CAPITOLO 21

709 37 1
                                    

pov. Severus

guardo attentamente i due gemelli, si sono posizionati affianco ad Hermione, Jorghe e quello che mi preoccupa di più e mi mette tristezza, non c'è segno di emozione o di qualsiasi altra cosa, se ne sta li come se non ci fosse, guarda tutti ma posso chiaramente vedere che in realtà non sta guardando nessuno, ha quello sguardo cupo e vuoto che mette a disagio. Guardo Hermione che mi sta fissando solo ora noto che tutti i presenti mi stanno fissando.

-Forza stiamo aspettando!- dico cercando di essere più duro possibile, ma la mia voce mi tradisce. Hermione prende un bel respiro e stringe le mani dei gemelli.

-Va bene, però non interrompetemi- tutti annuiamo e lei riprende- 11anni fa mi sono svegliata nel limbo, quello dove siamo stati io e Severus quando abbiamo dovuto scontare la ''punizione'', li ho incontrato Tom Riddle che mi diceva di aver scelto me e Severus come genitori perché sapeva che noi lo avremmo amato mentre nella sua vita precedente li era stato negato, nel limbo come ben sapete il tempo passa in maniera diversa e io in pochi giorni mi sono ritrovata con un pancione enorme ma in realtà erano passati gli ultimi 4 mesi della mia gravidanza, prima che iniziassi a sentire i dolori del parto Jorghe si presentò a me, mi disse che avevamo avuto una seconda possibilità, ma come già Tom mi aveva detto per poter essere felici bisogna pagare un prezzo e accettare le conseguenze, io accettai subito, tutto pur di tornare da voi- Mi guarda, posso chiaramente vedere il dolore nei suoi occhi e il mio cuore sta per scoppiare- non sapevo che però le conseguenze erano cosi dure, avrei dovuto cambiare e non sarei potuta tornare da voi ne comunicare con voi, però questo lo scoperto dopo quando mi sono risvegliata in un bosco fitto hai piedi di una montagna con due fagottini in una culla affianco a me, per fortuna avevo la mia bacchetta subito evocai il mio patronus per spedirvelo ma appena pronunciai l'incanto e li diedi il messaggio, quest'ultimo mi guardò con aria triste e la sua bocca si apri ma non era la mia voce...''11 anni è il prezzo da pagare se dai tuoi cari vuoi tornare,11anni di vite divise per capire quanto siano unite,11 anni e il figlio che ha scelto svelerà la verità mentre il gemello cederà all'oscurità,11 anni se vuoi tornare è il prezzo da pagare, ma ricorda il cambiamento è necessario mentre il figlio più debole sarà risparmiato quando il vero amore verrà ritrovato''... questa era la profezia, ero paralizzata non sarei potuta tornare questo mi era ben chiaro allora decisi che per 11 anni avrei dovuto vivere li in quel posto, andai vicino ai piedi della montagna e li trovai una caverna molto spaziosa, sarebbe stata la mia nuova casa. Presi i miei piccoli ed entrai, l'essere la strega più brillante della mia età mi è servito molto perché resi quella caverna in una casa confortante, trasfigurando ogni cosa in cose utili , trasformai dei massi in un letto matrimoniale, mentre per fare i mobili, le sedie, tavolo e cucina trasfigurai gli alberi, sono riuscita anche a creare un camino trasfigurando delle pietre, per il cibo e stato un po' più complicato ed è proprio per quel motivo che decisi che avrei dovuto diventare un animagus, vi stupirà sapere che ci sono riuscita al secondo tentativo è proprio vero che quando vuoi una cosa con ogni fibra del corpo puoi farla, all'inizio non mi accorse del mio cambiamento, ero troppo impegnata a studiare i miei gemelli, soprattutto Jorghe sapevo che era lui il ''figlio più debole'' e infatti dovete sapere che Lui è diverso- posso chiaramente sentire la tristezza nella sua voce mentre Jorghe era impassibile - lui non sa controllare i suoi poteri e come se essi si fossero rivolti in lui, non può controllarli e quando sta per esplodere dobbiamo creare delle barriere attorno a lui per non restare Uccisi- dopo quest'ultima parola il mio cuore si ferma come anche il mio respiro, vedo chiaramente tutti i presenti fare dei passi lontani da Jorghe, mentre Tobias ci guarda tutti malissimo proprio quest'ultimo prende la parola.

