Prologo

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(JADE'S POV)
Era mattina, saranno state le 6:30 del 15 Agosto, stavo correndo da circa un ora, quando sentii un movimento, un fruscio. Mi voltai e non vidi nulla, continuai a correre con le orecchie tese. Sentii un altro fruscio e scattai in avanti, dopo una cinquantina di metri scartai a destra verso il Monte Blu, famoso per i suoi boschi. Nella contea, dalla parte chiamata Sunsetville vi erano monti deserti pianure e molto altro, era un piccolo mondo tutto nostro. Continuai a correre, conoscevo quel momente come le mie tasche. Mentre svoltavo per raggiungere il lago qualcosa mi buttò giú, ero bloccata a terra due zampone grigie, alzai lo sguardo e vidi un grosso lupo grigio che mi fissava con i suoi occhi gialli, le zanne candide scoperte e pronte a lacerarmi la carne, sorrisi perfida e lo spinsi rotolando fino ad uno spiazzo, scavalcai un paio di alberi abbattuti e percorrei un sentiero che conoscevo bene, entrai di corsa a casa e mi affacciai dalla finestra e vidi il lupo tramutarsi in un uomo, mio padre. Era l'alpha del branco del Monte Blu, io la sua unica beta poichè ero sua figlia, lui era troppo vecchio per trasormare altri beta, lo avrebbero ucciso subito per la sete di potere. Lui allora ricorse a me. Sua figlia... Dovevo ucciderlo per creare una nuova stirpe del nostro branco, ma non sarebbe potuto succedere finche non mi fossi trasformata, ero una lupa tardiva; avevo gli istinti di una lupa, senza la trasformazione. Entrata in cucina vidi la mia migliore amica che cucinava, sentii subito l'odore del bacon e delle uova strapazzate, mugugnai e andai a prendermi una tazza di caffè amaro, Hanna mi vide e disse : "Buongiorno lupetta! Com'è andata la corsa?" in quel momento entrò mio padre che dopo aver annusato l'aria disse : "Male, sono ancora vivo." Hanna rise mentre io apperecchiavo, c'era odore di tensione, Hanna non lo percepiva essendo umana ma io e il mio alpha si. Sentii un tonfo, uno sparo e mi girai. Vidi Hanna a terra svenuta, sbarrai gli occhi e mi girai verso mio padre. Quello che vidi mi paralizzó, cercai di urlare ma dalla mia voce uscí solo un urlo strozzato, mio padre era a terra, morto, con una pallottola di cui riconoscevo l'odore...

Strozzalupo...

Non feci in tempo ad andare a soccorrerlo che l'odore di quella piantaccia mi invadesse le narici, e io caddi a terra svenuta.

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Salve a tutti questo é il prologo della mia nuova storia "Alpha" é un po' corto ma vi giuro che giá dal prossimo capitolo avrete capitoli mooolto più lunghi

Grazie di aver letto queste piccole righe, commentate e votate se vi piace la storia

Enjoy!
-kdocet

IL BRANCO- ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora