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"Ma dove è?" Mi guardo intorno cercando una persona, una persona precisa ma senza ricordarne il volto e il sesso.

La cerco con la vista in quella strada affollata e bianca, dove ci sono anche io.

È tutto bianco, una strada fatta di mattoni bianchi su una collina con l'erba bianca.
Sembra di trovarsi in paradiso.

Il cielo senza nuvole con un sole che splendeva e riscaldava. Tutti a mezze manicche a morire di caldo, tutti tranne me.
Io stavo bene, sentivo il calore del sole su di me ma stavo bene, avevo quasi freddo.

Mi guardo intorno un'altra volta e trovo un gruppo di persone della mia stessa classe che si divertivano a saltare giù dalla ringhiera azzurrina, da dove si poteva vedere il mare in lontananza se ti sporgevi.

Non era loro che cercavo.

Cerco sempre con lo sguardo e trovo i miei tre migliori amici che parlano.
Neanche loro cercavo.

E allora chi?
Chi sto cercando precisamente?

Decido di spostarmi in quella lunga fila e di andare più avanti.

In quel momento mi viene un flashback, tutte quelle persone erano persone della mia scuola che aspettavano, come me, il suono dell'ultima campanella per annunciare la fine della scuola.

Mentre cammino di fretta tra la gente mi cade lo sguardo su un ragazzino alto poco più di me, appoggianto all'azzurra ringhiera.

Mi avvicino a lui, riconoscendolo ma mi rendo conto fin da subito che non era lui che stavo cercando.
Lui l'avevo incontrato per sbaglio.

Il ragazzo era vestito completamente si jeans bianco e aveva una tinta di capelli color rosso fuoco.
Lo squadro con lo sguardo e noto che farneticava qualcosa mentre muoveva le dita come se stesse tenendo il conto di qualcosa.

"HOBIII~" Urlo felicemente avvicinandomi a lui per salutarlo.

Lui sembra impassibile al mio saluto e continua a muovere le dita per risolvere un conto, per lui difficile.

"Ehy, ciao." Dice per poi tornare con lo sguardo sulle sue dita.

Io mi metto in punta di piedi e gli prendo dolcemente il collo per poi posare le mie labbra sulla sua guancia, posando su di essa un dolce bacino.

Subito dopo il mio bacino, gli sorrido e con una mano lo pulisco.
Mi rendo conto che sulle labbra avevo qualcosa di trasparente e appiccicoso, come della marmellata trasparente.

Inizio a baciargli ripetutamente le due guance e dopo ogni bacio lo pulivo delicatamente con le dita da quella sostanza trasparente e molto appiccicosa.

Ad un certo punto Hoseok mi ferma e mi guarda serio.

"Aiutami a fare questo conto." Dice e io annuisco pronto ad ascoltare la sua operazione.

"Dodici meno sette." Io lo guardo e sospiro, non essendo capace di risolverla e riprendo a baciargli le guance fregandomene del conto che lo tormentava.

Continuo cosí finchè Hoseok non mi respinge urlando felicemente.

"Ho capito! Ho capito! Ho capito!" Urla lui felicemente.

"Cosa?" Gli chiedo inclinando leggermente la testa, non capendo.

"Dodici meno sette fa cinque!" Dice ler poi ripeterlo altre cento volte.

Io lo guardo spaventato, come se fosse impazzito.
Mi allontano velocemente da lui indietreggiando.
Subito tutto diventa sfocato.

○ Dream ;Taekook ○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora