I'm back

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Tre anni…

I pensieri di White erano concentrati su quelle due parole.
Camminava a passo veloce percorrendo il piccolo sentiero che conduceva al Tempio Abbondanza, un piccolo altopiano nei pressi di Baia Spiraria, circondato da splendide cascate cristalline. Il caldo sole pomeridiano stava per tuffarsi nell’orizzonte, il cielo limpido si stava tingendo di un rosa acceso mentre una luce rossastra s’imbucava tra le chiome degli alberi creando un’atmosfera estiva.
Bubu, la sua Pignite, la seguiva trotterellando.

Sono passati tre anni…

La ragazza si faceva via via più agitata, aumentando la velocità fino a iniziare a correre. Arrivata quasi in cima all’altura si fermò sopraffatta dalla fatica, il corpo le imponeva di fermarsi ma l’irrefrenabile istinto di proseguire quella corsa disperata divenne padrone di quella fragile mente. Il suo sguardo si posò sulla figura che giaceva immobile di fronte al piccolo altare.
Vide quei capelli castani, arruffati, coperti dal berretto rosso che ben ricordava.
Maglietta nera coperta da una felpa blu, pantaloni neri stropicciati e un paio di consumatissime Nike rosse. Il cuore di White smise per un attimo di battere.
Tutti gli elementi combaciavano perfettamente ai suoi ricordi, incredula fece due passi in avanti finché non si accorse che il ragazzo di fronte a lei indossava una pettorina bianca e logora che recitava la scritta: BW Agency.
Le lacrime iniziarono a bagnare le candide guance della Presidentessa, volle chiamare a squarciagola il suo nome ma un singhiozzo smorzato le tolse il fiato.
Lui iniziò ad avvicinarsi, sempre di più, finché i due non si trovarono uno di fronte all’altra.  
Non un istante di più sarebbe riuscita ad aspettare vedendo Black di fronte a lei, si gettò così tra le braccia del ragazzo stringendolo con tutta la forza che aveva in corpo, mentre le lacrime impregnavano dolcemente la sua felpa .
White stava vivendo ogni attimo al pieno di tutti e cinque i suoi sensi: viveva ogni suo singolo respiro, ogni istanza del suo profumo, le sue calde mani che le cingevano la vita, tutto come se di punto in bianco avesse potuto perderlo di nuovo.
Le parole che White avrebbe voluto dire erano tante, troppe, ma in quel momento l’unica cosa che riusciva a fare era rimanere in un triste e al contempo gioioso silenzio.
-Mi sei mancata… -.
La voce del ragazzo, per quanto dolce fosse, non riusciva a mascherare un immenso dolore. Gli sguardi dei due si incrociarono, White scrutò ogni singolo particolare del suo viso, dalle sue iridi castane alle sue guance lievemente paffute, le sue sopracciglia, le sue labbra.
Le mancava da morire quel viso.
Black strinse improvvisamente la ragazza a sé, in un attimo le labbra dei due giovani si sfiorarono in un’esplosione dei sensi. White non riuscì a trattenere una lacrima che fluì tra le loro labbra, donando un dolce sapore salato a quel momento di pura follia di piacere.
La donna sentì il cuore esploderle, la mente le diceva solamente:

Non lasciarlo più andare.

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