Tunisia casa mia

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Lunedi 23 Luglio, 21:34
Sono appena arrivata in Tunisia. I miei zii sono venuti a prendermi dall'aeroporto. I miei genitori mi raggiungeranno a breve, sono ancora in Italia. Si, ho preso l'aereo tutta sola e a dir la verità è stata davvero una bella esperienza. Sono riuscita a cavarmela, ma dopotutto cos'è che mi aspettavo? A 2 mesi ho preso il mio primo aereo, è da una vita che viaggio.
Mia cugina corre ad abbracciarmi.
"Sarroura winek? Labes?" Mi chiede come sto. Sto bene, grazie. Le rispondo così. "Labes, aychek".
Sarroura è una diminutivo che utilizza spesso mia cugina e che sentirete utilizzare ancora molto spesso.
"Andiamo a casa ora, c'è un ben di Dio a casa che ti aspetta" mi annuncia mia cugina entusiasta. Quando parla di "ben di Dio", lei si riferisce al cibo. Noi ringraziamo sempre Dio quando riusciamo a portare del cibo a casa perchè siamo più fortunati rispetto a chi invece non ne ha e per questo motivo diventa qualcosa da venerare.

"Com'è andato il viaggio?" Mi chiedono i miei zii mentre sono in procinto di masticare un pezzo di pane"
"Bene, grazie a Dio." Rispondo ancora con il cibo in bocca. Non rispondo mai con la bocca piena ma li vedo andare di fretta quindi mi affretto a risponderli per lasciarli andare a dormire. Domani devono andare a lavorare e ormai si è fatto tardi, non voglio trattenerli ancora per troppo.

Finito di mangiare, mi dirigo nella stanzetta dove dormirò con mia cugina. Ci chiudiamo la porta alle nostre spalle e ci sediamo ognuna sul proprio letto.
"Sei molto silenziosa" mi fa notare Aicha, mia cugina.
"Perchè dici così?" Le chiedo.
"Non sembri soddisfatta del viaggio o qualcosa del genere."
"Non prendertela se lo dico ma io non volevo venire qui. Volevo andare ad incontrare Ghali e poi dopo averlo incontrato mi avrebbe fatto assolutamente piacere venire qui. Papà me l'aveva promesso ma non ha mantenuto la promessa che mi ha fatto e ci sono rimasta davvero molto male. Ricordi Ghali no? Il cantante di cui ti ho parlato anche l'estate scorsa. Quando venivo da te e insieme cantavano HABIBI. Lo ricordi?"
"E me lo chiedi anche? Ahah. Io continuo a seguirlo anche se non ne vado pazza come te."
"HAI ASCOLTATO ZINGARELLO?" Quasi urlo ma poi abbasso la voce perchè mi ricordo dei miei zii che dormivano e anche i miei due cugini, fratelli di Aicha: Omar e Fawzi.
Fawzi è più grande di Omar, ha la mia stessa età. Omar invece da 11 anni ed è un vero guastafeste.
"No, non l'ho ascoltata. Te l'ho detto che non ne vado così matta. Non conosco tutte le novità." Mi risponde alla domanda che le avevo posto.
"Ah, si? Allora domani te la farò ascoltare io."
"Volentieri. E senti un po', il fidanzatino?" Finalmente era arrivata la domanda più noiosa.
"Non sono fidanzata, non m'interessa nessuno per ora." Da quando il mio ex mi aveva lasciato, io avevo deciso di restare sola e dopo ben un anno così è stato. La nostra relazione è durata tre anni, stavamo bene insieme ma improvvisamente a lui è iniziata a non andar bene e così è finita male. Per me era davvero importante quel ragazzo al punto di decidere di andare avanti ma da sola e con nessun'altro. Purtroppo ho iniziato a sperare nell'impossibile e ho iniziato a sognare Ghali come mio ragazzo. Dalle stalle alle stelle, insomma.
"Tu invece? Come va con Mohamed? Finalmente vi fidanzate ufficialmente quest'anno no?" Le chiedo anch'io per aggiornarmi. Ero rimasta molto indietro con le notizie della mia famiglia qui in Tunisia...
"Si, sai benissimo che a Dicembre è venuto a chiedere a mio padre il permesso di conoscermi e mio padre ha accettato. Quest'estate ci fidanziamo ufficialmente."
"Finalmenteeeee" era ora. I due si amano un casino, mi piace come coppia e sono felice per loro.
"Finiamo di aggiornarci domani? Ora ho sonno e credo anche tu. Il viaggio è stato stancante no?"
"Abbastanza." Le rispondo. In verità non avevo tanto sonno ma le do la buonanotte e chiudo gli occhi. Provo a dormire. Spero di sognare Ghali.

 Spero di sognare Ghali

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