Capitolo 3

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JADE POV

Ero nel bosco, di nuovo, mi dava pace quel luogo, la natura, gli animali. Ero sdraiata vicino ad un albero mentre giocherellavo con filo d'erba. Sentii un rumore, una macchina, andava verso casa, corsi verso il rumore, quando arrivai mi nascosi dietro un albero, quello che vidi mi fece rimanere di sasso, un ragazzo bellissimo, alto capelli castani, occhi verdi come i miei, labbra carnose, naso proporzionato a tutto il resto e una mascella perfetta. Vidi che andava alla porta e parlava con Hanna, non riuscivo a sentire che si stessero dicendo, ero troppo lontana, quando vidi che il ragazzo ripartí con la sua auto andai da Hanna, la vidi con gli occhi a cuoricino mentre metteva in ordine il casino di stamattina in cucina, ancora non riuscivo a credere che fosse morto...

Andai verso di lei e la spaventai, ridemmo per un po' poi mi porse delle lettere <<Sono da parte di tuo padre...>> sbarrai gli occhi e presi il mazzo, non erano molte... una decina, aprii la prima, erano numerate era scritta a mano, inchiostro verde scuro, il mio preferito, e lui lo sapeva, era di poche parole:

"Cara Jade,
Se hai ricevuto queste lettere, non ce l'ho fatta e mi hanno ucciso, ma tranquilla l'ho specificatamente chiesto io ai cacciatori, adesso dovrai crearti un branco, e ti prego, inizia da Hanna, apri la seconda lettera solo dopo che sarai riuscita a trasformarti al secondo stadio, immaginati con i canini e gli artigli, pensa a qualcosa che ti faccia arrabbiare.

Con amore,
Jhon White"

Mi preparai mentalmente, chiesi ad Hanna di stare a vedere, mi immaginai con gli artigli, i canini e gli occhi da lupo, quando li riaprii vedevo rosso, Hanna mi guardava con gli occhi spalancati mi trascinò davanti allo specchio e mi vidi... avevo gli occhi rossi, ero ufficialmente un alpha. Guardai Hanna e le porsi la lettera, appena la lesse le vennero le lacrime <<Ho sempre voluto essere come voi, Jhon lo sapeva, per questo ti ha consigliato me, non mi voleva trasformare e sai perché, peró sono felice si sia ricordato di questo dettaglio... Se vuoi, fallo, non mi importa del dolore>> Hanna stava singhiozzando, i suoi l'avevano abbandonata, frequentavano l'asilo insieme, e quando mio padre ha saputo la sua storia, bhe... l'ha portata via dall'orfanotrofio ed é venuta a vivere qui. La guardai intensità e le dissi <<fará male>> ma ti giuro che passa in fretta. In realtà non sapevo quanto durasse, era la mia prima volta e papá non me lo ha mai spiegato, mi avvicinai al suo fianco e piano piano addentrai con i miei canoni nella sua carne, la sentii sussultare, e trattenere un grido, quando mi staccai le lasciai la ferita è la misi a dormire, nel frattempo sentii qualcuno bussare alla porta, mentre mi avvicinanoiniziai a sentire un odore di resina e di menta, un odore buonissimo particolare, subito inspirai quel buon odore fino a riempirmene i polmoni e con passo svelto mi avvicinai alla porta, sentivo la mia lupa Moon ululare, e sapevo cosa volesse dire. Quando aprii la porta mi trovai davanti un metro e novanta di dio greco, capelli neri come la pece, occhi azzurri come il ghiaccio, e delle labbra che sembravano finte per quanto fossero belle, mi sorrise, capii che era un Alpha, quindi non potevo rivendicarlo come mio, avevo un branco da creare e non potevo pensare al mio Mate, che era davanti a me, ed era bellissimo.
Mi accorsi che dietro di lui c'era il ragazzo di prima che con lo sguardo sbirciava dentro casa, li guardai e chiesi <<Chi siete?>> il dio greco mi giardó e mi sorrise << Sono Scott, Scott Ward. Sono l'Alpha del branco del deserto nero meglio conosciuto come BlackBlood e tu devi essere Jade giusto?>> Annuii incantata da tale splendore e guardai il suo amico, che non smetteva di fissare un punto dietro di me, Scott disse <<Lui é Aiden, il mio primo Beta, e la ragazza dietro di te deve essere Hanna giusto?>>  Mi girai di scatto e vidi la mia migliore amica che fissava Aiden, si avvicinó fino a sfiorarlo col viso, e con una voce sovrumana disse <<MIO!>> Il castano la guardó e con voce altrettanto sovraumana disse <<MIA!>> Sconvolta li feci entrare, mentre la mia migliore amica andava a togliersi le bende, e i due ospiti si sedevano sul divano, mi misi a preparare il the che una signora mi aveva insegnato a preparare, era un infuso di erbe e frutti di montagna, menta, ribes, lampone e qua che petalo di lavanda.

SCOTT'S PO

Guardavo Jade come se fosse una visione, quando avevo sentito il suo odore, lavanda e bosco, mi ero perso mentalmente, non mi aspettavo do trovarmi davanti una ragazza alta sul metro e settanta, capelli neri con riflessi blu come la notte e occhi verdi, sembrava ci fosse un bosco fittissimo dentro quegli occhi giganti, un nasino alla francese e un corpo niente male, poco seno eh, ma un culo... mamma mia, quello si che si chiama culo. La vidi offrirci due tazze di the, era buonissimo, odorava di menta e lampone e altri aromi che non riconoscevo.
La guardai e le ringraziai, si sedette sulla poltrona davanti al divano e mentre sorseggiava il suo the le osservai le le labbra, carnose e arrossate, erano perfette per stare sulle mie di labbra, il mio lupo Night ringhiava contro di me per non averla fatta ancora mia ma qui, nel nostro piccolo mondo, era la donna ad essere la prima a rivendicare il compagno, quindi suppongo che aspettasse un momento per stare soli, proprio in quel momento arrivó Hanna che portó in camera sua Aiden, lasciando cosí me e Jade soli. Un silenzio imbarazzante regnava nella stanza, decisi di rompere il ghiaccio <<Ti manca Jhon?>> <<Come potrebbe non mancarmi? É mio padre>> <<Sai non mi ricordo di te, sono stato ospitato qui per un po' ma non ti ho mai vista>> <<Questo dipende da quando sei stato qui>> <<Avevo circa 5 anni quindi tu ne avresti dovuti avere... 2 o 3 se non sbaglio>> mi fissó per qualche secondo prima di rispondere <<Ho vissuto con mia madre fino ai 3 anni, poi lei è... morta e sono venuta a vivere qui>> abbassó lo sguardo fissano il liquido nella tazza <<Mi dispiace, non era mia intenzione portare a galla dei ricordi così dolorosi, non hai fratelli o sorelle?>> chiesi sperando si ricordasse di Aiden <<Si, un fratello gemello, quando Mamma é morta ci hanno separati, lui non so dove sia, sono anni che con mio padre cerco e ricerco, ma niente, non lo trovo>> disse tornando a guardarmi con quei suoi occhioni da cerbiatta, le sorrisi e rassicurandola le dissi <<Lo troverai, ne sono certo>>

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SPAZIO AUTRICE

Ciau! Allora, sono riuscita ad aggiornare e scusate se il capitolo é un po'corto ma ho davvero poco tempo questa settimana, prometto che cercheró di aggiornare al più presto, vi faró sapere giuro!!!

~kdocet

P.s.= Stellinate e commentate il capitolo!!!

IL BRANCO- ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora