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Passò qualche giorno e io continuai a stalkerare quell'account.

"Dovrei smetterla di stargli cosí addosso, d'altronde non ci rivedremo mai." Dissi posando il telefono sul comodino.

"Non posso di certo spuntare dal nulla con un: “ ehy ciao, ti ho sognato mesi fa dopo dodici anni dal nostro incontro. Ti stalkero dal mattino alla sera, ti va di venire qui a seoul e di addottarmi?”." Pensai ridendo alla probabile risposta che avrebbe potuto mandarmi se gli avessi mai mandato un messaggio del genere.

“Di certo una denuncia non me la toglierebbe nessuno.” Pensai ridacchiando.

"Golden boy, golden boy, golden boy."
Il mio telefono squillò facendomi canticchiare quella fantastica suoneria fatta appositamente per me.

Era una notifica da parte di instagram.

"Bae.tae_95 ha aggiunto un elemento alla sua storia." Lessi ad alta voce per poi cliccarci sopra.

Quell'account del famoso ragazzo che aveva ormai riempito le mie giornate di pensieri, aveva appena aggiornato una storia.

Credo di essere stato il primo a guardarla.

Appena la guardai rimasi scioccato, credevo di essere l'unico ad essere impazzito.

"Ponte bianco, Daegu. 12/07/2005. Sto tornando solo per te. Dopo tutto questo tempo ti ho sognato e non so neanche il perchè. Quindi decido dopo tredici anni esatti, di ritornare in quel punto... solo per te. Non ricordo bene il tuo nome ma spero.di non essere stato l'unico a fare quel sogno. In tal caso, ti aspetto lo stesso."

Appena lessi quelle parole rimasi scioccato.
Mi toccò rileggere il tutto dieci volte prima di rendermene conto.

Lui, quel ragazzino.
A daegu.
Pronto ad aspettarmi di nuovo.
Dopo tredici anni.

Guardai subito che giorno fosse, era proprio il dodici di luglio.

Voleva dire solo una cosa: dovevo raggiungerlo il prima possibile.

"Daniel." Chiamai daniel e gli chiesi un parere molto importante.

"Secondo te papá mi accompagna?" Daniel non rispose, sospirò solo.

"Tu prova." Disse per poi salutarmi.

Feci il numero dell'ultima persona che volevo chiamare.

"Pronto?" Dissi.
"Chi parla?" Chiese mio padre dall'altra parte.

"Tuo figlio, jungkook. Senti, avrei bisogno di un urgente passaggio verso daegu." Dissi velocemente e lui ridacchiò.

"Ma certo che no." Disse continuando a ridere.

La rabbia mi ribollí nelle vene.
“TU, SEI UNA PERSONA ORRIBILE. NON MERITI NEANCHE DI ESSERE CHIAMATO PADRE.” Dissi per poi buttargli giù.

Ci sarei andato io, da solo.
“Voglio trovarlo, so di poterlo fare.” Dissi tristemente.

"Anche da solo se servirá." Dissi per poi dirigermi velocemente perso la stazione.

○ Dream ;Taekook ○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora