Capitolo. 1

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-Oh ma sei proprio fissata!-
Questa è la tipica frase che viene urlata fra le mura di casa mia. Ed il 99% delle volte è rivolta a me.
-Ma te non puoi capire...-
-E allora che me lo dici a fare?!-
-Io mi devo pur sfogare con qualcuno-.
-E ti devi sfogare proprio con me? Chiama Irene e sclera con lei!-
-Non le posso rompere le scarole ogn volta che mi inquadrano Jiraiya!-
-E le devi rompere a me?!-
-Oddio Bianca! Come sei antipatica!-
Lei mi fece linguaccia e sparì in camera.
È la mia sorellina, ma a volte sarebbe proprio da strozzare!
Sospirai sonoramente e mi buttai sul divano.
"Perchè nessuno mi capisce?"
Cioè, gente che mi capisce c'è: le mie amiche Irene e Rebecca sono sempre disposte ad ascoltarmi più che volentieri... L'unico problema è che le vedo solo la mattina a scuola...e io invece ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi alla fine di ogni singolo episodio!
Ma a questo punto meglio mettere in chiaro un paio di cose, altrimenti non ci capirete niente.
Io mi chiamo Aurora, ho 16 anni, un cesto di capelli scuri e ricci, occhi verdi, bla bla bla...e AMO gli anime. È una di quelle passioni che nascono così, dal nulla, ma che poi ti si attaccano alle viscere e non ti lasciano più.
In particolare adoro Naruto.
Ma non è che lo adoro e basta, sono arrivata ad un 'punto di non ritorno': mi rendo conto di essere veramente 'fissata', come dice mia sorella. Ma io che ci posso fare!
La sera quando vado letto mi addormento solo con i miei film mentali, il più frequente dei quali mi vede con un personaggio della storia, amica di Naruto, allieva di Kakashi (il mio Kakashi)...
Insomma ci vuole poco per capire che sarei più felice di vivere nell'anime di Naruto, invece che in questo mondo pieno di persone che mi reputano una fissata.

Ore 7:56
-...e poi è stato bellissimo quando Naruto e Jiraiya sono da Teuchi a mangiare il ramen e...Naruto è lì che si lamenta e Jiraiya un pò lo guarda, poi gli dice "zitto e mangia" e gli mette sul piatto una fetta di carne, guardandolo così...cioè come un padre guarda un figlio, voglio dire...Ireeee...-
Lei scoppiò a ridere battendomi una mano sulla spalla.
-Ricordati che poi Jiraiya muore, quindi immaginati quanto soffrirà Naruto...tutte le sue lacrime...-
-Sai a volte sembri un mostro. Voglio dire, invece di consolarmi mi fai piangere ancora di più?!-
La sua risata riecheggiò per la seconda volta nell'aula. Ci aspettava una giornata molto rilassante: compito di matematica, greco, latino e inglese. Alè!
-Oh ragazze, parlando di cose serie, speriamo sia facile il compito. Io sto morendo d'ansia!-
Eccola la mia Rebe, l'ansia fatta persona.
-Guarda che noi stavamo parlando di cose serie- le risposi lanciandole un'occhiata di traverso. Ci fu un istante di silenzio, poi scoppiammo a ridere tutte e tre.

-Ce la facciamo a prendere il primo?-
-No, il tram è in ritardo-.
-Ovvio...-
Stavamo tornando a casa e come sempre non avremmo preso il primo treno perchè il servizio tram fa schifo!
-È verde andiamo-.
Abbassai lo sguardo sul cellulare iniziando ad attraversare la strada. Mi era arrivago un messaggio da Irene:
"Guarda gli episodi di Naruto che ti ho messo in chiavetta. Domani mi aspetto la sclerata!😂"
Sorrisi.
-Aurora attenta!-
Alzai di scatto la testa, appena in tempo per vedere un furgone verde smeraldo, sparato a tutta velocità, passare col rosso. E puntava diritto verso di me.
Non potei far niente, se non alzare le braccia e aspettare il colpo. Che non tardò ad arrivare; seguito subito dopo da un intenso dolore in tutto il corpo. Sentii lontano un fragoroso boato, vidi un'intensa luve bianca da dietro le palpebre serrate...
Poi il buio.

"Stai a vedere che sono morta".
Provai ad alzarmi ma il corpo non mi rispose.
"Ecco...sono morta davvero".
Aspettai un pò, poi riprovai. Riuscii ad aprire gli occhi. Ma quello che vidi non era ciò che mi aspettavo: non ero in una stanza d'ospedale. Non sentivo odore di medicinali, nè quell'odore di morte che caratterizza posti del genere.
Sentivo la terra. Nel naso, tra le dita...
E una volta aperti gli occhi, scoprii che ero distesa sotto una volta di foglie.
Mi misi seduta spalancando gli occhi e mi guardai intorno. Ero proprio in un boschetto.
"Ma che..."
Toccai l'erba sotto di me. Era vera... Era tutto vero.
Una volta in piedi non potei fare a meno di pensare che dovevo essere impazzita... O forse l'incidente era stato talmente grava che ero finita in coma e la mia mente adesso si trovava nel luogo in cui andavano tutte le menti di quelli in coma...
Scrollai la testa per cancellare quello stupido pensiero.
-Se è uno scherzo, non è divertente...- provai a dire, ma la voce mi uscì talmente bassa che faticai ad udirla persino io.
Scossi la testa una seconda volta, strinsi i denti e mi incamminai a passo deciso in una direzione qualsiasi.
"Prima o poi arriverò da qualche parte e allora vedrò cosa fare".
Procedevo velocemente, tirando manate alle frasche che mi bloccavano il passaggio e che puntualmente tornavano indietro sferzandomi la faccia come fruste e mandandomi ancor di più in bestia.
"Ma dove sono finita?!"
All'improvviso il bosco finì di punto in bianco, sputandomi su una strada sterrata di rena bianca. La luce del sole mi colpì costringendomi a strizzare gli occhi. Feci un giro su me stessa ma mi bloccai all'istante; la bocca mi si aprì per un riflesso incodizionato in una smorfia di stupore, il cuore prese a battere sempre più veloce, tanto che credetti di sentirmelo salire fino alla testa.
Di fronte a me, c'era un enorme portone di legno spalancato, che mostrava l'interno di un modesto paesino... Alzai la testa fino a farmi male al collo, seguendo per tutta l'altezza l'immensa entrata che avevo davanti...
Proprio in cima, sull'arco che sosteneva la porta e tutto il muro che di lì partiva, c'era impresso sulla roccia un simbolo...
Il simbolo che incosciamente avevo sia paura che bisogno di vedere...
Stilizzata, ma quella era una foglia.
-Non ci posso credere...-

Naruto ed ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora