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Passarono molti giorni da quel sogno strano e non sapevo ancora a spiegarmi niente.

Mille teorie dominavano la mia mente, ormai non pensavo più a nient'altro che a quel sogno.

Quale era il significato?

I miei pensieri furono interrotti dal mio telefono che squillò.
"Pronto?" Risposi in modo assente, ancora sdraiato sul letto.

"Jungkook, vuoi uscire?"

Sospirai e chiusi gli occhi.
"Abbi pazienza Daniel, non ne ho proprio voglia." Dissi a mio fratello minore.

Ci separavano sette anni e in questo periodo si facevano molto sentire.

Io vent'enne e lui un ragazzino che frequenta la terza media.

"Avanti! Usciamo hyung." Disse Daniel e sospirai.

"Va bene." Dissi per poi alzarmi ed andare a prepararmi.

Cosa non si fa per amore per il proprio fratello minore.

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Una volta arrivati al bar iniziammo a discutere come nostro solito, decido così di raccontargli il mio sogno.

"Hyung..." Disse lui con sguardo concentrato a formulare una risposta sensata.

"Sì?"

"Ma sette non sono gli anni che ci separano?" Disse e alzai le sopracciglia, sorpreso.

Non ci avevo proprio pensato.

"Vero!" Risposi.
"Vediamo.... dodici meno sette uguale a cinque." Daniel ripeteva quelle parole all'infinito, proprio come aveva fatto Hoseok.

"E se fosse successo qualcosa quando avevi dodici anni?" Chiese Daniel e io lo guardai pensieroso.

"E allora il “meno sette uguale a cinque” cosa c'entra?" Chiesi e lui alzò le spalle.

"Magari è una chiave per collegarti a qualcosa riguardante la persona che cercavi... magari non è che stavi cercando proprio me?" Disse lui e io negai.

"Non credo..." Dissi sospirando per poi guardare fuori dalla finestra.

"Magari è qualcosa successa il dodici luglio del 2005..." Disse Daniel e io lo guardai.

"Nel 2005 avevo otto anni e tu uno." Dissi guardandolo.

"In ogni caso, adesso hai 20 anni e venti meno dodici fa otto." Disse Daniel e sospirai.

"Ogni conto porta all'otto." Dissi riflettendo.

"Hyung, cosa è successo quando avevi otto anni?" Mi chiese e cercai di ricordare.

"Mamma è morta e papá ci ha lasciati da soli mentre pensava al suo lavoro." Dissi col magone.

Ho cresciuto io mio fratello.
Mio papá ha contribuito solo dandoci pochi soldi.

"Poi?" Chiese e mi asciugai una lacrima.

"Siamo andati a Daegu prima che la mamma si ammalasse..." Dissi.
Quel  bellissimo posto mi ha fatto innamorare.

Tutti quei colori mi hanno creato mille emozioni e mille sentimenti.

"Poi?" Chiese.

"Quante cose devono succedere in un anno?!" Dissi a daniel ridendo e lui sorrise insieme a me.

"Ho incontrato un ragazzo bellissimo e dolcissimo." Disse ricordandomene vagamente il viso.

"Davvero hyung?" Chiese daniel ed annuí.

"Sí ma non ricordo niente di lui, mi ricordo solo che l'avevo incontrato su un ponticello bianco e pieno di fiori." Dissi e daniel sorrise.

"Bingo!" Urlò e lo guardai stranito.

"Non è che per caso stavi cercando lui?" Disse e io negai sorridendo.

"Daniel, non ha senso cercare una bambino che adesso avrá più o meno la mia etá. È assolutamente assurdo quello che stai dicendo. Lo sai?" Dissi sorridendo.

Mio fratello si stava proprio impegnando per aiutarmi.

"Prova a cercarlo." Disse e io negai.

Tornammo a casa non facevo altro che pensare alla nostra conversazione.

Ormai quel ragazzino è acqua passata, sono passati dodici anni.
Non ha assolutamente senso sognarlo adesso, anche se......

Muoio dalla voglia di rivederlo un'altra volta.

Quel suo sorriso mi aveva colpito fin dall'inizio... quel suo carattere vivace e gioioso.

Iniziai a ricordare dei particolari di quel bambino che avrá avuto circa la mia etá.

E se Daniel non si stesse sbagliando? E se stavo cercando proprio lui?



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