-Stupidi Mio fratello non è un mostro!- grida facendoci sobbalzare

-Tom calmati e normale che reagiscono cosi, loro non possono capire, a parte Albus- guardo verso quest'ultimo e vedo che a stento trattiene le lacrime, Jorghe sembra che sia come sua Sorella Ariana, una volta Abelford mi raccontò la loro storia- comunque una volta quando i gemelli avevano più o meno 4 anni, successe...Jorghe ebbe una crisi e un scoiattolo che era li vicino morì, per fortuna non era toccato a me o a Tom. Da li iniziai a creare questo scudo, se vi impegnate potrete sentire una forza intorno a Jorghe quella e la barriera che abbiamo creato io e Tom e costantemente attorno a Jorghe, per fortuna man mano che crescevano Tom mi aiutava di più e Jorghe era sempre più cupo ma dolcissimo, non c'è bimbo più dolce posso giurarlo. poi un paio di settimane fa mi sono ritrovata sulla porta di casa Albus Silente con le lettere per i miei figli ero cosi scioccata e felice ma ero anche molto spaventata, 11 anni erano passati ma io non ero più la stessa e poi c'era il problema di Jorghe ma non potevo non tornare era tutto quello che che ho aspettato per 11 anni, poi non potevo negare a Tom di andare a Hogwarts, ma soprattutto il mio cuore, anche se non sono più quella che ero mi gridava di tornare da Te- si volta a guardarmi e la mia maschera va in frantumi mi alzo come fa lei, sotto gli sguardi di tutti mi corre praticamente addosso e la stringo a me, scoppia in un pianto che mi fa tremare il cuore e una lacrima scende dal mio viso, finalmente niente più ghiaccio solo io e lei, mentre con una mano gli accarezzo i capelli noto che questi stanno cambiando colore, tornando a quel castano che tanto amo. Tutti i presenti ci guardano, io alzo il viso di Hermione noto che però i suoi occhi sono ancora azzurro chiaro, un passo alla volta. Mi volto verso Albus- TU! perché non mi hai detto nulla da quando lo sapevi? - Lui mi guarda e lo vedo sospirare...

-Io lo scoperto appunto qualche settimana fa, quando tra i nomi dei ragazzi a qui dovevo inviare le lettere di ammisione ad Hogwarts sono comparsi i loro nomi, io ero scioccato e non volevo illudere nessuno quindi sono andato a controllare di persona, dovete credermi quando vi dico che ero proprio sconvolto, ascoltai tutto quello che mi disse e la rassicurai che avremmo trovato una soluzione, gli offrì il posto di Minerva cosi che era a contatto con tutti ma anche dopo non ho potuto dirvi nulla perché Hermione me lo chiese come un favore personale e poi era più che giusto che vi dicesse tutto voi...ora se non vi dispiace vorrei fare qualcosa che non ho potuto fare il sala per ovvie ragioni, Jorghe non può avere molto stress e stare con troppe persone attorno e questo ci è chiaro ma non voglio negarli il piacere di frequentare scuola- a Queste parole Hermione si irrigidisce tra le mie braccia, cerca di replicare ma la blocco.

-Hermione nostro figlio a il diritto di frequentare la scuola e poi ora a tutta la sua famiglia pronta a proteggerlo non temere.- ero davvero arrabbiato prima ma ora so solo che la mia famiglia deve stare unita. Hermione annuisce ma noto che ha un po' paura.- Procedi pure Albus!

Quest'ultimo prendere il cappello, noto che Jorghe e rimasto indifferente a tutto e solo ora capisco che sta chiudendo ogni suo sentimento per non avere una crisi, Tobias al suo fianco, il cappello li viene appoggiato sulla testa e quello che dice mi stupisce.

-Mio caro ragazzo sei un perfetto TASSOROSSO!

un Salto nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora