Wolfed

Capitolo Due (seconda parte)

"Il resto?" Domandò Eren. Aveva compreso la situazione, ma alcuni fattori non gli erano ancora chiari: A quale mondo apparteneva quella gente? Cosa gli nascondevano i suoi parenti riguardo alla sua famiglia? E sua madre c'entrava qualcosa?

Erwin sembrò sorpreso dalla sua domanda: "Cosa intendi?"
"Voglio dire" Iniziò il ragazzo, puntando lo sguardo sul volto cadaverico dell'uomo, "Che il resto, tutto ciò che non riguarda la mia sicurezza, cioè la mia famiglia, i miei amici, la mia vita...Tutto il resto non conta niente? Mi state dicendo che non potrò più tornare a casa?"

"Riportalo indietro" Ordinò Levi, "Non può stare qui, Erwin"
"Non abbiamo scelta" Controbbattè il biondo, "Non siamo noi che decidiamo. Gli ordini ci vengono dati dall'alto, lo sai bene. Eren," Si rivolse all'altro, "Non sto dicendo che non rivedrai più la tua famiglia, ma semplicemente che in questo momento, la tua sicurezza è la nostra priorità. Capirai meglio quando verrà a prenderti il tuo...parente"

Levi alzò gli occhi al cielo e se ne andò, dirigendosi verso il SUV da cui era comparso.
Eren guardò Erwin con fare interrogativo.
"Lui è un po' così" Gli rispose l'uomo, facendo un gesto indefinito con le mani, "Ma è una brava persona, sono sicuro che te ne accorgerai presto"

"Allora immagino che dovrò iniziare a fidarmi di voi..." Sussurrò il ragazzo, "Almeno per adesso. Non sembrate proprio dei malviventi, anche se l'aspetto di Levi sembra dire il contrario"
Erwin ridacchiò "Non farti sentire da lui, per carità. Il colore del suo occhio è la cosa di cui va più fiero"

Eren deglutì, sentendosi improvvisamente in ansia. "È una lente a contatto...giusto?"
Erwin scosse la testa.

"Queste lo sono" gli disse e se ne tolse una dall'occhio destro, rivelando il vero colore dell'iride: rosso sangue.
Eren indietreggiò, senza fiato.

"Tu...sei..."
"Mi dispiace di avertelo detto così, ma era necessario che tu lo sapessi prima che vedessi qualcuno di noi bere bicchieri di sangue"
"Voi uccidete delle persone!" Urlò nel panico.

"Glielo hai già detto? Andiamo Erwin, hai rovinato tutto il divertimento" Si intromise Levi, spuntando da dietro l'auto. Si avvicinò lentamente agli altri due, e sorrise, mostrando due paia di canini affilati.

Eren si lasciò sfuggire un mugolio di terrore, tenendo gli occhi fissi sulle labbra dell'altro, quando qualcuno gli toccò la spalla. Lanciò un grido di terrore e tirò un pugno dritto sullo zigomo di Erwin, che però rimase immobile, sospirando leggermente.

"Calmati, scemo" Intervenne Levi, "Se
avessimo voluto ucciderti lo avremmo già fatto"
Eren sgranò gli occhi.

"Quello che Levi voleva dire" Riprese Erwin, spostando la mano di Eren dalla sua faccia, "È che noi non facciamo del male agli esseri umani. Siamo una comunità pacifica, ci nutriamo solo di sangue animale e siamo anche in buoni rapporti con gli umani"

"Il nostro gruppo", continuò Erwin, "Prende il nome di Scouts. Non siamo solo vampiri: ci sono anche umani, licantropi, stregoni..."
"Okay, ho capito, sono finito sul set di Twilight. Se non vi dispiace, tolgo il disturbo" Eren fece per andarsene, ma voltandosi, si ritrovò faccia a faccia con un altro tizio. Biondo, alto anche più di Erwin, con dei baffetti ridicoli, ma con un paio di occhi rossi che non lasciavano scampo.

"Oh, eccoti qua, Mike" Lo salutò Levi, con una cordialità inaspettata. Poi guardò Eren, sorridendo "Mike adora
uccidere i ragazzini fastidiosi come te" Gli spiegò.
"Levi" Lo richiamò Erwin.
"Che c'è? Stavo socializzando un po' con il nuovo arrivato" 

"Quindi..." Iniziò Eren con voce flebile "Tutte quelle leggende...vampiri, lupi mannari, streghe...è tutto vero?"
"Dipende da ciò che intendi" Rispose Levi, mentre Erwin faceva a Mike il resoconto di quello che era successo.
"Se prendi il fatto dell'aglio per i vampiri...non li tiene affatto lontani" Gli spiegò, parlando come se lui stesso non fosse un vampiro, "Quella dell'aglio è solo una credenza, mentre i paletti nel cuore...beh, quella un po' meno"