[Gerita] Snow

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Cadde un fiocco di neve sul piccolo nasino di Feliciano. Lo arriccio' ,anche un solo cristallo era così gelido da provocargli un brivido lungo la schiena.Sorrise dolcemente e continuò a guardare la neve che oscurava il cielo e che aveva riempito la strada di un bianco immacolato. In Germania, il paesaggio invernale era quello dei più accoglienti, certo il freddo incombeva sulla città ma le case tedesche erano sempre le più carine. I tetti pieni di neve, i comignoli che rilasciavano fumo... la semplicità lo affascinava.
L'italiano con un po' di insistenza era riuscito a convincere Ludwig a dormire insieme a lui. Di solito veniva sempre confinato da solo in un altra stanza o dormiva sul divano.
Forse non si vede, nessuno se n'è accorto fino ad ora ma il tedesco aveva un cuore d'oro e avrebbe fatto di tutto affinché Feliciano vivesse bene senza preoccupazioni. In poche parole, si amavano anche se nessuno dei due se ne accorgeva. Feliciano era rimasto nel passato, si era promesso di non amare nessuno all'infuori di lui... Già lui... Il suo amato Sacro Romano Impero che lo aveva abbandonato nonostante la sua promessa. La sofferenza la conosceva bene. Ludwig invece era troppo timido per affrontare il fatto che lo amasse. Una volta aver confessato il suo amore per Italia cosa avrebbe fatto? Secondo le regole le Nazioni si sposavano solo ed esclusivamente per affari politici non per amore. Come era anche proibito avere relazioni con una Nazione senza il consenso del capo dello Stato. Tante cose erano proibite per loro.
<<Chiudi la finestra, ti ammalerai>> disse Ludwig, arrivando in salotto dalla cucina con due tazze fumanti di cioccolata calda, quello che Italia amava bere in inverno.
<<Capitano ma la neve è così bella vee~>> indicò con un dito fuori la finestra per mostrargli il bellissimo panorama.
<<Sembra che tu l'abbia vista per la prima volta... >> sospiro' sedendosi accanto a lui e passandogli la tazza calda.
<< attento scotta>>
<< sì mamma>>ridacchio', sorseggiando la cioccolata. Era molto buona, rispettava tutti i suoi standard, quindi poteva dire che Ludwig si era abituato ai suoi gusti o che li conosceva bene.
Il piccolo Feli continuò ad osservare la neve, Ludwig invece, ogni tanto, dava un occhiatina al suo amato. Era così bello e carino. L'unico che non l'aveva discriminato per tutto ciò che aveva fatto nella guerra precedente. Italia credeva ciecamente a lui, non l'avrebbe mai tradito.
<<Luddy, mi abbracci?>> si girò nella sua direzione e si aspetto' una risposta, ovviamente sì.
Le gote del del tedesco si riempirono di un dolce colore roseo. Come avrebbe fatto a non accettare? Infatti, senza fare troppe storie si avvicinò al piccolo italiano e lo avvolse in una amorevole stretta che riscaldo' il cuore di entrambi. Intanto Feliciano continuava a sorseggiare la sua cioccolata che sembrava ancora più calda per via dell'abbraccio.
<<Veee...Mi fai una promessa? >> alzò gli occhi verso l'alto, incontrando quelli di Ludwig.
Egli annui', pensando si trattasse di qualcosa di stupido che usualmente si aspettava da lui.
<<Prometti di non abbandonarmi... mai>> d'un tratto si dipinse di tristezza. L'altro l'aveva capito subito che si sentiva triste. Aveva leggermente cambiato tono di voce, in uno più malinconico. Ora l'italiano teneva la testa bassa e finì il suo cioccolato, sporcandosi la bocca. Posò la tazza delicatamente a terra, di fianco a lui.
Sospiro', strinse la presa sull'altro. Gli accarezzo' il capo, facendo attenzione a non toccargli il ciuffetto.
<<Certo... Non ti abbandonerò mai>> affermò con tono deciso. Prese il mento di Feliciano e lo obbligo' ad alzare lo sguardo. Stava piangendo. Le labbra tremolanti e le lacrime che gli rigavano il volto, a formare una lunga scia interminabile. Le lacrime caddero al suolo. Faceva pena vederlo in quello stato.Sorrideva 24 su 24 e ora era costretto a vederlo piangere, ma si fece forza e per rassicurarlo spezzò quella poca distanza che c'era fra di loro. Erano così vicini ma così lontani. Rimasero così per un po' di tempo finché uno dei due non fu obbligato a staccarsi per mancanza di ossigeno.
<<Grazie.Ora andiamo a dormire>> si asciugo' le lacrime con la manica della sua maglietta e ritornò a sorridere come faceva sempre. In modo strabiliante anche Ludwig sorrise e insieme, dandosi la mano si diressero verso la camera da letto, per passare la notte insieme con la speranza di incontrare l'altro nel proprio sogno.

Angolo honhonhon
Spero vi sia piaciuta~
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