ami più di tutti scrivere? E quello che ti piace di più leggere?
Scrivere direi che ho scoperto di saper scrivere gialli e mi appassiona scriverli, anche se al momento ho scritto una serie di racconti con protagonista Sherlock Holmes della serie BBC ma sono andata molto oltre la serie creando nuovi personaggi e partendo dalla fine della serie
Per la lettura, leggo di tutto, da Dylan Dog a Herman Hesse, da Eco a King.
Ma ho anche scritto e pubblicato un romanzo che è più o meno autobiografico.

Che cosa ti ha spinto a scrivere She knows?
She Knows è il quarto racconto di questa serie ed è nato da una Oneshot. Avevo in mente da tempo come poteva essere l'incontro tra Sherlock e l'agente speciale Aloysius Pendergast, personaggio di ben 16 libri di Preston&Child, che ha molte similitudini con lui. Una volta scritta questa oneshot, chi l'ha letta mi ha spinto a creare un racconto perché entusiasti di questo particolare crossover. È stato il più difficile da scrivere ma alla fine quello che ha la migliore struttura come giallo, come introspezione dei personaggi, come storia in generale e ne sono davvero soddisfatta tanto che anche nei due seguenti ho fatto lavorare insieme i due personaggi.

Com'è il carattere di Sherlock? È un po' diverso da quello ritratto dalla BBC?
In realtà no. Questo è il quarto racconto quindi c'è una crescita del personaggio. Alla fine della quarta serie Sherlock è certamente diverso da come lo era all'inizio della prima. Gli autori lo hanno fatto crescere ed io ho proseguito questa crescita umana. Ovviamente in She Knows ha una maggiore maturità che nel primo racconto Cuore Nero ma alcuni lati del suo carattere sociopatico rimangono sempre e a tratti escono sempre. Sherlock (secondo lo stesso Moffit) vuole essere un iceberg come suo fratello ma in realtà è un vulcano dormiente.... ha represso la sua umanità che in realtà è fortissima e attraverso John, I suoi amici e ovviamente Irene, riesce a recuperare la sua umanità... si arricchisce senza perdere nulla.

Com'è il rapporto che Sherlock ha con Miki?
Miki è un ragazzino straordinario. Un parto della mia mente e sto già pensando ad un giallo con lui adulto in America. È spuntato nel mio secondo racconto e Sherlock è rimasto affascinato dalla sua particolare intelligenza e allo stesso tempo ha sentito l'istinto di volerlo aiutare, perché con quell'occhio mancante gli ha ricordato il suo amico di infanzia con cui giocava ai pirati e che non era riuscito a salvare. Miki ha trovato in lui qualcuno che è riuscito a capirlo nonostante i suoi silenzi, perché quando lo hanno recuperato dopo la sua fuga dai criminali di cui era prigioniero da sempre, neanche parlava. Si sono legati uno all'altro e ora in She Knows è parte della vita di Sherlock e Irene. Questo ragazzino intelligente, silenzioso, con un innato senso di protezione verso gli altri, riesce a capire questi due pazzi di Sherlock e Irene come nessuno riesce.

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