"Harry? Harry? Maledizione, svegliati!"
Sentivo quella voce ronzare nelle mie orecchie ma non avevo alcuna forza
"Sono le otto e abbiamo lezione tra mezz'ora." spalancai gli occhi di colpo e davanti a me c'era Ed, con la faccia stravolta a causa del party della sera prima, gli occhiali storti e una tazza di caffè in mano.
"Perché non mi hai svegliato prima?" dissi sbadigliando anche se non riuscivo a muovermi.
"Non volevo svegliare lei."
"Lei?" chiesi stranito e poi vidi un braccio nudo penzolare dalla mia spalla e riconobbi il braccialetto al polso.
Perché avevo il braccio di Taylor addosso?
Scivolai lentamente fuori dal letto e quando mi girai la ritrovai completamente addormentata sull'altra metà del materasso senza canottiera e con le spalline del reggiseno abbassate.
Abbassai lo sguardo su di me e per fortuna avevo ancora le mutande addosso.
Cosa cazzo era successo?
"Alla fine ci sei andato a letto, eh?" Ed mi diede una gomitata semplice mentre a me veniva da vomitare.
"Non me lo ricordo, non ricordo un cazzo! Quanto ho bevuto?"
"Bè, Zayn e Niall ti hanno costretto a bere un bel po'."
Ero fottuto, letteralmente fottuto, non potevo essere andato a letto con Taylor, non doveva finire così la serata, non con lei.
"Ci hai visto fare qualcosa?"
"Vi ho visto baciarvi ma non ho la più pallida idea di come siete arrivati qui. Quando sono tornato dormivate."
"Quando sei tornato?"
"Circa un'ora fa?"
"Maledizione!" mi passai le mani tra i capelli cercando di non tirarmeli via a ciocche e andai in bagno per lavarmi il viso: ero pieno del suo rossetto, ma mi aveva mangiato la faccia?
Mi infilai direttamente sotto la doccia strofinando con forza, fino a scorticarmi la pelle, volevo lavarmela di dosso il più in fretta possibile.
"Ma la lasci in camera nostra?"
Mi ero vestito velocemente, non avevo neanche asciugato i capelli perché non volevo svegliarla e se si svegliava sarei stato costretto ad affrontarla e non avevo il tempo, la forza e il coraggio per farlo.
"Senti, non ho voglia di svegliarla e poi siamo in ritardo, le mando un messaggio, lo leggerà quando si sveglierà."
Uscimmo dalla stanza in fretta e furia riuscendo per fortuna a non svegliarla e quando finalmente arrivammo quasi davanti alla classe vidi i ragazzi parlottare tra di loro con Danielle al fianco di Liam al telefono.
"Alla fine sei riuscito a svegliarlo!" esultò Liam dandomi una pacca sulla spalla.
"Scusate, qualcuno ieri mi ha fatto ubriacare pesantemente."
"Davvero? Non è forse colpa di una certa bionda?" disse malizioso Zayn e sentì lo sguardo curioso di Danielle addosso.
"Sicuro di aver scopato? Dormivate come due agnellini." Mi prese in giro Niall.
"Li hai fatti entrare in camera?" urlai quasi contro Ed.
"Non è stato mica voluto, non sapevo che eri in camera con Taylor."
"Taylor?" chiese Danielle e sentivo il sudore freddo colarmi lungo la schiena.
"Si, lavora con Harry al caffè letterario." La informò Liam.
"Quella Taylor?"
"Lei." Disse io con tono sconsolato.
"Tu la conosci?" gli chiese Niall.
"Era la mia migliore amica, ci eravamo entrambe infatuate di Louis ma come ben sapete ho avuto la meglio io." Spiegò brevemente Danielle mentre la vedevo armeggiare innervosita col telefono e sperai con tutto me stesso che non stesse mandando un messaggio a Louis per dirglielo perché non avrebbe capito, perché avrebbe sicuramente pensato che l'avevo fatto per ripicca, ma non era vero, non mi sarei mai permesso, non con il suo odore e l'impronta delle sue labbra ancora addosso.
"Quanto è piccola Parigi? Chi lo avrebbe mai detto." Disse ridendo Zayn mentre io cercavo un modo per scappare da lì.
"Non dovresti frequentarla, Harry, è subdola e manipolatrice." Mi avvertì Danielle, sembrava quasi tradita dal mio comportamento.
"Possiamo andare a lezione e finirla con questa storia? Non c'è nulla da raccontare."
Tutti borbottarono sottolineando che ero pesante, che non sapevo divertirmi ma alla fine entrarono tutti in aula.
Sentì il telefono vibrare in tasca e lo presi con un gesto meccanico senza neanche controllare il numero.
"Pronto?"
"Harry? Sono Taylor, volevo avvisarti che sono andata via dalla tua camera."
"Ehi! Scusami se non c'ero ma avevo lezione e non volevo svegliarti."
"Non preoccuparti, è già tanto che tu mi abbia lasciato dormire da te, non ce la facevo proprio a tornare a casa."
"Posso farti una domanda?"
"No, Harry, non abbiamo fatto sesso, tranquillo." Feci un sospiro così profondo che lei mi sentì e scoppiò a ridere.
"Stavamo parecchio male entrambi e siamo collassati appena arrivati in camera."
"Diciamo che il risveglio è stato poco chiaro e imbarazzante."
"Posso immaginare, ma tranquillo, non è successo niente siamo ancora solo buoni amici."
"Mi fa piacere sentirtelo dire."
"Cosa? Che non abbiamo fatto sesso o che siamo solo buoni amici?" rideva.
"La seconda." E risi anche io decisamente sollevato anche se in quel momento mi resi conto che volevo parlare con Louis, che volevo impedire a Danielle di raccontargli tutto quello che in realtà non era successo.
"Ora scappo, ci vediamo oggi pomeriggio."
"A dopo."
Neanche il tempo di chiudere la chiamata che mi misi a correre per tutta l'università, doveva pur frequentare delle lezioni, essere lì per puro caso, ma nulla, di lui non c'era traccia e non mi aveva mai realmente detto dove dormisse e in quel momento mi resi conto di una seconda cosa: stavo facendo il matto per un ragazzo che nemmeno conoscevo, un ragazzo prepotente che da me voleva soltanto del sesso consolatorio, mi stavo dannando l'anima per un ideale e forse era tempo di tornare alla realtà.
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Révolution
Fanfiction"The Very first moment I beheld him, my heart was irrevocably gone."