"Noi non siamo normali"
Ma è impazzito,perché ho accettato,potevo cedere il mio posto a Zoe.
<T-tu...sei fuori completamente...come un balcone!>
<È quasi notte e io ho altro da fare ciao> rispose
<Cosa?> dico io curiosa
<Non sono affari tuoi!>
<Ma che cosa avresti da fare di così tanto importante?!>
<Niente...ora in cella,sù a dormire!>
Non ho capito...si comporta come se fosse mio padre
<Ehi tu...>iniziai
< In cellaaaa!> urlò
Null ed Entity si affrettarono a prendermi e portarmi di nuovo dentro.
La Luna era splendente,ma qualcosa rovinata quella così splendente serata: Atlis era di nuovo di cattivo umore e non capivo perché
<Atlis...ne vuoi parlare?> chiesi
<Di che cosa?> rispose lui tutto d'un fiato
<Di ciò che ti sta succedendo>
<Cosa mi sta succedendo?>
<Tu non sei così...tu...>
<Io,cosa?!>
<Ehm...> non sapevo bene cosa dirgli in realtà
<Ragazzi,va tutto bene?>
ci interruppe Dargon Fire
<Si Fire!> risposi
Atlis si sedette nell'angolo più buio della cella,lasciandoci soli: io e Dragon Fire.
<Che ha?> domandò Dragon Fire
<E che ne sò!>risposi
<Che ti hanno fatto?>domandò incuriosito
<Niente tranquillo> risposi con un sorriso,
poi ci sdraiammo a terra e ci addormentammo.
Mi svegliai di colpo,sentii qualcosa:dalla camera di Herobrine provenivano dei rumori inquietanti,una specie di urli.
Mi avvicinai alle sbarre della cella e provai a forzare la serratura,ma non c'era modo di uscire; così guardandomi intorno notati una torcia di pietra rossa...la presi e quando il fuoco sfiorò la serratura,quella si scolse.
Uscii dalla cella e seguii i rumori, finché non arrivai davanti ad un enorme portone di legno.
Lo aprii leggermente e ciò che vidi fu impressionante!
Herobrine era seduto sul suo trono,Entity teneva Atlis per le braccia sdraiato a terra, mentre Null gli passava sulle gambe una sega circolare!
Non potevo resistere: gli urli di Atlis erano spaventosi...chiusi gli occhi era uno spettacolo orribile.
Il sangue schizzata da per tutto e Herobrine rideva mentre Atlis implorava di lasciarlo andare
<Ah! Ti pregooooo...bastaaaaaah!>
Non potevo farcela...
corsi verso Atlis e mi lanciai contro Null che cadde a terra tagliato dalla sega circolare. Mi accorsi in quel momento che mi ero appena suicidata praticamente.
Il sorriso di Herobrine sparì e si alzò di scatto,Entity lasciò Atlis che incrociò il mio sguardo e capì che era un ringraziamento...poi si alzò e scappò verso la cella.
<TU!>urlò furioso Herobrine
<I-io!>dissi senza saperne il significato
<COME HAI OSATOOO!>Mi urlò.
Indietreggiai fino a finire ai piedi di Entity 303
<Null stai bene?> chiese
Null scosse la testa
<Bene...ragazzi che ne dite di darle una lezioncina...ora ti insegno io a rispettare le regole!>
E scoppiò in una risata fragorosa.
Null ed Entity mi spinsero violentemente fuori dal castello dove caddi in ginocchio ai piedi di Herobrine
<Ma...ma...cos-? Un minuto fa tu eri lì dentro!> dissi indicando l'ingresso
<Alzati mortale!>mi ordinò,eseguì all'istante e lui mi lanciò una spada
<Che devo fare?>chiesi
<Colpisci Null>
Null si preparò in attacco con anche lui una spada in mano
<Ma...io non sono...>iniziai
<Si,si, lo sò:non sei brava...ma se rifiuterai,Null ti ucciderà...anche perché non mi sembra proprio contento dell'azione di poco fà, sai quando lo hai graffiato!>
e anche questa volta scoppiò in una risata.
Null si avvicinò a me e mi colpì la spada che mi proteggeva...provai anch'io a colpirlo ma lui schivava,
mi colpì più volte e io mi graffiai più volte...finché non si teletrasportò dietro di me e mi fece volare la spada e cadere a terra.
Null mi puntò la spada alla gola, poi Herobrine si avvicinò e si chinò al mio stessto livello
<Sai...io ora potrei ordinare a Null di ucciderti!> mi sussurrò...Il mio capitolo preferito!
Vi è piaciuto...allora lasciate una stellina! E non vedo l'ora di leggere i vostri commenti su questa storia...secondo voi cosa succederà ora?
La uccideranno...o la salveranno? Al prossimo capitolo.
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Le 3 ENTITÀ
FanfictionTre ragazzi: Kendra, Atlis e Dragon Fire dopo essersi presi l'incarico di eliminare tre "personaggi" affronteranno la sfida più difficile della loro vita.