Lo scontro

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Il buio della notte che avvolge i pensieri
e ripensi a quello a quello che eri.

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Jake entra lentamente nella stanza di Kora e la vede seduta, senza più il pigiama rosa di prima, che passa la piastra sui capelli davanti allo specchio, per renderli lisci.

Lei lo intravede dal vetro riflettente -" Non so come faccia a stare con i capelli ricci. Li odio profondamente" - commenta lei con una faccia amara sul viso.

"È nata così e tu non ci puoi fare nulla. Anzi, perché non te ne vai e la fai dormire in santa pace!" - dice Jake avvicinandosi a lei.

La ragazza si gira verso di lui spostando la piastra per non bruciarsi -" Cosa ti fa credere che è così facile? Ormai esisto e penso che non puoi farci nulla, non credi?"

"Invece si, riuscirò a farti andare via dal suo corpo" - dice mentre serra i pugni, convinto di ciò che ha appena detto - " Non ti farò rovinare la sua esistenza. Da quando ci sei tu.. rendi tutto più complicato.." - continua amareggiato.

"Lo sai che non è colpa mia. È lei che mi ha creato" - detto ciò si rigira per continuare il lavoro.

Lui si avvicina a lei toccandogli le spalle -" Kora lo so che mi senti, ti prego svegliati e combatti tutto questo!"

Lei sbuffa stanca di questo patetico strazio.
" Uff.. non funziona così mio caro" - detto ciò sposta la piastra sulla mano di Jake che la toglie immediatamente al tatto -" Ops! Ti ho bruciato! Che sbadata"-  dopo di che continua a lisciarsi i capelli senza timore, come se non gliene fregasse nulla.

"Fai quello che vuoi ma non metterai piede fuori da qui"-  il ragazzo esce subito dalla stanza.

Lei guarda il ragazzo che se ne va e non sembra preoccuparsi minimamente della situazione.

Finito il lavoro, passa l'olio di semi sui capelli ben lisciati e si alza dalla sedia per spostarsi sullo specchio intero per guardarsi meglio.

Vestita con jeans blu scuro a vita alta un po' strappati qua e là, maglietta nera semitrasparente corta che si intravede un po' il reggiseno sempre del medesimo colore, trucco abbondante, scarponi in pelle alti sempre neri con cerniera dorata e dopo di che prende una giacchetta in pelle bianca.

"Peccato che non è nera.."- dice quasi dispiaciuta.

Scende dalla scala per andare verso la porta di ingresso ma l'aspetta con la divisa di poliziotto suo fratello.

" Credi di farmi paura vestito così? Ahahah patetico!" - il suo sguardo da menefreghista va a incrociarsi con quello di Jake che sembra convinto della sua posizione.

" .. e poi.. da quanto tempo è che sei lì ad aspettare come un cretino?" - chiede perplessa.

"Anche se riesci a uscire da questa casa, stai sicura che ti darò la caccia" - afferma lui non muovendosi dalla porta e ignorando la domanda ironica di lei.

"Ma di che hai paura? Sempre qui ritorno quindi perché non mi dai fiducia? " - chiede sorridente la ragazza.

"Perché sei perfida, inaffidabile, egoista e potrei continuare all'infinito. Secondo te mi scordo dell'ultima volta?"

"Ma andiamo, è successo solo una volta! "

"HAI MANDATO UNA RAGAZZA ALL' OSPEDALE!!" - grida Jake senza smuoverla.

" Tu non sai niente" - prende un respiro profondo -" Mi ha toccata e non lo permetto!" Continua.

"Non è una giustificazione per averle stoccato un braccio!" - controbatte lui.

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